‘Effetti avversi’ dei vaccini: la ‘Food and Drug Administration’ (FDA) li conosceva bene, benissimo, ma se ne è altamente fregata (della salute di milioni di americani), approvando in tempi record, cioè circa 8 mesi, i sieri di ‘Pfizer’ e ‘Moderna’ del tutto sperimentali, perché i ‘trials’, le vere sperimentazioni dovevano terminare proprio in questi giorni, il 31 gennaio 2013.
La ‘Voce’ ha scritto tante volte di quella rapidissima, anomala autorizzazione fuorilegge, avvenuta ad agosto 2020, e subito attaccata dall’autorevole ‘British Medical Journal’: e tutto ciò per le continue pressioni della Casa Bianca, i cui presidenti – ormai è notorio – sono a ‘stipendio’ delle star di Big Pharma, che finanziano massicciamente le loro campagne elettorali: seguono a ruota l’industria delle armi (oggi ampiamente ‘ricambiata’ con la guerra in Ucraina) e quella petrolifera.
Ma ecco la novità, fresca fresca.
E’ infatti appena saltato fuori un documento bollente targato FDA e datato ‘ottobre 2020’. Le carte riguardano un lungo elenco di effetti collaterali provocati dai vaccini a RNA messaggero, proprio quelli che per primi hanno tagliato il traguardo, ‘Pfizer’ e ‘Moderna’. L’elenco – fanno sapere gli addetti ai lavori – “fa parte di una presentazione al Comitato consultivo sui vaccini e sui prodotti biologici correlati ed è elencato alla pagina 16”.
Ecco, di seguito, la lunga sequela di ‘effetti avversi’ previsti:
“Sindrome di Guillain Barre; encefalomielite acuta disseminata; mielite trasversa; encefalite/mielite/encefalomielite; meningoencefalite/meningite; encefalopatia; convulsioni; ictus; narcolessia e catalessia; anafilassi; infarto miocardico acuto; miocardite/pericardite; malattia autoimmune; morte; effetti avversi sulla gravidanza e sul parto; malattie demielinizzanti acute; reazioni allergiche non anafilattiche; trombocitopenia; coagulazione intravascolare disseminata; trombo embolia venosa; artrite, artralgia, dolori articolari; malattia di Kawasaki; sindrome infiammatoria multisistemica nei bambini”.
Può bastare?
Non si tratta degli effetti collaterali che trovate riportati sui soliti bugiardini di tutti i farmaci, in questo caso dei vaccini. Ma di un ben preciso elenco di pesantissimi effetti che possono derivare dopo la somministrazione della dose.
In base a quale minimo principio di ‘cautela’ e di ‘precauzione’ previsti anche per i vaccini tradizionali ha mai potuto dare il suo ok la solitamente rigidissima FDA?
In base a quale minimo criterio scientifico?
Sulla scorta di quali trials, test e sperimentazioni, visto che si sono svolti in fretta e furia e in moltissimi casi sono stati ‘taroccati’, come ha denunciato il sempre attento ‘British Medical Journal’?
Interrogativi e domande alle quali continua imperterrito a sottrarsi il Ceo di Pfizer, il veterinario greco Albert Bourla, che per ben due volte non si è presentato davanti alla ‘Commissione d’inchiesta sui vaccini’ istituita lo scorso settembre dal Parlamento europeo, tesa a scoprire la reale ‘efficacia’ e ‘sicurezza’ dei vaccini venduti a vagonate da Pfizer alla UE.
E vuol saperne di più anche sui famigerati contratti d’acquisto, sottoscritti via ‘sms’ tra la Presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen e il Ceo di Pfizer: sms, a quanto pare, addirittura ‘spariti’, letteralmente volatilizzati. Eppure sono in ballo cifre non da poco: tre contratti per un totale da 71 miliardi di euro!
E ne vorranno sapere di più anche due coraggiosi procuratori generali statunitensi, Jeff Landry della Louisiana e Erich Schmitt del Missouri, i quali hanno aperto una maxi inchiesta che vede tra gli indagati eccellenti addirittura i vertici della Casa Bianca (Joe Biden escluso, fino ad ora), per fare un solo nome il Super Virologo che ha affiancato ben 7 presidenti Usa, Anthony Fauci. Appena andato in pensione a 81 anni suonati, Fauci è stato interrogato per ben 7 ore, in un mare di “non so”, “non ricordo”, “la memoria di tradisce”. Ha solo risposto ad una domanda, mentendo in modo spudorato: ossia negando di conoscere Peter Daszak, suo amico e socio in affari.
Infatti, proprio attraverso la ‘EcoHealth Alliance’ guidata da Daszak sono transitati i pingui fondi partiti dal ‘NIAID’ (presieduto a vita da Fauci) e arrivati addirittura ai famigerati laboratori di Wuhan per portare avanti le ricerche sul ‘gain of function’ vietate negli Usa e con ogni probabilità all’origine della ‘artificiale’ fuga da quel laboratorio.
Ma ecco la ciliegina finale, servita su un piatto d’argento dal sito statunitense ‘Just The News’. Che così oggi scrive: “Poche settimane fa il Dipartimento della Difesa (DoD) ha assegnato una sovvenzione di 3 milioni di dollari a ‘EcoHealth Alliance’, l’ONG con sede a New York che è stata utilizzata per incanalare milioni di dollari dei contribuenti statunitensi verso l’Istituto di Virologia di Wuhan, dove si lavorava per rendere più contagiosi e trasmissibili per gli esseri umani i coronavirus dei pipistrelli utilizzando tecniche di manipolazione genetica”, il ‘Gain of Function’, appunto.
Continua ‘Just The News’: “La sovvenzione è stata assegnata come parte di un programma del ministero della Difesa americano relativo al contrasto alle armi di distruzione di massa, come notato dal celebre virologo dell’Università Rutgers, Richard H. Ebright. Quest’ultima sovvenzione del DoD è ufficialmente pensata per ‘ridurre la minaccia di spillover virale della fauna selvatica nelle Filippine’”.
Se abbiamo capito bene, dunque, la ‘Difesa’ a stelle e strisce continua tranquillamente a finanziare una società che ha a sua volta finanziato le ricerche di Wuhan, così care al tandem Fauci-Daszak!
Ai confini della realtà!
Ci vorranno vedere chiaro, anche su questo, i due procuratori americani?
E non dimentichiamo un ulteriore dato: Daszak (che il bugiardo Fauci dice di non conoscere) è stato il rappresentante americano all’interno della missione inviata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per scoprire cosa fosse realmente successo a Wuhan. Una missione, of course, finita in flop: poteva mai Daszak accusare se stesso e il sodale Fauci di un disastro scientificamente pianificato?
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