Delirium

Anche se da nausea, per un evidente delirio di prosopopea, è da tenere ben in evidenza il farneticante “Yo soy Giorgia, sono una mujer, soy una madre, urlato agli spagnoli di Marbella. In quel mix da selfie auto elogiativo della borgatara Meloni, in gioventù aderente al neofascista ‘Fronte della Gioventù’, si concentra il culmine della sua ambiguità seriale, che prova a inutilmente a rinnegare il filo nero che la lega alla destra eversiva di CasaPound, Forza Nuova e a infiniti episodi di rigurgito fascista. La premessa è determinante per indagare e il caso del video pubblicato dalla borgatara che osa autoproclamarsi premier di un governo di destra. Le immagini raccontano lo stupro di una donna ucraina, responsabile Sekou Souware, arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata e lesioni. Il grave episodio si sarebbe concluso con la giusta carcerazione del violentatore, se la Meloni non avesse partorito l’intenzione razzista, xenofoba (altro che cristiana) di rendere pubblico il video dello stupro per motivi elettorali, per alimentare l’odio dei suoi seguaci e non solo nei confronti dei migranti. Neppure il super razzista Salvini avrebbe fatto peggio! Il cinismo della borgatara, di là dall’obiettivo di accaparrare voti e consensi dei suoi simili, ha un rivolto eticamente e concretamente ignobile. Prima che il video fosse ritirato, lo denuncia la vittima dello stupro, in molti l’hanno riconosciuta. Chi la risarcirà? Di sicuro non la borgatara, che dopo lo ‘scoop’ del video proposto come un manifesto elettorale per i suoi simpatizzanti neofascisti dovrebbe aver difficoltà a pronunciare di nuovo “Io sono Giorgia, sono donna, sono madre, sono italiana” e soprattutto “Sono cristiana”. Letta: “Non si può essere candidata leader del Paese quando si usa uno strumento così abietto, non si rispettano i diritti e si strumentalizza un fatto drammatico come quello. Meloni è sulla stessa linea di Trump, e Trump ha fatto una brutta fine”.

La borgatara cancella con un colpo di censura in stile ‘Ventennio’ le documentate inchieste sul mix di complicità con il neofascismo nazionale esteso alle destre europee, al trumpismo e denuncia di essere vittima di una campagna d’odio (in particolare ‘si duole’ per le due prime puntate del lonform di Repubblica. E ha relativamente ragione, l’Italia antifascista è impegnata a sventare la iattura di Fratelli d’Italia e affini al governo del Paese, però non si tratta di odio, ma di informazione-verità”.

Stefania Modestino D’Angelo, candidata nel collegio di Campania 2 come capolista di Azione-Iv, ha indispettito il leader centrista Calenda. Navigando nel mare magnum dei social ha pubblicato il video filo Putin di un’insegnate sulla guerra in Ucraina che dichiara: “Mi preoccupa quando c’è un’unica versione, e chiunque osi fare domande viene etichettato e messo al pubblico ludibrio. Dire che Putin è un pazzo, che tutto dipende dal suo cervello, che è il male assoluto è una versione a senso unico, ed è una semplificazione…La storia darà ragione a Putin”. Non solo, dichiara: “La guerra in Ucraina? Colpa dell’avidità degli Usa. Zelenski? Nemico del suo popolo.  Ursula von Der Leyen e Macon? Una cameriera e un fattorino”. Sotto accusa anche il filosofo Garau, anti Draghi.

“Il ponte sullo stretto è una priorità assoluta”.  Sic dixit Berlusca. A causa della memoria disabilitata dall’età dimentica la bocciatura di ambientalisti, ingegneri, geologi, economisti e spara un’altra cavolata elettorale. Il finto marito della Fascino dimentica anche di rappresentare un misero 7/8 dell’elettorato e si attribuisce un presuntuoso “Il centro sono io, il centro cristiano e liberale, garantista ed europeista, alternativo alla sinistra e distinto dai nostri alleati di destra. L’unico centro possibile con un ruolo politico vero”. Megalomania? Danni della senescenza avanzata?  Domanda: nel simbolo elettorale di Forza Italia c’è ‘Partito popolare europeo’. “Come fa ad allearsi che chi guida i Conservatori europei, flirta con l’estrema destra spagnola di Vox, con il Pis in Polonia e Le Pen in Francia? “Siamo alleati ma partiti diversi con storie e politiche diverse. Appunto come allearsi con loro?


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