Il mondo, se vuol continuare ad esistere, è ad un punto di svolta.
Ed un momento clou in questo delicatissimo, drammatico frangente è rappresentato dalle prossime elezioni, fra poco più di un anno, negli Usa.
Mentre a breve cominciamo le grandi manovre per le primarie, sia in campo democratico che repubblicano.
I favoritissimi – secondo tutti i sondaggi – sono Joe Biden e Donald Trump. I quali, però, sono dei candidati ‘azzoppati’ per via della mole di inchieste penali a carico. Molto enfatizzate dal mainstream e dai big dei media Usa quelle contro Trump; assai meno quelle contro Biden e il suo rampollo in affari, Hunter, ma di portata (per quanto riguarda i business a tanti zeri intrecciati in Ucraina e perfino nei paesi-canaglia, come Russia e Cina) ben maggiore.
IN CAMPO DEM LA SORPRESA GAVIN GEWSON?
Un paio di giorni fa lo stimolante blog animato da Maurizio Blondet (‘Blondet & Friends’) ha pubblicato un possibile scenario in casa dem, titolando il pezzo “Il piano del Deep State per tenersi la Casa Bianca… E sostituire l’ormai inutilizzabile Biden”.
Il canovaccio fantapolitico prevede, in rapidissima successione, una serie di fatti. Ecco una super-sintesi.
Kamala Harris si dimette da vice presidente per occupare il posto della novantenne senatrice Diana Fontaine; al suo posto i bideniani nominano il governatore della California, Gavin Newson, l’astro nascente in casa dem. Il quale, per incanto, un bel giorno (molto prossimo secondo ‘voci’ raccolte da Blondet che ‘girano in California’) prende il posto di Biden sul trono della Casa Bianca. E, in tempo reale, nomina il suo vice, o meglio la sua vice, che risponderà nientemeno che al nome di Hillary Clinton, la consorte dell’ex presidente Bill e trombata nella corsa alla Casa Bianca proprio da Trump. La ‘vendetta’, quindi, andrebbe a segno, con un ‘Deep State’ che ritrova slancio e forza per portare il candidato Newson a trionfare in occasione del prossimo voto presidenziale. Blondet, nella fantasmagorica ricostruzione, piazza un tassello da non poco: ossia l’improvviso incontro, lo scorso 19 giugno, tra Biden e Newson in California. E proprio in quell’occasione il governatore avrebbe ricevuto “l’investitura” da Sleepy Joe, che ormai il partito non digerisce più e non può certo vedere come un cavallo vincente per la imminente corsa alla Casa Bianca.
Ad un certo punto, of course, entrerà in scena la gioiosa macchina da guerra elettorale in casa dem, quella ‘Clinton Foundation’ che negli ultimi anni ha fatto dei ‘cambiamenti climatici’ il suo cavallo di battaglia, gestendo anche business da milioni e milioni di dollari per ‘progetti umanitari’ (sic) in favore delle popolazioni colpite da calamità naturali, spesso e volentieri causate artificialmente dai satelliti NASA-CIA.
Capito?
ECCO L’ALTRA SORPRESA CHIAMATA KENNEDY…
Ma in tutta questa story non viene presa in considerazione una variabile: quella difficilissima, complicatissima, utopistica che porterebbe – udite udite – un Kennedy dopo decenni alla Casa Bianca.
Un dream, un vero dream ad occhi aperti, dopo la decisione presa lo scorso aprile da Robert Kennedy junior di scendere in campo e correre per le primarie democratiche, sfidando quindi Joe Biden, come in primavera era dato per certo. Ora c’è la variabile Newson, ma di poco cambia il copione.
Il figlio del mitico ministro per la giustizia Robert (assassinato) e nipote dell’altrettanto mitico presidente John Fitzgerald (assassinato), ha sciolto le riserve e deciso di entrare in rotta di collisione contro quel ‘Deep State’ che da decenni sta massacrando i destini di tutti gli americani, ha ben 47 fronti di guerra aperti in tutto il mondo, deve per forza di cose alimentare di continuo una mostruosa macchina da guerra e un’industria delle armi sempre più vorace, al pari delle star di Big Pharma, che con la pandemia hanno rastrellato e continueranno a rastrellare (e adesso con la nuova campagna vaccinale anti-covid) miliardi & miliardi di dollari con la pala.
A proposito di covid & vaccini, è di fondamentale importanza l’azione svolta, in tanti anni, dalla battagliera associazione ‘Children’s Health Defence’, fondata e animata proprio da Robert, finalizzata a tutelare la salute dei più indifesi, proprio i bambini, e in particolare sul sempre bollente fronte dei vaccini. Quelli ‘tradizionali’ sono da usare con la massima cautela e secondo il principio di ‘massima precauzione’, come hanno sempre sottolineato, per fare solo due esempi, il premio Nobel francese (scoprì il virus HIV) Luc Montagnier, e da noi uno dei pochi virologi autentici, Giulio Tarro, l’allievo prediletto di Albert Sabinche inventò (e non brevettò, per regalarlo ai cittadini di tutto il mondo) l’antipolio.
