Tutti la vogliono, tutti la cercano. Ormai è lei, la Giorgia nazionale, l’immagine, la vera icona del made in Italy.
Ha letteralmente spodestato il ministro degli Esteri, il segretario nazionale di Forza Italia Antonio Tajani, ormai ridotto a fare qualche capatina a Bruxelles e nulla più, un portalettere.
Perché c’è lei, la super premier Meloni, a dettare il passo (dell’oca) alla nostra politica internazionale, a farsi immortalare mano nella mano con il capo della Casa Bianca Joe Biden o il presidente-dittatore della Tunisia Kais Saied col quale sottoscrive accordi su accordi, oppure con il primo ministro albanese, il sempre più caro Edi Rama.
E in Albania ha trascorso un paio di giorni per ricaricare le batterie, in vista della bollente ripresa dei lavori parlamentari; quindi un salto in Puglia, per una breve, ulteriore boccata d’ossigeno.
Ma proprio dall’Albania è arrivata la tempesta nel bicchiere post ferragostana. Il conto non pagato al ristorante da 4 giovani turisti di casa nostra, le immediate scuse della nostra ubiqua premier, la quale – viene confermato da Palazzo Chigi – ha provveduto, udite udite, a saldare personalmente il conto, la bellezza di 80 euro che il povero primo ministro ha dovuto sottrarre ai suoi già magri compensi.
Per la precisione: lady Giorgia ha comunicato, su tutte le furie, al nostro ambasciatore a Tirana di non farci fare la figura di ladri e pezzenti, e quindi di provvedere a pagare subito quel salatissimo conto. Per evitare le lungaggini burocratiche, subito dopo ha pensato bene di pagare lei stessa quella ‘maledetta’ cena.
Sorge a questo spunto spontanea la domanda: in che modo l’ha fatto?
Ha inviato un bonifico personale?
Ha spedito sul posto un suo inviato speciale?
O forse ha incaricato il ‘disoccupato’ Tajani di far da fattorino e recapitare al povero titolare del ristorante la gran somma?
E sorge a seguire un’altra domanda, stavolta di un certo peso politico: ma valeva la pena di fare tanto can can su una vicenda così ridicola?
Di far sapere a tutto il mondo che lei, dopo aver ‘bastonato’ le banche con la tassa sugli extraprofitti delle banche (di cui ora lady BCE Christine Lagarde chiede ‘conto’ – è proprio in caso di dire – via UE) ora provvede anche all’argent de poche di 4 mentecatti in vacanza? Che – come ha fatto con il bonus ‘carrello della spesa’ da 383 euro l’anno, una vergognosa mancia agli italiani privati di tutti i diritti e quotidianamente calpestati da un governo che più fascista non si può – adesso pensa anche a pagare in conto di chi fa il furbo al ristorante?
Non farebbe meglio, invece, di dire e fare qualcosa sugli extraprofitti dei petrolieri e le accise, ad esempio, che hanno massacrato le tasche degli italiani per fare qualche giorno di vacanza dovendo pagare la benzina quel popò di soldi e il suo governo con le mani in mano a blaterare che i nostri prezzi sono tra i più bassi in Europa?
Oppure a dire e fare qualcosa sui gialli d’agosto, come i casi De Angelis e, fresco fresco, il caso del super generale che straparla (anzi, strascrive) e istiga all’odio?
Non è meglio pronunciarsi su questi temi bollenti invece che perdere le ore a lambiccarsi sul conto inevaso (con tutte le tasse che da noi vengono regolarmente evase) al ristorante albanese?
Ma tant’è. Ormai, siamo costretti ogni giorno a trangugiare le iniquità e le stronzate di un esecutivo che più nero non si può, come abbiamo più volte sottolineato in questi mesi di sfascismo a go go. Siamo ai tempi – vien da pensare – dell’Uomo qualunque, dove qualsiasi mentecatto, ignorante e/ in malafede può dir quel che gli passa per la mente (o i brandelli che ne restano) e niente succede. Solo che l’Uomo qualunque era in epoca ‘pre-fascista’. Mentre ora ci siamo già ricaduti dentro, in quel buco che più nero non si può.
Ma ce ne vogliamo accorgere, come hanno appena fatto in Spagna, che sull’orlo del precipizio ha detto un gran Vaffa ai franchisti-fascisti di ‘Vox’, i camerati tanto cari a lady Giorgia?
A seguire, cliccando sul link in basso, vi proponiamo la lettura di un interessante reportage dell’ottimo sito di contro-informazione ‘Renovatio 21’. Riguarda proprio il breve tour albanese della nostra premier, che a quanto pare avrebbe colto l’occasione propizia – evitando i riflettori nostrani – per incontrare due personaggi non poco ‘inquietanti’.
Leggere, e valutare, per credere.
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