Due forti moniti contro un conflitto mondiale sempre più vicino e, ovviamente, dagli esiti catastrofici per tutto il mondo, vengono lanciati quasi in contemporanea dal fondatore di ‘Tesla’ e fresco proprietario di X (l’ex Twitter) Elon Musk , e dall’ex Cancelliere tedesco Gerhard Schroeder.
Ecco alcune più che preoccupate dichiarazioni del primo, rilasciate in un’intervista con il ‘Wall Street Journal’, molto dura nei confronti della Casa Bianca.
“Penso che ci stiamo avvicinando alla Terza Guerra Mondiale come sonnambuli”, esordisce con una frase immaginifica e terrificante al tempo stesso, proprio come nel celebre quadro di Pieter Bruegel ‘Parabola dei ciechi’.
Così illustra il suo pensiero: “Ritengo che ci stiamo dirigendo verso la Terza Guerra Mondiale, con una decisione folle dopo l’altra. Le persone dovrebbero essere profondamente autoriflessive se le loro previsioni non si sono avverate; dovrebbero considerare se forse anche le loro nuove previsioni non si avvereranno. Intendo dire: qual è la situazione qui? Non è certo buona”.
“Gli Stati Uniti non hanno il punto di riferimento di potenza che avevano in passato. E la terza guerra mondiale rappresenterebbe una guerra di alleanze tra superpotenze in cui non sarà facile sconfiggere l’altra”.
“L’alleanza tra Cina, Russia e Iran deve essere vista come molto forte nei confronti dell’Occidente. La base della guerra è l’economia, in primo luogo la produzione industriale, cosa in cui le potenze orientali sono molto più attrezzate rispetto a quelle occidentali”.
Parole condivise, in pratica, dall’ex numero uno della Casa Bianca e candidato per le presidenziali 2024 Donald Trump che, poche ore dopo, davanti ad una folla radunata nel New Hampshire, ha ammonito: “Corriamo seriamente il grave pericolo di avere la Terza Guerra Mondiale. Ciò significherà l’annientamento del mondo. Questo è reale”.
Mentre l’attuale inquilino, Joe Biden, non fa altro che gettare benzina sul fuoco su entrambi i fronti bellici – Ucraina e Palestina – rifiutando qualsiasi ipotesi ‘diplomatica’ di trattative, di negoziati, di tregua come invece chiede, supplica quasi ogni giorno Papa Francesco.
Negoziati e trattative subito possibili – sul fronte ucraino – e invece affossate immediatamente proprio dagli Usa, come accusa l’ex Cancelliere della Repubblica Federale tedesca nel corso di un’intervista al quotidiano ‘Berliner Zeitung’. Da rammentare che Schroeder venne subito incaricato di ‘mediare’, in un summit che si svolse ad Istanbul a marzo 2022 tra funzionari russi ed ucraini per cercare una possibile intesa.
Ecco, anche stavolta, i passaggi salienti dell’intervista.
“La mia impressione: non poteva succedere nulla, perché tutto il resto è stato deciso a Washington”, con una strategia che definisce, senza mezzi termini, “fatale”.
“Gli americani credono di poter tenere sotto controllo i russi. Ora è il caso che due attori, Cina e Russia, che sono limitati dagli Stati Uniti, uniscono le forze. Gli americani credono di essere abbastanza potenti da poter tenere sotto controllo entrambe le parti. A mio modesto parere, questo è un errore. Guarda quanto è lacerata la parte americana. Guarda il caos al Congresso”.
“Gli alleati di Washington in Europa occidentale non sono riusciti a cogliere l’opportunità di spingere per la pace nel marzo 2022. All’epoca Volodymyr Zelensky era aperto al compromesso sulla Crimea e sui territori separatisti della regione del Donbass”.
“Le consegne di armi non sono una soluzione per l’eternità, ma nessuno vuole parlare”. Tranne Papa Francesco, come abbiamo tante volte sottolineato.
Prosegue Schroeder: “Tutti seduti in trincea. Quante persone dovranno morire?”
“E’ un po’ come il Medio Oriente. Chi sono le vittime da una parte e dall’altra? Povera gente che perde i propri figli”.
“Il Cancelliere Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron dovrebbero sostenere con forza un processo di pace in Ucraina perché non è solo una questione americana, ma soprattutto una questione europea”. E, appunto, si chiede e chiede: “Perché Scholz e Macron non hanno combinato la consegna delle armi con un’offerta per parlare? Macron e Scholz sono gli unici che possono parlare con Vladimir Putin”.
E ancora, a proposito del Cremlino: “Questa paura dell’arrivo dei russi è assurda. Come dovrebbero sconfiggere la Nato, per non parlare di occupare l’Europa occidentale? Ecco perché nessuno in Polonia, nei Paesi Baltici e certamente non in Germania – tutti membri della Nato, fra l’altro – deve credere di essere in pericolo”.
Come di consueto in queste ultime settimane di guerra su due fronti, a seguire vi proponiamo, attraverso i link che trovate in basso, la lettura di interessanti articoli, analisi & riflessioni per approfondire meglio le bollenti questioni in campo.
Partiamo con una stimolante riflessione firmata da Thomas Fazi, pubblicata dall’ottimo sito ‘La Fionda’ e intitolata “Israele-Palestina: ecco perché è fallita la pace”.
Quindi, un’altra riflessione da non poco, quella elaborata da Aaroon Mate, giornalista e scrittore canadese, pubblicata sul suo blog e titolata “Joe Biden’s Armageddon, from Gaza to Ukraine”, ossia“L’Armageddon di Joe Biden, da Gaza all’Ucraina”.
Infine, da ‘Responsible Statecraft’, una significativa analisi firmata il 25 ottobre da Anatol Lieven: “What they mean when they say America in indispensable’”, ossia “Cosa intendono quando dicono che l’America è indispensabile” (da leggere ovviamente azionando il traduttore automatico). Lieven è un autorevole analista politico britannico, docente al ‘King’s College’ di Londra.
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