IRA, CONVINCENTE ANAGRAMMA DI RAI

Nel racconto di Atreju, dove Yo soy Giorgia e il Carrocciaro Matteo
hanno combattuto un’aspra battaglia tutta interna alla destraper
accreditarsi alla corte dello strambo, pseudo sovranista, fanatico
tycoon Elon Musk, s’incunea il suo balordo e razzista sproposito sui
migranti che attenterebbero con la loro ‘invasione’ alla sopravvivenza
della cultura italica, spodestata dalla loro ‘tribale’. Perplessità
per la presenza di Spalletti, tecnico della squadra azzurra (da sempre
di sinistra) che rappresenta l’Italia calcistica nella sua complessa
globalità: ha detto sì per compensare l’esito di una recente inchiesta
sulla netta prevalenza di nostri calciatori simpatizzanti della
destra? In soccorso del tecnico della nazionale, richiesto di
dichiarare la sua empatia con la destra o la sinistra, accorre uno dei
padroni di casa, il ministro per lo Sport e per i Giovani, Andrea
Abodi: “Qui c’è un confronto con rispetto tra chi ha pensieri diversi
(falso, esclusività del pensiero unico dei neofascisti). …Non so
nemmeno come Spalletti la pensi politicamente. È un FRATELLO D’ITALIA
in generale”. Toh…invitato di riguardo della kermesse è proprio lui,
il Giambruno che ha procreato con la Meloni, ripudiato per sconcezze
di maschio predatore. E poteva mancare Paolo Petrecca, direttore di
Rai News? A maggio ordinò di trasmettere live, in diretta, il comizio
elettorale della Meloni. Lui, testardo affiliato del regime che ci
s-governa, si ripete, non è un Paganini: oscura la diretta del Forum
Pd e devia la messa in onda sui bla-bla di Musk, per evitare di
trasmettere l’intervento di Elly Schlein all’assemblea nazionale del
Pd. Sandro Ruotolo, responsabile informazione dei dem: “Siete ormai
senza pudore. Procedete come carri armati sulla strada del sovranismo
in Rai. Superati i limiti della decenza. ‘TeleMeloni’ ha azzerato il
pluralismo e in gioco c’è l’articolo 21 della nostra Costituzione”
(che garantisce la pluralità di pensiero e di parola). Prima di
Petrecca si era dichiarato meloniano Corsini, massimo responsabile Rai
degli approfondimenti, ovvero dell’informazione pubblica, nostalgico
del Ventennio, come il direttore generale della Rai Rossi, come
Chiocci, direttore del TG1.Rai

ELLY SCHLEIN ha rifiutato di partecipare alla kermesse di Atreju,
della destra (“Non divido il palco con i nostalgici del fascismo”) e
sfida il/la presidente del consiglio: sì al confronto in Tv, forte
dell’endorsement di Prodi che l’accredita come attendibile capofila
della ‘federazione’ di forze politiche dell’opposizione al voto per le
europee.

NELLO SMOG PESTIFERO DELLA DESTRA respirano a pieni polmoni soggetti
come Trump. Il pluri indagato ex presidente Usa, che gli americani
fuori di testa rischiano di rivedere come inquilino della Casa Bianca,
ha detto durante un comizio: “I migranti che attraversano il confine
avvelenano il sangue degli Stati Uniti”.

GLI FA COMPAGNIA NETANYAU, mandante del genocidio di civili
Palestinesi. I suoi giustizieri armati hanno colpito a morte tre
ostaggi israeliani. Uno di loro, impugnava una bandiera banca e si è
rivolto ai soldati nella lingua comune israeliana, ma non gli hanno
creduto. È da non credere che il popolo di un Paese democratico,
vittima della shoah, dell’eccidio di massa voluto da un diabolico
tiranno, non si liberi di Netanyau, che risponde al terrorismo di
Hamas con operazioni analoghe di terrorismo.


Scopri di più da La voce Delle Voci

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Lascia un commento