Scolpite nella memoria non ci lasciano le immagini di bambini che avrebbero dovuto giocare con i trenini elettici, la trottola, il teatro dei burattini in sedicesimo e invece incolonnati, vestiti da piccoli nazisti, alcuni tristi in volto, altri fieri di sfilare impettiti e pronti a urlare “Heil Hitler”. Questi bambini sono stati plagiati, privati del libero arbitrio, convertiti dalle SS per offrirsi alla grande Germania che avrebbe dominato il mondo. Quanti, in età ancora giovanile, sono sopravvissuti quando il Fuhrer, a un passo dalla sconfitta, li ha spediti al fronte, a farsi ammazzare?
Il caso dei bambini tedeschi, pur nella diversità di eventi sono in parte paralleli, si ripropone per la follia disumana di un altro criminale: Vladimir Putin, ha ordinato la deportazione in Russia migliaia di bambini ucraini, allo scopo di russizzarli e chissà, fosse ancora lo straricco oligarga al potere nel Cremlino, con l’obiettivo di mandarli a combattere in uno dei Paesi che vorrà annettere alla Russia.
Entrare nella testa di Salvini, di Berlusconi, dei filo putiani a vario titolo, e scoprire se ‘pietà l’è morta’, se il cinismo di venali interessi finge di non sapere del rapimento di bambini ucraini per farne altrettanti soldati con il colbacco e il kalashnikov: cosa c’è in quelle teste che induce alla disumanità?
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