Italiani sì, ma quanto costa

Conviene ai migranti diventare italiani? Sicuramente conviene all’Italia se è vero che al mondo produttivo manca un milione di lavoratori ed è certo che la decrescita di natività, fonte della crisi annunciata del sistema pensionistico, ha un potenziale antidoto nella contribuzione degli immigrati. Conviene a chi sceglie di diventare cittadini del Bel Paese? C’è un dato, impressionante che sconsiglierebbe questa aspettativa. Ogni italiano ha sulle spalle l’incredibile debito personale di 46.900 euro, quota frazionata del debito pubblico nazionale. Per una famiglia di tre persone la cifra diventa la dimensione di 140.700 euro. La causa di questo onere potenziale, quanto drammatico: l’Italia evade il fisco per la cifra stratosferica di 1,153 miliardi di euro, equivalente al 40% del debito pubblico, che ammonta a oltre 2.800 miliardi di euro. La premessa è utile per giudicare la farneticazione del governo sui bisogni ridotti degli anziani. Parte da questa stramba opinione il criminale disegno di ficcare le mani nelle tasche dei pensionati per fare cassa.  Conviene saperne di più. Con evasione fiscale si intendono i comportamenti, attivi od omissivi, per non pagare o a pagare meno i tributi, violando le norme di legge. Il culmine del reato è l’evasione totale. Relativamente piccolo, ma diffuso esempio di trasgressione in danno della collettività è la mancata emissione dello scontrino fiscale. In Italia il problema è strutturale. Nota aggravante del fenomeno è l’impegno propagandistico-elettorale, sistematicamente disatteso, di lottare contro l’evasione, a tutela dei contribuenti onesti e soprattutto di lavoratori e pensionati tassati all’origine. In Italia, il top dei furbi eccellenti, noti al Fisco ma ignorati dalla repressione, per complicità diffusa è di circa novemila soggetti.  Nel periodo compreso tra il 1gennaio 2022 e il 31 maggio 2023, la Guardia di Finanza ne ha individuati 3.000 in più rispetto ai 5.762 scoperti nei diciassette mesi precedenti, con un aumento del 54,8%. Per non scontentare nessuno il governo in carica si appresterebbe a regalare agli inadempienti il condono, cioè l’invito a reiterare i reati fiscali, perché certi di un’ennesima assoluzione. I settori più indotti a evadere: commercio, alloggi, ristorazione e trasporti, per circa il 40% del totale, seguiti da servizi alle imprese e alle persone. Si evade poco nel settore della produzione di beni intermedi, energia e rifiuti, l’evasione riscontrata è vicina allo 0. Evadono i medici che svolgono attività privata, i docenti che impartiscono lezioni extrascolastiche, idraulici, elettricisti, falegnami, giardinieri. Sono virtuosi i veterinari, i commercialisti, i notai.  Si evade più al Sud, dove i redditi sono bassi, che al Nord. L’Italia è il secondo Paese in quanto a evasione dopo la Grecia e non è un bel primato. Numero dei grandi evasori: 300mila.


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