Due sillabe. Solo due. Ma capaci di racchiudere tutta l’inquietudine del nostro tempo: pau-ra. Sì, a dominare l’epoca che stiamo vivendo, dentro e fuori i confini della nostra anima, è proprio la paura. Mistificata, sottaciuta anche a noi stessi, talvolta sussurrata quasi con vergogna, ma pur sempre presente, pronta a guidare le nostre piccole e grandi scelte, molto spesso conducendoci in una direzione sbagliata. Che sia l’orrore della guerra alle porte dell’Europa, o l’incubo dietro l’angolo di nuove, misteriose ondate pandemiche, ma anche i fenomeni che la cronaca ci sbatte in faccia ogni giorno, dalle inondazioni di intere regioni ai terremoti che devastano le nazioni, oppure i nostri “sismi” quotidiani, dal timore di perdere il lavoro a quello, ancor più frequente, di dover lasciare la persona amata: di sicuro, dentro questa “tempesta perfetta” dei nostri stati d’animo, andiamo alla ricerca di un’àncora sicura, della rotta che possa condurci verso un porto quieto, sereno, l’unica meta alla quale, in fondo, aspiriamo ogni giorno.
Quest’àncora, questa preziosa guida, oggi c’è. Si chiama proprio “Paura ti butto via!”, con tanto di punto esclamativo, ed è un grande libro appena uscito da Minerva Edizioni. Lo ha scritto Piera Vitali, consulente relazionale e life coach di lungo corso, apprezzata ed amata ben oltre i confini della sua terra, l’Emilia Romagna. E proprio qui, in quest’ultimo mese di macerie per le conseguenze della travolgente alluvione, “Paura ti butto via!” è arrivato come un balsamo dell’anima, passato di mano in mano, per alleviare le ferite di un mondo domestico spazzato via, irriconoscibile, perduto, forse per sempre.
Laureata in Scienze politiche con specializzazione in Sociologia e Psicologia del Lavoro, Piera coniuga alla lunga esperienza di “facilitatrice del cambiamento”, collaudata con centinaia di pazienti, l’approccio sicuro che le deriva da oltre vent’anni di attività all’interno delle forze dell’ordine, dove in passato ha compiuto più volte missioni di emergenza, salvando vite umane.
Ma più d’ogni altra caratteristica, ciò che ha reso Piera Vitali un talismano prezioso per tante persone – sia quelle incontrate dal vivo, sia i tantissimi che la seguono attraverso la TV 9MQ o le migliaia di followers sui social – è l’irresistibile empatia sprigionata dai suoi occhi, dal suo sorriso, da una forza interiore che in qualsiasi circostanza, dopo il contatto con lei, fa sentire ognuno di noi più certo di potercela fare, consapevole che, in fondo, se si imbocca la strada giusta, nulla è impossibile.
La “Via d’uscita dal caos emozionale” (per parafrasare il sottotitolo del suo libro) si chiama “Autodifesa Emotiva”, il metodo che l’autrice ha messo a punto dal vivo ed oggi trasfonde in questo libro. Un Metodo, il suo, sintetizzato anche nella formula “Essere Vitali”.
Con ampi richiami ai grandi della psicologia e della psichiatria, che da sempre compongono il suo bagaglio umano e scientifico, il libro si apre con una autentica gemma: l’aforisma che a Piera Vitali ha dedicato il grande Mogol e che recita così:
L’autostima mia
e la paura della morte fugge via
Eccolo, il mostro che si posa sulla nostra spalla da mattina a sera senza che riusciamo a vederlo: quel grande salto nell’ignoto verso il quale, come spiega Mogol e come la stessa Vitali mostra nel libro, è necessario arrivare preparati, con tutto il bagaglio delle buone azioni compiute e carichi, quindi, della conseguente, bella autostima.
Frutto dei cordiali incontri dell’autrice con il più grande compositore di canzoni poetiche del nostro tempo, questo aforisma è un po’ il leit motiv di tutto il volume, perché percorrendo i vari capitoli, uno dopo l’altro, si riescono a vedere con inedita nitidezza le insidie, le trappole, gli agguati che avvelenano il nostro vivere, accompagnati ogni volta dalle tecniche infallibili per riconoscerli e superarli.
Di assoluta, stringente attualità è poi il capitolo su gaslighting (subdole forme di manipolazione affettiva) e femminicidio: un autentico manuale che offre alle donne la via d’uscita, la forza per richiamare sul ponte le proprie energie nascoste e salvarsi la vita.
Scrive nella postfazione la giornalista Rita Pennarola, editor del volume:
«Il sostegno professionale ed umano alle donne rappresenta una chiave di volta dell’impegno di Piera Vitali, come dimostra anche il suo gemellaggio di lunga data con Linda Ragazzi, campionessa di arti marziali, con la quale collabora tenendo corsi di autodifesa personale, anche fisica, dedicati alle donne, e non solo».
Non a caso, nel corso di un incontro pubblico organizzato sulle tecniche della Autodifesa Emotiva, l’assessore alle Politiche sociali del comune di San Pietro in Casale (BO), Raffaella Raimondi, ha ricordato quella sera di due anni prima in cui una donna del paese, trovandosi per caso ad assistere ad una manifestazione in piazza di tutt’altro genere, dopo aver ascoltato l’intervento di Piera Vitali ha trovato il coraggio di contattare la Polizia e denunziare le violenze subite per anni ad opera del marito, salvandosi la vita.
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