CINA / DA ‘GLOBAL TIMES’ UN VERO J’ACCUSE CONTRO GLI STATI UNITI

Per capire in che modo si muovono gli equilibri geopolitici in un frangente drammatico come questo, è importante, come abbiamo sottolineato un paio di giorni fa, osservare con attenzione come si comporta la Cina, quali prese di posizione assume, cosa bolle nel complesso pentolone giallo.

Lo facciamo leggendo editoriali e report di ‘Global Times’, il sito d’informazioni più vicino ai vertici cinesi, un significativo barometro politico.

Ecco il titolo di un pezzo non poco significativo, “Il vero colore strategico dell’egoismo degli Stati Uniti, l’ipocrisia rivelata nella crisi ucraina: editoriale del Global Times”.

Gli Stati Uniti, è l’incipit del pezzo, sono “impegnati a guadagnare più ‘interessi strategici’ dalle fiamme in Ucraina. Washington sta mostrando ancora una volta al mondo il suo egoismo e la sua ipocrisia. La gente ha visto che, dopo che gli Usa hanno spinto l’Ucraina nel fuoco, si sono fatti da parte, fingendo di preoccuparsi del paese e dicendo ‘Ti sostengo, continua a combattere!’”.

Eccoci alla sostanza storica. “E’ giusto dire che l’evoluzione della situazione in Ucraina fino ad oggi è una tragedia geopolitica. Fin dall’inizio, è un amaro risultato dell’egoismo strategico e della miopia degli Stati Uniti. Già nel 1998, quando il Senato degli Usa approvò il piano di espansione della NATO verso est, il compianto diplomatico statunitense George Kennan aveva previsto la tragedia di oggi e disse: ‘Le arroganti elite americane pensano sempre di poter trarre i loro vantaggi dalle crisi. Per anni gli Stati Uniti hanno fomentato conflitti, manipolato le situazioni dall’offshore e raccolto benefici. Sono quelli che aggiungono carburante al fuoco senza pagare alcun costo. Gli Usa non tengono in alcuna considerazione le sofferenze causate alla gente. Quando c’è una vera crisi, i cosiddetti impegni assunti inizialmente diventeranno vuota retorica diplomatica. Quei politici non si preoccupano della sofferenza inflitta alle popolazioni locali, ma cercano di attirare l’attenzione con il pretesto dell’umanitarismo’.

Questo – continua Global Times – “ricorda alla gente quando l’anno scorso hanno abbandonato l’Afghanistan: la realtà è che la cosiddetta assistenza ‘umanitaria’ non è stata fornita al popolo afghano, ma gli Usa addirittura si sono appena accaparrati i 7 miliardi di dollari di fondi congelati che la banca centrale dell’Afghanistan aveva depositato a New York”.

E ancora. “Gli Stati Uniti parlano spesso di umanità, giustizia e moralità, ma quello che fanno davvero è calcolare gli interessi.

L’egoismo strategico e l’ipocrisia di Washington sono stati messi a nudo più volte nelle pratiche politiche internazionali. Secondo i rapporti, almeno 37 milioni di persone sono state sfollate in e da Afghanistan, Iraq, Pakistan, Yemen, Somalia, Filippine, Libia e Siria come risultato diretto delle guerre combattute dagli Stati Uniti dopo l’11 settembre 2001. C’è persino un detto che ovunque gli Usa intervengono, appariranno conflitto, caos e terrorismo”.

A proposito del fresco, clamoroso ‘scippo’ afghano, così denuncia Global Timesil 27 febbraio: “Dopo che gli Stati Uniti hanno preparato un piano per sbloccare il denaro della banca centrale dell’Afghanistan, ma utilizzando il denaro per i bisogni degli Usa, la comunità internazionale si è indignata. In risposta, il Global Times ha lanciato una petizione online chiedendo che gli Usa restituiscano immediatamente e incondizionatamente i soldi salvavita agli afgani. Il presidente Joe Biden ha firmato un ordine esecutivo che sblocca 7 miliardi di dollari di fondi afgani detenuti negli Usa per distribuire denaro come meglio crede negli Stati Uniti. La metà dei beni sarà utilizzata per risarcire le vittime degli attacchi dell’11 settembre, mentre l’altra metà sarà utilizzata per costituite un fondo fiduciario ‘a beneficio del popolo afgano’”.

Commenta Global Times: “Questo è un comportamento selvaggio del paese più potente del mondo, che deruba pubblicamente i beni del paese più povero del mondo. Gli Stati Uniti non hanno il diritto di trattare arbitrariamente con i beni all’estero di altri paesi, sia ‘congelando’ i beni o sezionandoli, poiché tali azioni mancano di base legale e sono estremamente non etiche”.

Il riferimento alle fresche sanzioni Usa e UE contro la Russia è evidente.

Continua il j’accuse di Global Times per lo scippo afgano. “Sette miliardi di dollari non significano nulla per gli Stati Uniti, che probabilmente li utilizzano per costruire tre bombardieri B-2. Eppure, per la gente in Afghanistan i soldi sono urgenti. Sono un salvavita. Più della metà della popolazione afgana rischia la fame e milioni di bambini sono morti per malnutrizione e non hanno accesso alle cure mediche. L’istruzione e i servizi sociali del Paese sono sull’orlo del collasso”.

“Più di ogni altro paese, gli Stati Uniti, in quanto colpevoli di tale caos, si assumano la responsabilità primaria di salvare gli afgani.

30 mila sono stati uccisi durante la guerra e circa 11 milioni sono diventati rifugiati. Invece di offrire un aiuto, gli Usa stanno rubando soldi agli afgani. E’ brutale e vergognoso!”.

Intervenendo ad una conferenza stampa, Wang Webin, portavoce del ministero degli Affari Esteri cinese, ha affermato che senza il consenso del popolo afgano, gli Usa dispongono volontariamente dei suoi beni, mantenendoli addirittura come propri. “Si comportano da veri banditi”, ha detto Webin, che ha aggiunto: “L’ordine basato sulle regole che gli Usa affermano di sostenere, non è il tipo di regole e ordini per difendere i deboli e per difendere la giustizia, ma per mantenere la propria egemonia”.

Più chiari di così…


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