Quasi due anni fa (a novembre 2021) Robert Kennedy ha firmato un libro davvero profetico, ‘The Real Anthony Fauci’, che ha di gran lunga anticipato quanto solo adesso sta emergendo a livello giudiziario e anche politico (il Congresso Usa finalmente sta aprendo gli occhi) sulle gigantesche responsabilità del governo Usa e della Casa Bianca sul fronte della scellerata gestione della pandemia, sul pesantissimo condizionamento dei media e ancor più dei social media e, last but not least, sulla vera ‘genesi’ del Covid.
Virus ‘sviluppato’ nei famigerati laboratori dell’Istituto di Virologia di Wuhan, e finanziato dagli Usa, per la precisione dal ‘National Institute for Deseases Control’, il NIAID presieduto nel lunghissimo periodo 1984-2022 da Anthony Fauci, il super virologo che ha affiancato ben 7 presidenti Usa e ora sotto inchiesta per fatti & misfatti che vengono passati magistralmente ai raggi x dalla penna di Robert Kennedy.
Il quale ha da un paio di mesi co-firmato un altro libro, scritto a quattro mani con il Ph.D.Brian Hooker: si intitola “Vax-Unvax – Let the Science Speak”, e tutti dovrebbero leggerlo, per capire sul serio quali sono i retroscena nella dirty story del Coronavirus e soprattutto nella rapidissima nascita dei miracolosi vaccini, ai quali la solitamente rigida ‘Food and Drug Administration’ ha dato un più che anomalo ok ad agosto 2020: vaccini ancora del tutto ‘sperimentali’, ‘inefficaci’ e, soprattutto, ‘insicuri’.
E proprio la loro ‘non sicurezza’ ha causato, sta causando e causerà un numero sempre crescente di ‘effetti avversi’, che portano alla morte o a lesioni permanenti, effetti collaterali soprattutto a carico del sistema cardiocircolatorio.
Il libro dedica ampio spazio alla diffusione del covid in età infantile, e all’uso dei vaccini per i bimbi da 6 mesi in poi: una prassi totalmente priva di basi scientifiche, come nel libro viene ampiamente documentato.
Da rammentare che anche Giulio Tarro ha svolto approfondite ricerche sull’uso dei vaccini in età infantile e sull’impatto dei lockdown proprio sui bambini. Sul primo versante, uno studio pubblicato pochi mesi fa dal prestigioso ‘British Medical Journal’ (la decima ricerca sul ‘BMJ’ in poco più di un anno, da vero Guinness dei primati!); mentre sul secondo, un lavoro che ha avuto un amplissimo risalto anche sulla rivista brasiliana di Pediatria.
A seguire, quindi, vi proponiamo la lettura di un’intervista rilasciata il 28 settembre a Finian Cunningham da John Rachel, che ha appena pubblicato un volume il cui solo titolo già suscita un forte interesse, ‘Electing a Kennedy Congress’. Scoprirete tante newsoscurate dal mainstream e, ovviamente, dai media totalmente cloroformizzati di casa nostra (ad eccezione del meritorio sito ‘controinformazione’ che la riprende). Viene illustrato come l’ascesa di un nuovo Kennedy alla Casa Bianca sarebbe un vero miracolo capace di ribaltare la scena. Ma da solo, se con si accompagna ad una autentica ‘rivoluzione delle coscienze’, certo non basta.
E poi, un pezzo (basta cliccare sul link in basso) firmato proprio da Brian Hooker, tratto da ‘The Defender’, la costola informativa di ‘Children’s Health Defence’, in cui viene presentato il libro “Vax-Unvax – Let the Science Speak”.
Quindi un altro pezzo (anche qui cliccate sul link) in cui potete leggere i pareri di autorevoli scienziati e scrittori ‘non omologati’ che commentano l’ultimo libro griffato Robert Kennedy junior.
Come al solito, per saperne di più sui personaggi citati nel pezzo, basta andare alla casella CERCA che si trova in alto a destra della nostra home page, e quindi digitarne il nome: ad esempio lo stesso ROBERT KENNEDY JUNIOR, o ANTHONY FAUCI, oppure GIULIO TARRO (qui trovate, fra i tanti, i due pezzi sopra ricordati).
L’AMERICA HA BISOGNO DI UN CAMBIO DI REGIME… ROBERT KENNEDY JR. RISCHIA LA MORTE CANDIDANDOSI ALLA PRESIDENZA
di Finian Cunningham
L’autore e scrittore John Rachel avverte in questa intervista che gli Stati Uniti devono subire un cambio di regime se vogliono avere qualche possibilità di ripristinare la propria democrazia.
