Alla faccia dei sondaggi, alla faccia dei gufi meloniani, alla faccia di tutti i fascistoidi che con il loro virus rischiavano (e ancora rischiano) di appestare l’Europa (e non solo), i neri di ‘Vox’ hanno preso una batosta storica, che li rende quel che sono: una merdaccia assoluta.
E alla corte di Vox s’è sciolta ed esibita in mille salamelecchi, pochi mesi fa, sciorinando il suo perfetto espanol, lady Giorgia, con un pasionario messaggio rivolto a ‘todos los patriotas’. Ridicolo.
Ma se le ricorda queste cose la nostra premier dagli occhi tondi e sempre spiritati?
O magicamente le ‘olvida’, le rimuove, le piazza in un comodo cassetto dal quale, quando le fa comodo, tirarle fuori?
Il calcio in culo a Vox è diretto anche a lei, la premiero-ina sbalzata quotidianamente da un emisfero all’altro del globo per salvarlo da tutte le calamità, vuoi migratorie, vuoi climatiche, vuoi economiche.
Tra poche ore incontrerà il suo carissimo Joe Biden, al quale giurerà per l’ennesima volta nel giro di pochi mesi eterna fedeltà, soprattutto sul fronte militare, per armare fino all’ultimo respiro l’Ucraina del presidente-guitto Volodymyr Zelensky.
Armi, armi, armi. Tanto per sottrarre sempre più risorse agli italiani ormai ridotti alla fame e ai quali lei, Lady G., elargisce mance spacciate per diritti: come è successo per ben 2 volte con i ridicoli aumenti delle pensioni minime sociali (prima 35 euro e poi 8 euro e mezzo mensili, una totale presa per il culo, perché si tratta, tra l’altro, di aumenti ISTAT); poi, ultima performance, con le paghetta di 383 euro l’anno (avete letto bene, all’anno) per la spesa delle famiglie italiane ridotte sul lastrico.
Vergogna!
Adesso, finalmente, un Vaffa arriva a Lady Meloni dalla Spagna.
Che tarpa le ali pindariche ai suoi mega progetti in vista del voto europeo del 2024, alle sue smanie di grandeur, all’abbraccio ‘storico’ tra i popolari e le destre al suo guinzaglio.
E ci voleva proprio, questa boccata d’ossigeno iberico.
Dove il coraggioso Pedro Sanchez e la altrettanto coraggiosa izquierda – che lì vivaddio esiste ancora – hanno fatto argine contro i Popolari che hanno strizzato per tutto il tempo l’occhiolino ai fascisti.
Popolari di che?
Anche in questo è servito il voto spagnolo. A fare in modo, cioè, che i popolari iberici mostrassero una buona volta il loro vero volto, in perfetto stile (post) franchista. Totalmente inaffidabili, contro le istanze del popolo, contro i diritti dei cittadini.
Che, per ‘buena suerte’, Sanchez & sinistra continuano a difendere. E a rappresentare un punto di riferimento per l’Europa.
Un’altra buona notizia – una volta tanto, dopo ondate di merda continue – arriva da Tel Aviv, dove mezzo Israele ha finalmente capito di che pasta è fatto il Bibi Netanyahu nazionale, che con i suoi folli provvedimenti ha intenzione di ridurre il suo Paese in un totale stato di polizia. Come se non bastassero i crimini, i massacri, le stragi di palestinesi perpetrate in questi anni.
Senza che nessuna autorità internazionale, senza che alcuna Corte penale come quella dell’Aja, abbia mai avuto niente da obiettare.
Altra vergogna storica.
C’è qualche speranza, quindi, che le destre in Europa e non solo abbassino la cresta nera. E prendano calci nelle urne, respinte al mittente dai cittadini, dagli elettori e, soprattutto, dalla Storia.
Dopo tutto, basta solo un po’ di sinistra vera, non il feticcio sbandierato dal neo segretario Pd Elly Schlein.
Vaffa Vox.
Vaffa Meloni.
E per una nuova sinistra. Vera, non taroccata