TOTO’ CUFFARO / “I AM A DRINK”, LE MAGICHE PAROLE DEL NEO SEGRETARIO DC 

La story griffata Cuffaro, ‘I am a drink’, sull’onda delle parole di Martin Luther King, merita di essere raccontata dall’inizio alla fine. Perché è davvero ‘fantastica’, un vero ‘cameo’ della politica di casa nostra (non fraintendiamo freudianamente, non ‘Cosa nostra’, quasi a parlar di corda in casa dell’impiccato). E soprattutto del suo elevato tasso culturale, con del resto quotidianamente testimonia il ministro della (sub) Cultura, Genny Sangiuliano.

Il mitico presidente della Regione Sicilia, al secolo Totò Cuffaro, torna in pista dopo aver scontato 4 anni di galera (dal 2011 al 2015) per la condanna (favoreggiamento a Cosa nostra) e dopo la fresca ‘estinzione della pena’, febbraio 2023.

“Mai più in politica”, ha subito promesso.

Ed ecco che in un baleno diventa coordinatore regionale della rinata DC, quella inaffondabile balena bianca di cui sentiamo tutti una enorme nostalgia, vista l’aria che tira.

Una ciliegia tira l’altra ed ecco subito il Miracolo: il 7 maggio scorso si tiene il XX Congresso della Dc al Centro Congressi Sheraton di Roma dove, alla presenza di 400 delegati, il figliol prodigo viene nientepopodimeno che eletto Segretario Nazionale del partito.

Palermo Today’, in un esultante pezzo, intervista il trionfatore, di cui raccoglie le frasi emozionate (ma nel pezzo non c’è alcun video). Ecco le commosse parole dell’Uomo che visse due volte, anzi tre: “Riprendo le parole di Martin Luther King, I have a dream… sì, abbiamo un sogno bellissimo e difficile, ma non utopico. Vogliamo un paese dove noi, figli e nipoti viviamo in un sistema politico democratico e popolare. Un paese dove si può votare un partito di valori, libero, aperto, plurale. Un partito, la Dc, protagonista nella politica e nella società”.

Attenzione: scrivono ‘dream’ e non ‘drink’. Ottimo e abbondante. Fin qui tutto bene.

Ma andiamo al secondo tempo.

Il neo Segretario Nazionale scudocrociato è nella sua Sicilia, per la precisione a Ravanusa, in provincia di Agrigento, per la campagna elettorale dell’amico candidato-sindaco Salvatore Pitrola.

Martin Luther King. Sopra, Cuffaro durante l’intervista a TV Europa

Alla fine del comizio si concede alle telecamere della tivvù di Canicattì, ‘TV Europa’. Visto che aveva funzionato così bene allo Sheraton quel copione che partiva dall’eroe nero dell’antirazzismo, perché non concedere il bis?, ha di certo pensato – con un supremo sforzo delle meningi – l’ottimo Totò.

Ed ecco allora le parole sgorgare dalla sua bocca limpide e fluide: “I am a drink, come diceva il caro Martin Luther King. E io sogno di fare un grande partito di idee e di valori, con tanti giovani”.

Ahi, ahi, Totò nostro. “Sono un bibita”, quasi a dire “Sono ubriaco”… non è poi tanto… esaltante quel ricordo lontano…

La notizia rimbalza sul web e le versioni si moltiplicano. La variazione più frequente è: “I have a drink”, forse perché, trafelato dopo quella lunga marcia, all’epoca Luther King aveva sete e deciso quindi di bersi una bella birra.

Ma le immagini e, soprattutto, il sonoro ‘intrappolato’ dai microfoni dell’antenna di Canicattì sono lì, ormai fedeli custodi delle mitiche parole griffate Totò (Cuffaro). Ed è proprio così: “I am a drink”, io sono una bibita impersonificata. O un ubriaco a tutto tondo.

Una cosa è stra-certa. Il mitico Martin si starà sganasciando dal ridere nella sua tomba. E con ogni probabilità anche il re della risata, il Totò partenopeo.

Se la rideranno anche i “Lillo Mannino, Vito Riggio, don Massimo Naro, Marco Follini”, evocati dalle magiche parole di Cuffaro come compagni nella nuova lunga nuotata che attende la Balena bianca nei marosi di questa politica?

 

 

GUARDA IL VIDEO DI TV EUROPA

 


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