Facile. Papa Francesco e forse Putin, Trump, sono i personaggi nel mirino di nemici che progettano di liberarsene. Se l’intenzione non va a buon fine, per efficaci sistemi di sicurezza subentra nei malintenzionati frustrazione e tendenza alla vendetta.
Mister ‘X’, al telefono con un’agenzia di stampa di second’ordine, impegnata a guadagnare autorevolezza: Sono Matteo Bruni, portavoce di Papa Bergoglio. Ho il triste compito di comunicare l’improvvisa scomparsa di Papa Francesco. Informazioni più dettagliate nel corso della conferenza stampa, alle ore 12, in Vaticano”. La sconvolgente notizia è data per buona dalle redazioni di quotidiani nazionali e di una rete televisiva. I giornalisti incaricati di redigere i ‘coccodrilli’, necrologi per i morti di chiara fama, diffondono inviandoli alle grandi agenzie. La risposta: una valanga di post testimonia il cordoglio del mondo intero. In forma di telegramma la smentita: “Il papa è in salute, all’ora dell’Angelus benedirà i fedeli”. L’imbecille di turno se la spassa, al pensiero prematuro del sospiro di sollievo dei nemici interni ed esterni di Francesco convinti di essersene liberati.
C’è anche chi non ci casca. Arrivò nella redazione del Tg3 Campania la notizia della morte di un politico della destra locale. Per fortuna una telefonata a uno dei dieci figli evitò di darlo per morto. Non è andata così per la falsa notizia della morte di Rosa Russo Iervolino, ex ministro dell’interno e stimata sindaco di Napoli, che ha suscitato commozione e solidarietà alla famiglia. L’aspetto sorprendente di questo ‘caso’ mediatico è nell’incredibile superficialità di giornali e siti web che non hanno verificato l’infondatezza della notizia (“È morta nelle scorse ore all’età di 85 anni. Da tempo le sue condizioni fisiche erano peggiorate”) con una telefonata ai familiari. Ma com’è nata fake news? La figlia: “Mamma sta benissimo. Non so quale idiota abbia messo in giro questa notizia. Sarebbe il caso di non scherzare sulla vita delle persone. Napoletanamente facciamo le corna!!!”. La diretta interessata: ““Sto bene, ho solo un po’ di mal di schiena”. La voce ha circolato velocemente prima delle smentite e sui social si somo moltiplicati i post di cordoglio (Amendola del Pd, Salvini). Il dopo: Antonio Bassolino, storico primo cittadino del capoluogo campano e predecessore della prima sindaca della città, invia “un bacio a Rosetta”. Anche Amedeo Laboccetta, ex deputato ed ex consigliere comunale di Napoli: “Cara Rosetta, che bella notizia! Puntiamo a raggiungere decisamente i 100 anni. Un affettuoso e forte abbraccio da un tuo leale e sincero avversario”, molti i post con corna e altri anti malocchio.
Questa storia a lieto fine, di là della rischiosa credulità dei media, mette in guardia dal pericolo di un uso scorretto dei mezzi di comunicazione e conferma il caos informativo che caratterizza con notizie false i due tragici eventi della pandemia e della guerra in Ucraina.
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