Non solo per ripristinare la democrazia e una società dignitosa per la maggioranza della popolazione, ma anche per mantenere relazioni diplomatiche pacifiche ed evitare una guerra mondiale nucleare con Russia e Cina.
Questa urgente necessità di un cambio di regime negli Stati Uniti si sta sviluppando da decenni, come spiega John Rachel nel suo ultimo libro, “Electing a Kennedy Congress”.
La grande ironia è che l’establishment statunitense è impegnato da decenni in cambiamenti di regime illegali in tutto il mondo, sabotando innumerevoli altre nazioni e seminando caos e violenza. Il popolo degli Stati Uniti ha bisogno del proprio cambio di regime per liberarsi dello stato imperialista di sicurezza nazionale.
Il sistema politico statunitense è diventato endemicamente corrotto dal potente dominio aziendale sulla Casa Bianca e sul Congresso (e sui media). Sia il partito democratico che quello repubblicano sono diventati “il partito della guerra” i cui politici vengono comprati e venduti dal potere aziendale. Credere che una figura politica possa apportare il cambiamento necessario è un’aspirazione vana. Il cambiamento necessario deve essere sistemico e coinvolgere la mobilitazione di massa delle persone e una revisione radicale dei membri del Congresso e del futuro occupante della Casa Bianca. L’intera economia capitalista statunitense deve essere smilitarizzata. Ciò significa mettere in discussione l’essenza stessa della struttura di potere degli Stati Uniti.
E questo è ciò che rende il cambiamento democratico negli Stati Uniti così pericoloso e irto di difficoltà. La struttura del potere acquisito è determinata a prevalere su qualsiasi sfida… fino al punto di assassinare chiunque la minacci. È davvero una riflessione orribile sulla natura barbarica della politica e del potere degli Stati Uniti.
Robert Kennedy Jr. è solo il primo segno di ciò che è pienamente necessario, dice Rachel. Sostenere Kennedy potrebbe essere un modo per mobilitare le persone e affrontare la corruzione sistemica. Tuttavia, Rachel mette in guardia dalla costante trappola di una “svendita” come nel caso di personaggi precedenti come Bernie Sanders e Donald Trump. Prevenire una svendita richiede una massa critica di persone e un Congresso di nuovi membri che condividano anche la visione di una revisione radicale. La revisione deve essere incentrata sul soddisfacimento dei bisogni della gente comune e dei lavoratori (la maggioranza), come posti di lavoro dignitosi, istruzione, assistenza sanitaria e alloggi. Soddisfare tali bisogni è ciò che una democrazia dovrebbe fare, per definizione.
Ma soddisfare tali bisogni è incompatibile con budget militari di trilioni di dollari e guerre senza fine. In breve, o è democrazia o imperialismo. Questa è la scelta dura.
In particolare, il complesso militare-industriale, la militarizzazione dell’economia capitalista statunitense e la sua politica estera devono essere radicalmente ribaltati.
Robert Kennedy Jr, che si candida alla Casa Bianca nelle elezioni del prossimo anno, sembra essere consapevole della profonda sfida richiesta per ripristinare la democrazia negli Stati Uniti.
Sessant’anni fa, anche suo zio ed ex presidente John F. Kennedy capì la necessità sistemica di smilitarizzare l’economia statunitense e di perseguire relazioni internazionali più pacifiche. JFK ne pagò il prezzo venendo assassinato dal Deep State americano nel 1963. I media aziendali denigrano questa verità su uno dei giorni più bui della storia moderna degli Stati Uniti definendola “pensiero cospirativo”.
Robert Kennedy Jr. è consapevole delle forze nefaste contro cui deve confrontarsi, così come molte persone. Senza dubbio sa che la sua sicurezza personale è a rischio nel sfidare la struttura di potere dello stato imperiale americano.
Ma, come sottolinea John Rachel, è inutile aspettarsi che il cambiamento necessario nel sistema statunitense venga raggiunto investendo le speranze in un solo individuo. Ciò che serve è una mobilitazione di massa dei cittadini statunitensi che chiedano un cambiamento radicale nella politica interna ed estera. Kennedy sta mettendo a rischio la sua vita, ma la posta in gioco è così alta e seria per la politica statunitense e la pace internazionale, che tutti i cittadini devono essere preparati allo stesso modo a scendere in strada e nelle loro comunità e a realizzare il cambiamento vitale. È una questione di persone contro il sistema.
Questo è ciò che richiede e appare il cambiamento di regime negli Stati Uniti. È a dir poco rivoluzionario. Dimenticatevi di curiosare in altre nazioni e di tenere conferenze sulla democrazia. Gli Stati Uniti ne hanno bisogno innanzitutto.
LINK
Vax-Unvax: Let the Science Speak – Why RFK jr. and I wrote this Book
Vax-Unvax: Let the Science Speak (Children’s Health Defence) (Hardvocer)
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