VACCINI ANTI-COVID / S.O.S. PER GIOVANI E BAMBINI 

Fortissima preoccupazione in Europa – ma anche nel mondo – per il via libera dato dall’Agenzia europea del Farmaco (EMA) per i  vaccini anti-covid da somministrare alla fascia più giovane della popolazione, ossia quella che va dai 6 mesi ai 4-5 anni di età.

Non basta: perché l’EMA è andata oltre, e ha addirittura raccomandato di autorizzare l’uso dei vaccini mRNA: per la precisione il ‘Comirnaty’ (prodotto da Pfizer-BionTech) dai 6 mesi ai 4 anni; e lo ‘Spikevax’ (prodotto da ‘Moderna’) dai 6 mesi ai 5 anni.

La decisione dell’Agenzia UE segue e fa propria quella dei CDC (‘Centers for Deseases Control’) statunitensi di aggiungere il siero anti-covid all’insieme delle “vaccinazioni infantili comunemente raccomandate”.

Nel corso di una conferenza stampa, una responsabile dei CDC, Sara Oliver, ha dichiarato: “L’accesso equo ai vaccini Covid-19 per tutte le età e le popolazioni rimane di fondamentale importanza”.

Incredibile ma vero! Proprio i CDC, nei giorni scorsi hanno finalmente reso noti i dati raccolti sugli ‘effetti avversi’ dei vaccini, fino ad oggi praticamente ‘oscurati’. Ne viene fuori uno scenario agghiacciante. Ecco un solo numero (le altre cifre le potete leggere cliccando sul link in basso) che fa venire i brividi: 10 milioni di effetti avversi negli Stati Uniti, da quelli lievi ai più gravi (compresi ictus, trombosi e infarti fatali).

Sulla decisione dei CDC (e anche di EMA) per i vaccini ai più piccoli, così commenta il senatore Usa Rand Paul: “Spaventoso. Questo è lo stesso comitato che ha approvato i vaccini di richiamo per i bambini nonostante nessun indizio che i richiami  riducano la trasmissione, il ricovero o la morte tra i bambini. Semplicemente spaventoso”.

Perfino il nostro immunologo Matteo Bassetti, da sempre strenuo difensore dell’obbligatorietà vaccinale, in un tweet si è dichiarato contrario alla decisione EMA di autorizzare l’uso dei vaccini in quelle fasce di età.

La cosa ancor più grave è che siano stati autorizzati, in particolare, quelli a RNA messaggero, ossia di Pfizer e Moderna, che intervengono sui meccanismi genetici e hanno i più forti impatti, ad esempio, sul sistema cardiocircolatorio.

Il libro del professor Giulio Tarro

Come mai i così solerti enti internazionali di controllo, come EMA e CDC (per non parlare della ‘Food and Drug Administration’ americana, ormai asservita agli interessi di Big Pharma), che spingono in modo così forte sull’acceleratore vaccinale, perfino per le fasce di età infantile, tacciono totalmente su quei ‘TEST GENETICI’ fondamentali per prevenire gli effetti avversi, soprattutto sul sistema cardiocircolatorio? Ne parla – come abbiamo più volte sottolineato – il virologo napoletano Giulio Tarro nel suo fresco di stampa “Covid-19 – La fine di un incubo”, in cui viene appunto illustrata l’importanza di tali test genetici, sia per i vaccini anti-covid che sono e restano ‘sperimentali’ (perché il termine dei ‘trials’ era stato fissato al 31 dicembre 2023, avete letto bene 2023!) che per quelli ‘tradizionali’ somministrati a tutti i bambini.

Test genetici molto cari, ad oggi, e che quindi lo Stato – se vuol imporre l’obbligo vaccinale – deve assolutamente rendere gratuiti.

 

Di seguito, a proposito dell’allarme che sta salendo per gli effetti avversi provocati dai vaccini, soprattutto tra i giovani (per fare un solo esempio, a Piacenza gli infarti sono aumentati del 40 per cento nell’ultimo anno!), pubblichiamo una interessante intervista al cardiologo Giuseppe Barbarorealizzata da Valentina Bennati per l’ottimo sito di contro-informazione ‘comedonchisciotte’.

 

LINK COMEDONCHISCIOTTE

https://comedonchisciotte.org/il-cardiologo-giuseppe-barbaro-il-cuore-dei-giovani-vaccinati-e-a-rischio/

 

LINK VOCE

 

INFARTI POST VACCINO ANTI COVID / L’ALLARME IN ITALIA E NEL MONDO

21 Ottobre 2022 di MARIO AVENA

 

 

Nella foto, bare di bambini morti esposte in una città della Svizzera (immagine tratta da Twitter).


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