COMMISSIONE D’INCHIESTA SUL COVID / NON BASTA. MA CONTE E SPERANZA ‘SBOTTANO’…

Sinistra (o meglio le macerie rimaste sul campo) totalmente implosa davanti alla prospettiva di una più che doverosa ‘Commissione parlamentare d’inchiesta sul Covid’ che giunge fin troppo tardi e con un perimetro d’azione non ben definito. Con ogni probabilità si risolverà – come è successo per quasi tutte le Commissioni parlamentari d’inchiesta della nostra penosa storia repubblicana – nella solita bolla di sapone, tutti in gloria, nessun colpevole mai.

Eppure, i signori Giuseppe Conte e Roberto Speranza hanno paura e fuggono: per loro, ossia per mettere finalmente nero su bianco tutte le colossali responsabili con la scellerata gestione della pandemia, però, non basta certo una commissione parlamentare. Ci vorrebbe una ‘Corte penale internazionale per i crimini contro l’umanità’, quella dell’Aja per intendersi. La quale, però, negli ultimi anni ha palesato la sua totale inefficacia, non portando mai alla sbarra i veri criminali nei tempi di guerra e figurarsi in tempi (sic) di pace.

Perché – l’abbiamo scritto e denunciato decine di volte sulla ‘Voce’ – l’ex premier Conte e l’ex ministro della Salute Speranza devono rispondere di due fatti, giganteschi come le celebri (e tragiche) Torri Gemelle.

Non aver mosso un dito per evitare il mucchio di vittime (120 mila morti innocenti) nei primi dieci mesi di pandemia, quando non erano entrati ancora in commercio i vaccini.

E poi, non aver esercitato alcun controllo – doveroso, necessario, vitale – attraverso gli organismi preposti (oltre al Ministero per la Salute e al famigerato CTS, il ‘Comitato Tecnico Scientifico’ che ha ‘scientificamente’ depistato, anche l’Istituto Superiore di Sanità e l’AIFA, per fare solo due nomi) sull’efficacia e, soprattutto, la sicurezza dei vaccini poi messi in commercio e resi addirittura obbligatori, con una decisione politica in perfetto stile nazi.

Esaminiamo, in modo molto succinto (perché l’abbiamo già fatto tante volte) di cosa stiamo parlando.

 

QUEL ‘TACHIPIRINA E VIGILE ATTESA’ KILLER

Primo fronte, la scellerata gestione politica e scientifica della pandemia, ossia da febbraio a dicembre 2020, quando poi sono entrati in scena i vaccini.

Cosa ha fatto il governo Conte su imput del ministro Speranza? ‘Tachipirina e vigile attesa’ è stato il diktat, letteralmente imposto agli italiani come l’olio di ricino un tempo, e imposto anche ai medici di famiglia, impossibilitati quindi ad agire secondo ‘scienza e coscienza’.

Volevi, per fare un solo esempio, prescrivere l’idrossiclorochina come veniva fatto con successo in Francia dallo scienziato Didier Raoult e non solo? Vietato. Almeno fino al 12 dicembre 2020, quando c’è voluta addirittura un’ordinanza del Consiglio di Stato per sdoganarla, per ‘legittimarne’ l’uso. Incredibile ma vero.

Ed invece, il maledetto diktat ‘Tachipirina e vigile attesa’ ha alimentato la tragica (e colpevole) catena di morte, 120 mila vittime innocenti appunto, che non avranno mai lo straccio di una giustizia, come è successo – per fare solo un esempio – alle 5 mila vittime per la strage del sangue infetto.

‘Tachipirina e vigile attesa’ ha significato solo attendere lo scontato peggioramento nelle condizioni di salute, quindi il ricovero in ospedali già intasati, le terapie d’urgenza, i ventilatori killer (tali si sono dimostrati, ma nessuno ce lo ha detto, anzi venivano super caldeggiati dai nostri virologi tanto al chilo), quindi per tanti, troppi, la morte. E quelle catene di camion militari per le strade di Bergamo ma non solo.

Non dimentichiamo, poi, che l’inchiesta della Procura di Bergamo non ha cavato un ragno dal buco e ha assolto tutti per il semplice fatto che il suo perimetro d’azione era limitato alla sola area di Alzano, nella bergamasca. E che – una su tutte – il consulente tecnico nominato dai magistrati era lo ‘zanzarologo’ (almeno ci voleva un virologo, vivaddio!), Andrea Crisanti, che poi è stato addirittura eletto alle ultime politiche con la maglietta del PD, l’ovile dove ha fatto il suo trionfale ritorno il figliol prodigo Speranza poche settimane fa! Capito?

 

VACCINI INEFFICACI E INSICURI. MA TUTTO OK!

Passiamo rapidamente al secondo fronte.

Come mai non si è mossa una foglia per capire sul serio la reale efficacia e, soprattutto, il tasso di sicurezza dei vaccini inoculatati, soprattutto quelli a mRNA, ossia quelli griffati ‘Pfizer’ e ‘Moderna’?

