VACCINI ANTI-COVID / FINALMENTE UNA DENUNCIA ALLA CORTE DELL’AJA!

Finalmente qualcosa può realmente muoversi sul fronte degli ‘effetti avversi’ prodotti dai nefasti vaccini anti-covid, soprattutto quelli a mRNA, ossia griffati ‘Pfizer’ e ‘Moderna’, le star di Big Pharma.

Due coraggiose associazioni, la tedesca ‘Gemien-wohl-Lobby’ e la britannica (ha sede a Manchester) ‘United for Freedom’ – International organization for human and consumers rights’, infatti, sono scese sul piede di guerra e hanno denunciato davanti alla Corte Penale dell’Aja per i crimini contro l’umanità i protagonisti internazionali del maxi business ‘Vaccini’.

Un vero e proprio j’accuse, 24 pagine al vetriolo che documentano per filo e per segno “le numerose violazioni del Codice di Norimberga, crimini contro l’umanità, crimini di guerra e genocidio”.

C’è poco da stare allegri, dunque, per i vertici di organizzazioni e società che incarnano il ‘Potere’, il ‘Dio Denaro’, come per fare solo alcuni esempi l’Unione Europea, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e Pfizer.

Vero è che ormai la Corte dell’Aja conta come il 2 di briscola, non è riconosciuta da molte nazioni (perfino gli Stati Uniti) e negli ultimi tempi prendono più granchi che mai (come il mandato d’arresto internazionale per Vladimir Putin) e ‘dimenticano’ i veri criminali di guerra, proprio come i vertici Usa. L’ultima pratica sul tavolo all’Aja è quella sui crimini d’Israele a Gaza: vista l’aria che tira (esemplare il caso ucraino) c’è da ipotizzare un lento, ‘scientifico’ insabbiamento…

Ursula von der Leyen con Bourla. In apertura la sede della Corte Penale Internazionale all’Aja

Ma torniamo alle pesantissime accuse lanciate dalle due battagliere associazioni. Indirizzate contro nomi e cognomi ben precisi, ai vertici di sigle, organismi e aziende che hanno messo a segno, negli ultimi 3 anni e mezzo (ossia da quando è iniziata la pandemia prima e poi le campagne vaccinali) una serie di reati, crimini & affari (maxi tangenti comprese) da brividi. Proprio mentre, caso mai, le pagine dei media si occupavano di quel ‘Qatargate’ che proprio in questi giorni si sta sgonfiando come un palloncino, altra operazione di distrazione di massa.

Ben altra cosa, ad esempio, il ‘Pfizergate’, di cui la ‘Voce’ ha scritto tante volte. Ossia quei contratti-capestro sottoscritti dalla UE per comprare vagonate di vaccini ‘Pfizer’, la bellezza di 71 miliardi (avete letto bene 71!) di euro.

E il terzo contratto di quel pacchetto, il più corposo, da oltre 30 miliardi, è stato concluso tra la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, e il Ceo di Pfizer, Albert Bourla, via sms! Avete letto anche stavolta bene, tramite un classico messaggino. Ma non è certo finita qui: perché quello ‘strategico’ sms è poi sparito, letteralmente volatilizzato. Per la serie: compri una bicicletta e ti rilasciano la fattura, qui 30 e passa miliardi euro di vaccini con un sms che addirittura scompare.

Ai confini della realtà.

Epperò ben dentro i confini di quel Parlamento europeo dove si è svolta una vergognosa sceneggiata che ha per (non) protagonisti proprio gli ineffabili Bourla e von der Leyen. I quali sono stati convocati per verbalizzare sull’affaire (sul Pfizergate, per dirla in soldoni, 71 miliardi non sono noccioline) proprio da una Commissione d’inchiesta sul Covid costituita dallo stesso Parlamento UE(come da noi è stata appena varata una Commissione di pari tipo).

Ebbene, sia von der Leyen che Bourla, convocati per due volte, non si sono presentati. Se ne sono altamente fottuti, perfino la lady tedesca che mira al bis, alla riconferma su quella poltrona!

Janine Small

Al posto suo, il Ceo di Pfizer ha inviato la responsabile dei mercati esteri, Janine Small, che è caduta dal pero davanti alle incalzanti domande dei membri della Commissione sui ‘trials’, ossia le sperimentazioni, l’efficacia e soprattutto la sicurezza dei vaccini, nonché sul nodo-contratti. La poveretta si è esibita in uno slalom speciale di ‘non so’, ‘non ricordo’, ‘sono questioni molto tecniche’, e solo buttando lì un’dovete capire, eravamo in un periodo di particolare emergenza’.

