Miocardite e vaccino, l’esercito americano conferma il picco con l’introduzione del siero COVID

I casi di miocardite sono aumentati vertiginosamente tra i membri dei servizi statunitensi nel 2021 dopo che i vaccini COVID-19 sono stati lanciati. La conferma arriva da un alto funzionario del Pentagono. Lo riporta Epoch Times.

 

Ci sono stati 275 casi di miocardite nel 2021, un picco del 151% rispetto alla media annuale dal 2016 al 2020, secondo Gilbert Cisneros jr., sottosegretario alla Difesa per il Personale e la Prontezza, che ha confermato i dati rivelati da un informatore all’inizio di quest’anno.

 

Cisneros ha fornito il tasso di casi per 100.000 anni-persona, un modo per misurare il rischio in un certo periodo di tempo. Nel 2021, il tasso era di 69,8 tra quelli con precedente infezione, rispetto al 21,7 tra i membri che erano stati vaccinati.

 

«Questo suggerisce che era più probabile che la causa fosse l’infezione [da COVID-19] e non la vaccinazione COVID-19», ha affermato Cisneros. Non sono state fornite cifre per i membri che erano stati vaccinati ma erano anche infetti. Il tasso totale, 20,6, indica anche che alcuni membri non sono stati inclusi nell’analisi del sottogruppo.

 

Il senatore repubblicano del Wisconsin Ron Johnson, che ha indagato sui problemi con il database, ha messo in dubbio come i militari abbiano ottenuto le cifre.

 

«Non è chiaro se o come abbia tenuto conto dei membri del servizio che avevano una precedente infezione da COVID-19 e hanno ricevuto una vaccinazione COVID-19», ha scritto Johnson a Cisneros.

 

Johnson ha chiesto quindi di ottenere tali informazioni entro e non oltre il 2 agosto.

 

Il cardiologo Peter McCullough, noto per le sue battaglie riguardo la pandemia , ha esaminato i dati appena divulgati, osservando che il grande aumento dei casi di miocardite nelle nostre forze armate nel 2021 è stato molto probabilmente dovuto a una vaccinazione sconsiderata contro il COVID-19», ha dichiarato il famoso medico a Epoch Times, indicando uno studio israeliano che non ha rilevato alcun aumento di miocardite nei pazienti con COVID-19.

 

Altri paper avrebbero ipotizzato che i vaccini COVID-19 aumentano il rischio di miocardite.

 

L’esercito USA ha incoraggiato la vaccinazione contro il COVID-19 dopo che le autorità di regolamentazione statunitensi hanno autorizzato l’uso dei sieri genici sperimentali alla fine del 2020. I funzionari militari sono stati tra i primi al mondo a sollevare preoccupazioni sulla miocardite dopo la vaccinazione e hanno pubblicato una prima serie di casi di 22 membri precedentemente sani che hanno sofferto di miocardite entro quattro giorni dalla ricezione di un vaccino contro il COVID-19. Da allora i funzionari statunitensi hanno affermato che i vaccini causano sicuramente la miocardite.

 

Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin ha definitivamente imposto i vaccini nel 2021, un requisito che è rimasto in vigore fino a quando il Congresso non ne ha forzato il ritiro.

 

I funzionari militari hanno faticato a fornire dati accurati sulle diagnosi del 2021.

 

Gli informatori hanno rivelato nel 2021 che la miocardite, come si evince dal Defense Medical Epidemiology Database (DMED), era salita al 2.868% in più rispetto alla media dal 2016 al 2020. Hanno scaricato i dati nell’agosto 2021.

 

Il numero di diagnosi di miocardite del 2021, tuttavia, era precipitato da 1.239 a 263 quando i dati sono stati scaricati successivamente, suscitando preoccupazioni di manipolazione. Funzionari militari hanno affermato di aver esaminato i dati e di aver scoperto che erano «difettosi». È stato quindi affermato che i dati per gli anni dal 2016 al 2020 sarebbero stati «corrotti» durante un «processo di manutenzione del database», che ha portato alla visualizzazione di solo il 10% degli effettivi incontri medici per quel periodo di tempo.

 

I funzionari hanno detto al senatore Johnson nel 2022 che il problema era stato risolto: invece di un aumento del 2.181% dell’ipertensione nel 2021, ad esempio, l’aumento è stato solo dell’1,9%. L’infertilità femminile, invece di aumentare del 472%, è aumentata del 13,2%.

 

Le percentuali aggiornate, tuttavia, sono state messe in discussione quando un altro informatore ha esaminato il database nel 2023 e ha scoperto che erano diverse. Il cancro ai testicoli, inizialmente considerato in aumento del 369%, è stato classificato al 3% dai militari.

 

Cisneros riconosce che i dati forniti al senatore sono incompleti, affermando affermato che il cambiamento derivava dal fatto che i dati di dicembre 2021 non erano disponibili quando sono stati offerti i dati corretti. C’è stato un «ritardo di circa tre mesi» nei dati, il che significa che i dati non erano disponibili nel febbraio 2022, quando i funzionari hanno fornito a Johnson i dati corretti, ha affermato Cisneros.

 

I funzionari del Pentagono hanno replicato le analisi dell’informatore e hanno scoperto che i dati «sono simili» ai dati che l’informatore ha inviato al signor Johnson, ha detto il signor Cisneros.

 

I funzionari militari non avevano precedentemente menzionato alcun ritardo nei dati durante la comunicazione con il signor Johnson o il pubblico e non hanno incorporato i dati disponibili quando gli hanno inviato un’altra missiva a metà del 2022.

 

«Senza la divulgazione dell’informatore, dubito che il Dipartimento della Difesa avrebbe mai ammesso di aver fornito informazioni incomplete al mio ufficio nel febbraio 2022 e di nuovo nel luglio 2022», ha affermato Johnson, che ha proseguito affermando che il Dipartimento della Difesa ha dimostrato «un totale disprezzo per la trasparenza» e ha esortato i funzionari a chiarire se ha indagato se una qualsiasi delle condizioni mediche per le quali le diagnosi sono aumentate sia associata ai vaccini.

 

Come riportato da Renovatio 21, già due anni fa uno studio sull’esercito americano confermava l’infiammazione cardiaca legata ai vaccini COVID. I dati  tratti Defense Medical Epidemiology Database (DMED) pubblicati a marzo indicavano che le diagnosi della forma di infiammazione del cuore erano aumentate del 130,5% nel 2021 rispetto alla media degli anni dal 2016 al 2020.

 

La miocardite, che alcuni ritengono che in forma migliore può essere causata anche dall’infezione di COVID-19, è una malattia che può portare alla morte. Casi certificati di morti per miocardite da vaccino mRNA si sono avuti sia tra giovani che tra bambini piccoli.

 

La consapevolezza del ruolo del vaccino nella possibile manifestazione di questa malattia cardiaca, specie nei giovaniè diffusa presso praticamente tutte le istituzioni sanitarie dei Paesi del mondo.

 

Disturbo fino a poco fa abbastanza raro, abbiamo visto incredibili tentativi di normalizzare la miocardite infantile con spot a cartoni animati.

 

Come riportato da Renovatio 21, la miocardite nello sport è oramai un fenomeno impossibile da ignorare.

 

Praticamente ogni richiesta di obiezione di coscienza – un istituto fino al COVID assai rispettato dalle istituzioni americane – chiesta dai militari USA è stata respinta. Di questo ringraziamo Bergoglio, il papa Pfizer, e tutta la sua gerarchia cattolica mRNA.

 

Ringraziamoli col cuore, è il caso di dire.

 

 

FONTE

RENOVATIO21

 


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