Ricordate lo “Strega”, uno dei più antichi e prestigiosi premi letterari italiani?
Su precisa imposizione della Farnesina, agli organizzatori è stato chiesto di estromettere dalla giuria di “lettori nominati dagli istituti italiani di cultura” alcuni studiosi russi di altissimo prestigio.
Ne dà notizia, costernato ma soprattutto profondamente stupito, Angelo d’Orsi, docente ordinario di ‘Storia delle dottrine politiche’ all’Università di Torino. Si laureò in Filosofia del Diritto con Norberto Bobbio. E’ autore di “Gramsci. Una nuova biografia”.
Ecco il commento del professor d’Orsi alla notizia delle ‘epurazioni’.
“Ultime notizie dal fronte della russofobia divenuta russofollia: per decisione del nostro ministro degli Esteri (un vero uomo di cultura e un gigante politico come Giggino Di Maio), due autorevolissimi letterati russi, finora membri del comitato di selezione del Premio Strega, Evgenij Solonovich, 88 anni, il massimo italianista russo, e Anna Jampol’skaja, ne sono stati esclusi”.
Continua d’Orsi: “Guai ai russi, insomma! Che siano vivi o morti, letterati o musicisti, atleti o felini, devono essere banditi dal consesso della ‘civiltà’. Ma non ci viene in testa che chi commette simili atti appartiene precisamente a quel mondo di barbarie contro il quale dichiara di schierarsi?”.
Qualche dettaglio in più su Solonovich.
Ha tradotto, con grande perizia, da Dante a Petrarca fino ad Ariosto e, in tempi più recenti, Montale. E’ un amante dei sonetti del Belli e conosce a memoria – raccontano i suoi agiografi – i libretti delle opere di Verdi e Rossini (forse degli ‘aperitivi’, per il nostro illustre ministro degli Esteri, fino a 12 anni fa ‘steward’ allo Stadio San Paolo Fuorigrotta, il neo ‘Maradona’, a Napoli).
Ma siamo forse su ‘Scherzi a parte’ e continuiamo a non accorgercene?
Nella foto Angelo D’Orsi
Scopri di più da La voce Delle Voci
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.