Il ‘Codacons’, ossia la storica associazione nata a difesa dei consumatori e presieduta da Carlo Rienzi, scende in campo per denunciare la campagna pro-vaccini orchestrata da ‘Pfizer’ che da settimane sta imperversando su tutti i canali tivvù, pubblici e privati, come ha più volte sottolineato la ‘Voce’.
In particolare, il Codacons ha presentato un dettagliato esposto, diffidando Pfizer Italia spa, Rai, Mediaset e La7, chiedendo “l’immediata sospensione dello spot e della campagna entro 15 giorni”, spot titolato “Affrontiamo insieme la Nuova Normalità”, curato da ‘Pro Format Comunicazione’, prodotto da Nicola Liguori e Tommaso Ranchino per ‘MP Film’, testimonial d’eccezione un canuto Michele Placido, nella parte del fragile anziano, tanto bisognoso del richiamo vaccinale offerto da Pfizer, la regina di Big Pharma che per prima ha tagliato lo storico traguardo, addirittura ad agosto 2020, nella progettazione e produzione del suo vaccino anti-covid, il ‘Comirnaty’.
La gravità sottolineata dal Codacons sta soprattutto qui: non si tratta di una campagna promossa dal Ministero della Salute, come sarebbe lecito caso mai attendersi, ma di un colosso privato, Pfizer, che continua a dettare la legge per imporre a tutti il suo prodotto: è meglio non chiamarlo neanche più un vaccino, perché altrimenti scienziati come un Albert Sabin che inventò l’antipolio e lo ‘donò’ all’umanità (perché non volle mai brevettarlo) si rivoltano nella tomba.
Un prodotto che si sta dimostrando sempre più non solo ‘inefficace’ (al massimo dura-tre mesi) ma soprattutto ‘insicuro’, vista la marea montante e sempre crescente di effetti avversi che si registrano in tutte quelle nazioni in cui è stato – spesso e volentieri in modo obbligatorio, in perfetto stile nazi – commercializzato e iniettato.
Effetti che – come ormai inoppugnabilmente dimostrano le statistiche degli enti di monitoraggio e controllo, come per fare solo un esempio il ‘VAERS’ negli Stati Uniti – colpiscono in modo ‘grave’ nel 50 per cento dei casi soprattutto il sistema cardiocircolatorio (ictus, trombosi, infarti, miocarditi e pericarditi) ma non solo, visto che sono in sensibile aumento anche le patologie tumorali.
Per non parlare, poi, dei metodi truffaldini, in pretto stile corruttivo, attuati da Pfizer per sottoscrivere i contratti di fornitura con la UE. Contratti capestro e addirittura spariti, volatilizzati, eppure da ben 71 miliardi di euro, non proprio noccioline! A firmarli, via sms (i messaggini fantasma) la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e il Ceo di Pfizer, Albert Bourla. Roba da galera: e invece lorsignori sono sempre lì, a dettare la loro ‘legge’. Incredibile ma vero.
Ma torniamo allo spot. In cui – fanno rilevare i legali del Codacons – si segnalano soprattutto due anomalie: “Le modalità di costruzione e realizzazione – spiegano – lo rendono simile alle campagne del Ministero della Salute, così che lo spettatore può facilmente cadere nell’equivoco, pensando che il messaggio sia trasmesso dal Governo”. Motivo per cui “l’utente potrebbe essere indotto al vaccino solo in ragione della provenienza, in verità non vera, del messaggio di sensibilizzazione dal Ministero della Salute”.
La seconda anomalia rilevata dall’associazione pro-consumatori è di tipo ‘normativo’, dal momento che la pubblicità dei vaccini “è vietata”, a meno che non si sia “in presenza di una campagna di vaccinazione autorizzata specificamente dal Ministero della Salute.
Si tratta dunque, sottolinea il Codacons, di vera e propria “pubblicità ingannevole”. E, in sostanza, “si tratta di due ipotesi di illegittimità che risulterebbero, se accertate, di particolare gravità perché riguardano un diritto, quello alla salute, intangibile e tutelato costituzionalmente”.
