Ricordate il celebre film inizio anni ’70 ‘Sbatti il mostro in prima pagina’ con un superlativo Gian Maria Volontè e con un Marco Bellocchio alla regia? Altri tempi, altra passione civile.
E oggi siamo alle prese con uno ‘Sbatti l’orsa in prima pagina’, come è successo per settimane sul caso del giovane Andrea Papi sbranato nel Trentino dal colpevole subito identificato, e sbattuto su tutte le copertine dei rotocalchi e in video.
In queste ore si scopre che lei, Ji4, è del tutto innocente, perché stando alla perizia appena sfornata da un’equipe di esperti e veterinari, il morso non corrisponde per niente alla dentatura femminile.
Con ogni probabilità si tratta di un ‘orso maschio’. E forti dubbi sorgono anche sulla dinamica dei fatti. Secondo i periti, infatti, il comportamento dell’orso non era né di attacco, né di predazione, né tantomeno di eliminazione. Anzi, a quanto pare avrebbe effettuato un “protratto tentativo di allontanamento e dissuasione”.
Uomo che aggredisce orso, allora?
Nulla esclude, a questo punto, che nei prossimi giorni ne possano saltar fuori di tutti i colori. Il giovane colto da malore? E poi morso da un orso di passaggio? Oppure prima o poi si scoprirà un’altra presenza ‘umana’ sulla scena del crimine?
Tutto è ormai possibile.
Restano in piedi, però, non poche certezze. La figuraccia epocale del presidente della Provincia di Trento che con ogni probabilità ha pensato bene di cogliere la palla al balzo per farsi conoscere (in negativissimo) a livello nazionale, bandendo la caccia all’Orsa e sbeffeggiato da una sentenza del Tar. Perché, nell’apice della sua guerra, non ha pensato di mettere un consistente taglia sull’orsa o di affiggere dovunque manifesti con la foto di Ji4 e un bel WANTED di traverso?
Pessima figura per tutti i media, che anche stavolta hanno sbattuto il mostro, la povera Orsa, in prima pagina. Ottima arma di distrazione di massa: quando ci sono problemi quotidiani spaventosi da affrontare ogni giorno, soprattutto per chi non sa come arrivare a fine giornata, sbarcare il lunario e sopravvivere soltanto. Senza scomodare guerre & pandemie.
Comunque anche la giustizia di casa nostra, ancora una volta, dimostra di essere ormai una lontana chimera: non sanno risolvere il caso-Orsa e pretendiamo possa risolvere i tanti buchi neri, i misteri che contraddistinguono i nostri ultimi 40 anni?
E proprio oggi le nostre autorità hanno avuto la faccia di bronzo di ‘ricordare’ Aldo Moro.
Tutti sanno ormai come è andata, che Moro ‘Doveva Morire’ (come hanno magistralmente ricostruito nel loro volume così titolato nel 2008 Ferdinando Imposimato e Sandro Provvisionato), che la CIA ha ‘diretto’ le Brigate Rosse: ma nessuno lo vuole dire, lo vuole raccontare una buona volta per tutte agli italiani. Che “non devono sapere”, devono essere tenuti all’oscuro di tutte le Verità scomode, dei ‘Delitti di Stato’, come è successo anche per Giovanni Falcone, Palo Borsellino, Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, per citare solo i casi più eclatanti, evidenti, con Depistaggi di Stato che gridano vendetta.
Ma è meglio sbattere l’Orsa in prima pagina: così alla realtà, quella vera, non ci pensiamo più…
Scopri di più da La voce Delle Voci
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.