Da diversi giorni sentiamo parlare degli assalti alle navi occidentali nel Mar Rosso e di questi misteriosi Houthi. Di una nuova minaccia per il mondo che parte dallo Yemen.
Ma attraverso i media di regime – ormai totalmente cloroformizzati e solo in grado di ‘disinformare’ e sfornare fake news a getto continuo – pensiamo siano davvero in pochi coloro i quali riescono a farsi un’idea di quel che sta realmente succedendo, nel sempre più martoriato Medio Oriente dove sta andando ‘in onda’ il genocidio di un popolo, quello palestinese, pianificato dalle autorità naziste di Tel Aviv.
Per questo motivo, a seguire, vi offriamo una panoramica di articoli e inchieste: si tratta di pezzi pubblicati dai pochi siti di ‘contro-informazione’ ancora sul campo, alcuni nazionali e altri esteri.
La ‘Voce’ ha scritto non pochi pezzi, nei mesi scorsi, per ricordare un altro genocidio, del tutto dimenticato sia dalla ‘politica’ (sic) che dai media occidentali: quello in corso proprio nello Yemen a partire dal 2015 e che ha fatto poco meno di 20 mila vittime. Proprio quante sono, a Gaza, le vittime palestinesi a partire dal 7 ottobre scorso, quando è cominciato il massacro scientifico perpetrato dall’esercito israeliano agli ordini del premier-kapo’ Bibi Netanyahu e del ministro della Difesa, Itamar Ben Gvir.
Quel massacro della popolazione yemenita, per mano dell’Arabia Saudita, ha ricevuto il pieno ok della Casa Bianca. Quella stessa presidenza Usa che un anno prima, nel 2014, ha orchestrato il golpe bianco di piazza Maidan, a Kiev: il via libera per i Capi di Stato Fantoccio, culminati nel 2019 con l’elezione del Pupazzo Maximo, Volodymyr Zelensky.
E non dimentichiamo un’altra cifra che ricorre: ossia le circa 15 mila vittime di un altro conflitto del tutto silenziato e dimenticato, quello delle popolazioni del Donbass, sterminate proprio da quei golpisti di piazza Maidan, guidati da Zelensky ma (etero)diretti dal ‘Dipartimento di Stato’ Usa, in pole position il numero due, ossia Victoria Nuland (è la vice di Antony Blinken), guarda caso di origini ucraine e sbarcata nel 2014 a Kiev per dirigere le ‘operazioni’.
Ben compresa l’attivazione dei famigerati biolaboratori – oltre una quarantina – disseminati nel territorio ucraino. Un’operazione, quest’ultima, portata avanti con la fattiva ‘collaborazione’ di Hunter Biden, oggi finalmente sotto i riflettori della tardiva giustizia a stelle e strisce: la quale, of course, non vorrà disturbare più di tanto babbo Joe Biden in vista della corsa per le presidenziali 2024.
Ma eccoci alla ‘striscia’ di pezzi che potranno contribuire a far maggiore chiarezza sul giallo Yemen-Houthi: dovete solo cliccare sui link in basso per leggerli; azionando, per quelli stranieri, il traduttore automatico.
Partiamo dai pezzi nostrani.
Il reportage pubblicato da ‘Come Don Chisciotte’ si intitola
La Marina americana non è pronta a una guerra prolungata con lo Yemen.
‘Contropiano’, dal canto suo, mette in rete il pezzo
Yemen – Chi sono gli Ansarallah? Li chiamano ribelli Houthi ma sono un partito di governo.
Poi, dal sempre stimolante ‘The Cradle’ – il sito animato dal grande reporter ed esperto di geopolitica mediorientale, Pepe Escobar – ecco
Il pugnale dello Yemen taglia la ‘normalizzazione’.
Ancora. Da ‘Observateur Continental’ il reportage
Gli Houthi hanno colpito il tallone d’Achille degli Stati Uniti.
Infine, dal sito iraniano in lingua spagnola, ‘Hispan Tv’, il pezzo
Lo Yemen, fermo nel sostenere Gaza, risponde al blocco con il blocco.
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