La Maxxi gaffe 

Un primo entusiasmante effetto collaterale del mancato rinnovo alla Melandri del ruolo di direttrice del Museo romano Maxxi, ora affidato al meloniano Giuli, è l’evento ‘culturale’, si fa per dire, ‘moderato’ dall’inaffidabile Morgan, guitto incontrollabile di canzonette, intervistatore, ma a che titolo, di uno Sgarbi più sboccato del solito (è tutto dire) che, in cerca come sempre del narcisismo “purché si parli di me”, ha dato fondo al repertorio di indecenti parolacce e per garantirsi interesse mediatico è scaduto nel più becero sessismo (“Con quante donne sei andato a letto?” gli chiede Morgan” E lui: “Se dico 1.500, è un numero non lontano dalla realtà”). Un essere umano dotato di senso dell’autocritica avrebbe risposto alla sopravvenuta tempesta di critiche con il nobile ricorso alle dimissioni da sottosegretario della cultura. E invece: forte del blando disappunto di Sangiuliano, delle timide scuse di Giuli (presente all’incontro) al personale del Maxxi, del mare del silenzio dove navigano per analogia con altri ‘casi’ la premier e il suo entourage (in pochi mesi zero dimissioni per Nordio, Piantedosi, Valditate, Donzelli, Delmastro) il sottosegretario alla cultura, non ché sindaco di Arpino (seimila abitanti), pensa di cavarsela così: “Stravolto senso serata, cito io in giudizio Bonelli (uno dei suoi contestatori)”. Per indurre a comprensione chi si è giustamente disgustato per le volgarità dette da Sgarbi, soprattutto per esserci vantato di essere andato a leto con 1.500 donne e di aver citato presunti record del genere detenuti da personaggi famosi (60 mila rapporti sessuali!), il vice di Sangiuliano ha parlato di prostata, ma senza far capire di essere alle prese con un tumore. Lo rivela ora,  a posteriori, nel tentativo di sventare il rischio di dimissioni. Un primo risultato lo ottiene. La regista Cristina Comencini, indignata per l’insulto di Sgarbi alle donne, non presenterà al Maxxi il suo libro ‘Flashback’, protagonista proprio quattro donne. Le chiedono (la Repubblica): “La destra ha più volte denunciato l’egemonia culturale della sinistra”. “Si diano da fare. Certo se questo è il livello che propongono come alternativa…”. Amadeus, risponde con un post alle critiche di Morgan e Sgarbi al festival di Sanremo: “In silenzio anche un idiota può sembrare una persona intelligente. Sfortunatamente gli idioti vogliono sempre parlare”.


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