Assediato dalla tragica successione di eventi bellici, che nel sistema dei media non lasciano spazio ad altro, è stato soppiantato il monopolio della comunicazione che per oltre due anni l’ha ridotta in tutto il mondo a ufficio stampa della pandemia. Il giornalismo è diventato il ‘gazzettino’ a un solo titolo, un’agenzia informativa del ‘caso’ Ucraina. Forse è inevitabile la partita di caccia al lettore e la guerra ai confini dell’Europa, la rabbiosa sfida dell’Occidente alla Russia e ai suoi alleati la spingono nell’unica direzione dell’ossessivo tam-tam sull’aggressione voluta da Putin e sulla sorprendente resistenza di cui Zelenski è assoluto protagonista. Morti, crimini contro l’umanità, città rase al suolo, vittime civili della ‘mattanza’; donne, bambini, anziani, saturano l’informazione di quanto accade da Kiev a Odessa e al mondo mostrano la grinta sconosciuta di Biden, la risposta non meno rabbiosa di Putin. Nella violenta disputa quasi ci si dimentica che a conflitto ultimato molti milioni di profughi ucraini saranno costretti a scegliere tra il ritorno in un Paese che quasi non c’è più e l’esodo permanente dalla loro terra. Le belle storie di famiglie, anche italiane (esempio di generosa solidarietà), che ospitano donne e bambini fuggiti dalla guerra, meritano il riconoscimento istituzionale più alto, ma di là dalla conferma di tante persone che praticano l’accoglienza, il problema ha tale dimensione da mettere in allarme la capacità reattiva e l’economia del mondo occidentale.
Cosa monopolizza, solo oggi e parzialmente l’attenzione sull’Ucraina: Odessa, Kiev si attribuisce l’affondamento di un incrociatore russo nel Mar Nero. Tutto vero? Nella martoriata Mariupol, dichiara il sindaco “I russi, per il 9 maggio, preparano la parata per la sconfitta dei nazisti nella seconda guerra mondiale”. Festeggiare? Solo il cinismo di Putin poteva pensare a un carnevale della vittoria e lo zar ordina di sgombrare dalla città i cadaveri dei ‘nemici’ uccisi! In manette l’oligarca ucraino filorusso Viktor Medevedchuck, ‘amico di Putin’, latitante, catturato a Kiev, accusato di tradimento per aver sostenuto i separatisti del Dobass, curatore di interessi del presidente russo, in possesso di segreti strategici e militari della Russia. L’Ucraina nega la visita a Kiev del presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, già non accolto dalla Polonia per la sua vicinanza sospetta con Mosca (Ha detto:“Le relazioni con la Russia restano fondamentali, addirittura sacre”). Snake Island, scambio di prigionieri, liberi i marinai-eroi ucraini, simbolo della resistenza. Difendevano uno strategico avamposto a difesa di Odessa.Urlarono alla radio ‘fottersi’ ai soldati russi. Ucraina al futuro. Ursula Von der Leyen promette: “Kiev nell’Ue in settimane, non anni”. Stanziati più di 7 milioni di euro per la raccolta delle prove dei crimini di guerra, commessi dall’esercito di Putin: dalle bombe sull’ospedale pediatrico di Mariupol alle fosse comuni, ai corpi senza vita per le strade di Bucha, agli stupri contro le donne ucraine, le deportazioni, il genocidio, i saccheggi nelle città, la distruzione di palazzi e case di civili, la strage della stazione ferroviaria di Kramatorsk. Non senza difficoltà continua il sequestro di beni degli oligarchi russi. Sotto chiave la ‘nave’ di Usmanov, fuggito in l’Uzbekistan. Valore del giga yacht, il più grande del mondo, 600 milioni. Per sfuggire al sequestro lo ha intestato alla sorella, inclusa nella lista delle sanzioni contro la Russia. Anche il giudice italiano Aitala nel collegio della Corte penale internazionale per giudicare i crimini di guerra attribuiti alla Russia Putin durante l’invasione dell’Ucraina. Il Procuratore capo della Corte, Karim Khan, ha visitato Bucha: “L’Ucraina è una scena del crimine, dobbiamo dissolvere la nebbia della guerra per arrivare alla verità”. Nel pieno dell’aggressione all’Ucraina, Putin auto promuove la pubblicità per la ripresa del programma lunare con il lancio di Luna-25. “Sviluppiamo navicelle cargo di nuova generazione e tecnologie per l’energia nucleare spaziale, dove la Russia ha già una preparazione molto buona e un vantaggio perfettamente chiaro!”.
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