Perfino lo storico direttore dell’Istituto Mario Negri di Milano, Silvio Garattini, osserva: “L’ultimo vaccino della Pfizer è in sostanza simile a quelli che lo hanno preceduto e non è in armonia con le varianti ora dominanti. Anche se la stessa Pfizer si è fatta ben remunerare questo aggiornamento condotto in poco tempo, portando il prezzo della dose da 14 a 20 euro”. Se lo dice un sempre cauto e moderato come lui…
Piccola parentesi e assist al Codacons: hanno denunciato il più che invasivo spot per l’uso del vaccino del colosso GSK (GlaxoSmithKline) contro il ‘Fuoco di Sant’Antonio’ che ha vomitevolmente inondato per mesi tutte le tivvù?
Circa la scarsa efficacia (a parte la pericolosità per via degli effetti avversi) e quindi la sostanziale inutilità di questi vaccini, soprattutto a mRNA, vale a dire quelli messi in campo da Pfizer eModerna, si moltiplicano gli studi scientifici esteri che lo dimostrano.
Ne citiamo, in particolare, due.
Il primo è stato condotto dal ‘Centro europeo per la prevenzione delle malattie’ (ECDC) su un consistente campione di ultracinquantenni di sei paesi: Belgio, Danimarca, Norvegia, Lussemburgo, Portogallo e Spagna. La ricerca ha evidenziato – in sostanza – che l’efficacia dei vaccini anti-covid non supera nella migliore delle ipotesi i tre mesi: e non oltrepassa il livello del 50 per cento (mentre Pfizer e Moderna hanno sempre sbandierato un fasullo 92-93 per cento). Addirittura, lo studio ha accertato che dopo 12 settimane l’efficacia cala drasticamente, fino a zero: avete letto bene, 0.
Come del resto hanno messo nero su bianco non poche sentenze (ormai una decina) di TAR italiani ai quali si sono rivolti cittadini multati per non essersi vaccinati: le sentenze hanno certificato che l’efficacia dei vaccini anti-covid dopo un paio di mesi praticamente si annulla.
Senza contare, come più volte sottolineato, gli effetti avversi, gravi e anche letali, che colpiscono sempre più di frequente i giovani, addirittura gli atleti: come potete leggere in alcuni siti di contro-informazione, e ovviamente mai sui media di regime, allineati e coperti in una autentica campagna di criminale (e collusa con le case farmaceutiche) disinformazione.
Il secondo studio è stato realizzato dal Dipartimento di Medicina dell’Università di Tartu su un campione di cittadini estoni. Ma, soprattutto, la sua validità è certificata dalla pubblicazione su una delle più prestigiose riviste scientifiche, ‘Nature’. Emerge, dalla ricerca, che l’immunità naturale (quella cioè senza far ricorso ai vaccini) fornisce “una protezione più forte e duratura contro infezioni, sintomi e ospedalizzazione rispetto all’immunità indotta dal vaccino”.
In basso, trovate i due PDF – in lingua originale – che vi consentiranno di poter leggere le due ricerche.
E poi trovate altri interessanti link, attraverso i quali attingere altre notizie che il mainstream e i media ufficiali vi negano.
Pubblicato da ‘Renovatio 21’, ecco il pezzo titolato
Vaccini a RNA autoamplificante: la minaccia è qui.
Poi, da ‘comedonchisciotte’,
Trattato pandemico e censura: in arrivo la stretta finale.
Quindi, grazie al ‘Forum Diseguaglianze e diversità’ potete leggere una più che kafkiana
Cronaca delle scomparsa di uno studio sui farmaci Ue: un fatto ‘sorprendente’ sotto la lente della stampa indipendente e delle organizzazioni di cittadinanza attiva.
Infine (ma per questo dovrete azionare il traduttore automatico) uno choccante reportage pubblicato da ‘The Defender’, ossia la costola informativa dalla sempre più battagliera associazione ‘Children’s Health Defence’ fondata e animata da Robert Kennedy junior che si presenta come candidato indipendente alla presidenziali Usa di novembre 2024; ed è fresco autore di un formidabile j’accuse contro l’establishment Usa, con il libro che esce proprio il 5 dicembre sulla CIA-WUHAN CONNECTION, di cui scrive la Voce nella sua cover di tre giorni fa e che, ovviamente, trovate nella home page del nostro sito.
Il pezzo che potete leggere, cliccando sul link, firmato da Mike Capuzzo, si intitola
Nuovo rapporto: i giovani muoiono di cancro a tassi ‘esplosivi’, mostrano i dati del governo britannico
(nell’originale che trovate: “New Report: Young People Dying of Cancer at ‘Explosive’ Rates, UK Government Data Show).
Leggere per credere.
Rapporto ECDC
Rapporto Universita Tartu
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