L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sta affilando le sue ‘armi’.
Per poter gestire un controllo sempre più invasivo, quasi totalizzante, sulle politiche sanitarie nazionali e internazionali, attivando strumenti che ben poco hanno a che vedere con un minimo di rispetto per la democrazia, la libertà e, soprattutto, la salute dei cittadini di tutto il mondo. La sua ‘Mission’, lo scopo per il quale è nata tanti anni fa: oggi letteralmente tradita, calpestata.
Tutto ciò emerge con grande chiarezza leggendo una lunga intervista-denuncia rilasciata da Francis Boyle, docente di diritto internazionale all’Università dell’Illinois e grosso esperto di ‘armi biologiche’, rilasciata al sito ‘The Defender’, promosso da ‘Children’s Health Defence’, l’associazione fondata e animata da Robert Kennedy junior, finalizzata alla tutela dei più indifesi, i bambini appunto (e soprattutto sul fronte vaccinale).
Nella lunga intervista Boyle illustra i nuovi, perversi strumenti operativi di cui si è dotata e si sta dotando l’OMS, i ‘negoziati segreti’ che si sono appena svolti per metterli a punto e per elaborare le prossime strategie. Al centro delle connection, ovviamente, la prossima gestione delle pandemie e il ruolo di Big Pharma.
In basso, potete cliccare sul link per poter leggere il lungo reportage, ripreso dal sito di contro-informazione ‘Renovatio 21’, sempre in prima linea per ‘smascherare’ le grandi trame e i grandi business, pianificati da tempo, e messi in pratica con lo scoppio della pandemia.
Ma prima vogliamo riportare alla vostra attenzione due fatti, sui quali la ‘Voce’ negli ultimi tre anni ha già acceso i riflettori.
Primo. Non tutti sanno come è oggi strutturata – e soprattutto finanziata – l’OMS. Nata grazie ai fondi stanziati dalle singole nazioni, l’organizzazione ha proceduto per molti anni su questa linea, che le ha assicurato una forte dose di ‘autonomia’. Ma da una dozzina di anni a questa parte le cose sono andate man mano cambiando, fino mutare radicalmente la ‘faccia’ (e la sostanza) dell’OMS.
Per capirci meglio, hanno fatto il loro ingresso – mediante il versamento di fondi sempre più cospicui – i privati, sotto forma di grandi industrie, big del settore privato, maxi Fondazioni
In soldoni, ora in testa alla graduatoria dei ‘finanziatori’ ci sono gli Stati Uniti, of course, la più grande potenza mondiale. Ma sapete chi si piazza al secondo posto, con una caterva di miliardi donati? La ‘Bill and Melinda Gates Foundation’, che nell’ultimo decennio s’è gettata a capofitto nella lotta (sic) alle pandemie e ai cambiamenti climatici.
Avete capito? Il padre di ‘Microsoft’ ha superato di gran lunga – sul fronte dei fondi versati all’OMS – nazioni come Germania, Francia e Gran Bretagna (figurarsi l’Italia). E fra i ‘generosi’ privati sono sempre più numerose le stars di Big Pharma, ossia le grandi aziende farmaceutiche che hanno tanto da guadagnare (vedi i profitti stramiliardari realizzati negli ultimi due anni di vaccini obbligatori, in pole position ‘Pfizer’ e ‘Moderna’) e i fondi speculativi d’investimento (i quali, a loro volta, stanno entrando massicciamente nelle compagini azionarie delle stesse aziende farmaceutiche). Incredibile ma vero.
La seconda vicenda riguarda le ‘missioni’ taroccate a Wuhan per accertare l’origine del Covid. La prima spedizione, organizzata a gennaio 2021 dall’OMS, cioè dopo un anno esatto dallo scoppio della pandemia, è tornata a casa con le pive nel sacco: un totale flop. Non hanno scoperto niente, of course, circa la possibile fuga di laboratorio del virus.
Ma sapete chi era il rappresentante degli Usa all’interno della task force griffata OMS? Peter Daszak, il più che controverso ricercatore americano, grande amico di Anthony Fauci: e i due hanno provveduto a finanziare a mani base quelle ricerche sul fronte del ‘gain of function’ svolte a Wuhan che sono alla base delle più spericolate ricerche sul fronte delle ‘biologic wars’. I fondi, infatti, sono passati dal ‘NIAID’ (guidato a vita da Fauci) alla ‘EcoHealth Alliance’ che fa capo a Daszak, per poi finire nelle casse dei laboratori di Wuhan. Evidente, quindi, che la missione OMS fosse destinata a uno scontato fallimento: poteva mai ammettere Daszak di aver finanziato, col sodale Fauci, ricerche tanto pericolose, e per questo vietate negli Usa?
Per fortuna, due procuratori generali statunitensi, Jeff Landry e Erich Schmitt, hanno aperto una maxi inchiesta per far luce sul ‘Wuhangate’. E stanno interrogando una decina di altissimi funzionari della Casa Bianca, fra cui proprio Fauci, che ha verbalizzato per ben 7 ore, in un mare di “non ricordo” ed “è trascorso troppo tempo”. Di una sola cosa si è dichiarato certo: “non ho mai conosciuto Daszak”.
Mente così impunemente perché, a 81 anni appena compiuti, ben difficilmente potrà vedere il sole a scacchi?
Ma è venuto il momento di leggere il lungo reportage dove ne racconta di tutti i colori Francis Boyle, soprattutto su quando sta ‘bollendo’ nel terrificante pentolone di marca OMS.
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