Un’emergenza che, di tutta evidenza, ha fatto chiudere non uno ma tutti e due gli occhi ad organismi preposti al controllo, come la ‘Food and Drug Administration’ (FDA) negli Usa e l’‘European Medicine Agency’ (EMA) in Europa; all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che dovrebbe tutelare la salute di tutti i cittadini e se ne strafotte; alla UE, appunto, che invece, proprio col suo numero uno imbandisce tresche, traffici & connection nel più classico stile corruttivo.

Tornando alla denuncia presentata dalle due associazioni, i destinatari sono tutti nomi eccellenti, vip, pezzi da novanta: come i già nominati von der Leyen e Bourla, come il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus. E poi il Commissario UE alla Salute, la greca Stella Kyriakides; il direttore esecutivo dell’EMA, Emer Cooke; l’ex responsabile globale del programma-vaccini di Pfizer, Nanette Cocero. E poi, ciliegina sulla torta, Bill Gates.

Tedros-Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS

Vi chiederete il perché, ossia come mai il miliardario a stelle e strisce sia finito nella lista dei ‘cattivi’, dei denunciati davanti alla Corte penale dell’Aja: proprio lui, il super filantropo, accusato di crimini contro l’umanità. Il massimo.

Leggendo le tante inchieste della ‘Voce’ se ne renderete facilmente conto: non solo perché da dieci anni e passa Super Bill ha fatto di pandemie & vaccini il suo ‘pane’ (miliardario) quotidiano; non solo perché è l’asso nella manica per l’irresistibile ascesa di ‘Moderna’, una piccola start up nel 2010 che dopo neanche 10 anni diventa una delle regine di Big Pharma; ma anche perché Gates – pochi lo sanno e ancor meno pochissimo lo raccontano – è il secondo finanziatore-donatore mondiale dell’OMS, solo alle spalle della superpotenza Usa e ben davanti a nazioni del calibro di Francia, Germania e Regno Unito!

Al centro del j’accuse, naturalmente, ci sono gli effetti avversi prodotti da quei vaccini del tutto sperimentali: i trials, infatti, sarebbero dovuti terminare a dicembre 2023, quindi in proprio in questi giorni, e invece tre anni fa sono iniziate le ‘obbligatorie’ – in perfetto stile nazi – campagne di vaccinazione.

Con prodotti del tutto ‘inefficaci’ e soprattutto, ‘insicuri’, tali appunto da produrre gravi (invalidanti o mortali) effetti avversi in un sempre crescente numero di cittadini in tutto il mondo.

Da un lager all’altro facciamo infine un salto in Canada.

Justin Trudeau

Dove l’illuminato premier Justin Trudeau col suo entourage ministeriale previde l’allestimento di ampi spazi attrezzati e adeguatamente ‘recintati’ per ospitare i ‘ribelli’, ossia coloro i quali rifiutavano di sottoporsi a quei trattamenti obbligatori. E rammentiamo, mesi fa, un epico sciopero indetto dai camionisti per protestare contro quelle misure davvero paranaziste.

Adesso, anche l’esecutivo canadese pare finalmente destarsi dal suo lungo e pericoloso letargo: un fresco rapporto governativo, infatti, documenta come i decessi sia per Covid 19 che ‘per cause non specificate’, sono notevolmente cresciuti dopo le campagne vaccinali. Un’inversione di marcia ad U.

A questo proposito, vi proponiamo la lettura (basta cliccare sul link in basso) di un documentato reportage dell’ottimo sito (proprio sul fronte di Covid & Vaccini) ‘Renovatio 21’, significativamente titolato:

Sicuro ed efficace’: sia i decessi ‘non specificati’ che quelli legati al Covid sono saliti alle stelle in Canada dopo la vaccinazione di massa.

E, come al solito, per saperne di più sui tanti personaggi e sigle citati nel pezzo, vi invitiamo di andare alla casella CERCA (che porta al nostro Archivio) in alto a destra della nostra home page, e digitare il nome e cognome (da URSULA VON DER LEYEN ad ALBERT BOURLA, da BILL GATES a TEDROS GHEBREYESUS) o la sigla (ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’ oppure FOOD AND DRUG ADMINISTRATION, PFIZER o MODERNA) e leggerne delle belle in tre anni e mezzo di pandemia & vaccini.


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