Roberto Burioni

Come mai nessuno ha alzato un dito per verificare quegli ‘effetti avversi’ che si sono fin da subito manifestati? Nonostante le folli rassicurazioni fornite – per fare un solo, eclatante esempio – dal Vate alla vaccinara e massone ‘a sua insaputa’, Roberto Burioni che sulla terza rete pubblica (pagata quindi con i soldi di tutti gli italiani) a settembre 2021, nel salottino domenicale di Fabio Fazio, ha osato dire, per rassicurare il popolo bue: “Sapete, a dieci mesi dall’inizio dei vaccini, quanti sono i morti per gli effetti collaterali dei vaccini? 1, uno di numero in tutto il mondo, per la precisione in Nuova Zelanda”.

Da 113, da ricovero nel reparto neuro più vicino.

Invece niente. I vertici RAI zitti, muti: e complici.

E le prime cifre ufficiali sugli ‘effetti avversi’ sono cominciate a circolare quasi un anno fa, agosto (tanto perché la gente non ci pensa troppo, è a godersi la tintarella) 2022, tramite i CDC (‘Centers for Deseases Control’) americani: la bellezza di 10.000.000 (avete letto bene 10 milioni!) di effetti avversi negli Stati Uniti. Il 50 per cento ‘gravi’ e soprattutto a carico del sistema cardiocircolatorio, con pericarditi, miocarditi, ictus, trombosi e infarti.

Come mai – sorge spontanea la domanda – il governo e il ministro della Salute, che hanno reso obbligatori i vaccini, non hanno pensato bene di rendere ugualmente obbligatori test genetici ad hoc per verificare se l’organismo può subire l’impatto del vaccino?

Due recenti libri del professor Tarro

Niente, non è stato fatto niente, zero assoluto. Eppure, un virologo di valore (uno dei pochi in circolazione), Giulio Tarro, ne ha scritto più di un anno fa nel libro ‘Covid 19 – La fine di un incubo; che ha fatto il bis con ‘Covid 19 – Il virus della paura’ firmato a giugno 2020, a pochi mesi dallo scoppio della pandemia eppure in grado di ‘prevedere’ i giganteschi ‘errori’ (un eufemismo..) delle classe politica e scientifica (sic) di casa nostra; e quel meccanismo della ‘paura’ su cui hanno fatto leva molti governi, a cominciare da quello degli Stati Uniti (dove c’è una grossa inchiesta in corso della magistratura, che non dorme come da noi).

 

LA VERGOGNOSA ‘DIFESA’ DI CONTE & SPERANZA

Ma concludiamo con le vergognose parole pronunciate per ‘buttare la palla in tribuna’ da Conte e Speranza, appena approvato alla Camera con 172 voti favorevoli il sì alla Commissione parlamentare sul Covid (poi si dovrà votare l’ok a palazzo Madama).

Così l’ex ministro della Salute: “Invece di mettere più risorse e aprire un dibattito vero sulla sanità, ci troviamo la proposta di questa commissione d’inchiesta. Che occasione mancata. Purtroppo questa commissione, per come è stata impostata, metterà su un tribunale politico per colpire i principali esponenti dei governi che vi hanno preceduto. E’ indegna di un paese come l’Italia!”.

Ora la parola all’ex premier Conte: “Questa commissione è un plotone d’esecuzione per me e per Speranza. Noi ci difendiamo non dai processi ma nei processi. I tribunali hanno archiviato, accertando che il mio governo ha operato con il massimo impegno e la massima responsabilità. Questa commissione ve la farete da soli. Noi ascoltiamo Speranza; dopodichè questo schiaffo a chi ha lavorato lo farete senza la nostra complicità”.

E ancora: “Questa commissione è un insulto e uno schiaffo agli italiani e ai sanitari, a tutti coloro che sono stati in trincea”.

E il botto finale: “Io vi accuso davanti al popolo italiano: questa commissione è una farsa, non è un atto di coraggio politico, ma di vigliaccheria”.

Probabilmente, come detto all’inizio, sarà una farsa, come tutte le commissioni d’inchiesta incapaci e impossibilitate giuridicamente di far pagar dazio ai responsabili di crimini e azioni delittuose.

Comunque, la giornata di oggi segna la Caporetto della sinistra italiana.

O meglio, di quei cocci sparsi che ne rimanevano sul campo.

 

P.S. Come al solito, per saperne di più su personaggi e sigle citate nel pezzo, vi invitiamo ad andare alla casella CERCA in alto a destra della nostra home page: quindi digitare il nome della persona (ad esempio, Roberto Speranza o Giuseppe Conte, oppure Didier Raoult o Giulio Tarro, o ancora Andrea Crisanti) o della sigla (Pfizer, Moderna, Istituto Superiore di Sanità, CDC etc) per rileggere articoli e inchieste della Voce nei tre anni e passa di pandemia.

 


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