STADIO DI ROMA / TUTTI CONTRO TUTTI A BOTTE MILIONARIE

Fine d’anno col botto, a Roma, per festeggiare la sceneggiata del nuovo stadio di calcio a Tor di Valle.

Danno infatti nel più vero senso della parola i “numeri” tutti i protagonisti della piece che ha visto e vede fronteggiarsi in campo aperto il Comune di Roma, prima guidato da Ignazio Marino, poi nel periodo bollente dalla pentastellata Virginia Raggi e ora dal neoeletto PD Roberto Gualtieri; il palazzinaro

Luca Parnasi

romano Luca Parnasi a bordo della sua ‘Eurnova’, la sigla che per anni ha avuto il pallino (e il pallone) in mano lungo tutta la annosa querelle; l’ultimo entrato in scena, il mattonaro ceco (perché di natali praghesi) Radovan Vitek, alla guida della sua ‘CPI Tor di Valle spa’; e, last but not least, la ‘A.S. Roma Calcio’, prima controllata dallo statunitense James Pallotta, quindi dal connazionale Dan Friedkin.

Danno i numeri perché, nella bagarre di fine anno, in un autentico di tourbillon di ricorsi, denunce & carte bollate, ed infine nei ricorsi presentati davanti al TAR del Lazio, ne hanno combinate di tutti i colori.

Tutti a reclamar soldi uno dall’altro, in una vera orgia di cifre buttate lì a caso ma – secondo lorsignori – frutto di accurate perizie, di calcoli sopraffini, di elaborazioni accuratissime.

 

TUTTI I NUMERI DELLA SCENEGGIATA

Per sintetizzare subito, sempre dando i “numeri”, la sparata più grossa parte dal Campidoglio, che denuncia il colossale danno materiale e immateriale ricevuto, e lo quantifica nella bella cifra da 311 milioni di euro tondi tondi.

Segue a ruota il ceco, ma non troppo, Vitek che a sua volta tira una bordata da 260 milioni, scontabili a 234 milioni.

Modeste le pretese del palazzinaro che ha dato il via a tutte le danze, proponendosi anni fa (nel 2013) come “soggetto attuatore” del maxi   progetto per il nuovo stadio della Roma a Tor di Valle: Luca Parnasi, infatti, chiede appena 32 milioni di danni, una bazzecola.

Radovan Vitek

Cominciamo allora la partita dal botto più fragososo, quello sparato dagli spalti del Campidoglio e indirizzato al TAR del Lazio una decina di giorni fa, proprio sotto l’albero di Natale, il 20 dicembre 2021.

Lo hanno predisposto i cervelloni dell’Avvocatura capitolina, che si sono rimboccati le maniche, per la gran parte del loro ricorso, a far calcoli e schemi matematici, tutti tesi a dimostrare il multiforme danno provocato – a loro parere – dai comportamenti totalmente censurabili e degni della massima riprovazione e della condanna più salata possibile.

Ecco, fior tra fiori, i passaggi più coloriti.

Imperdibile il rilievo mosso nelle prime pagine del ricorso, dove viene sottolineato (è ciò verrà fatto a più riprese) l’indefesso lavoro svolto da tutti i funzionari e dirigenti del Campidoglio, praticamente assorbiti per anni da quell’impegno, il che fa sorgere la domanda: ma dei destini della capitale attanagliata da mille problemi, dal traffico alla monnezza, se ne sono mai fottuti o che?

 

CHIAMALE SE VUOI “QUOTE EMOZIONALI”

Viene subito sottolineato, nel ricorso, “l’impegno commisurato alla rilevanza e complessità dell’operazione – coinvolgente la rivisitazione urbanistica ed infrastrutturale di un intero quadrante della Città, Marconi/Ostiense per un’area di intervento di superficie complessiva pari a 890.808 mq – coinvolgente investimenti (fra destinazioni private, pubbliche o di interesse generale) pari a circa 1 miliardo di euro, coinvolgente l’immagine della Città di Roma; l’iniziativa coinvolgeva poi anche quote emozionali di centinaia di migliaia di ‘tifosi’ della società A.S. Roma calcio, di cittadini romani”.

Impareggiabili, i tecnici del Campidoglio: sono riusciti perfino a calcolare, valutare e quantificare le quote ‘emozionali’ dei tifosi!

Gaetano Papalia

Ed imperdibile la ricostruzione di non pochi passaggi successivi. Soprattutto la ‘scoperta’ di fatti che erano sotto gli occhi di tutti: come la reale proprietà dei terreni di Tor di Valle, che normali verifiche non solo catastali, ma soprattutto di natura legale, avrebbero potuto chiarire. E’ infatti andata avanti per mesi la querelle tra l’Eurnova di Parnasi e la SAIS di Gaetano Papalia, il proprietario di quei terreni che sosteneva il mancato pagamento della cifra pattuita, avendo ricevuto solo il 25 per cento circa dell’importo da una quarantina di milioni.

Così i cervelloni del Campidoglio cascano dal pero, e nel loro ricorso lo ammettono: “Il 5 ottobre 2020 perveniva nota del Custode giudiziario con la quale l’Amministrazione veniva notiziata – per la prima volta – della circostanza che i terreni non erano nella disponibilità giuridica e materiale di Eurnova sin dal 2018, essendo sottoposti a pignoramento immobiliare. L’intero procedimento successivo alla Determinazione Dirigenziale regionale si era quindi svolto, all’insaputa dell’Amministrazione comunale, in difetto della disponibilità delle aree da parte del proponente”, ossia dell’Eurnova di Luca Parnasi.

Incredibile ma vero! I tecnici dell’amministrazione Raggi ‘non sapevano’, quindi tutto si era svolto ‘a loro insaputa’…

Proprio come è successo, tanti anni fa, al ministro dell’Interno, il berlusconiano Claudio Scajola, che si era visto intestare un appartamento vis a vis con il Colosseo ‘a sua insaputa’, il cadeau di uno dei suoi tanti fans…

Sembra davvero una caccia al tesoro, zeppa di sorpresa, il ricorso presentato da ‘Roma Capitale’ (ossia l’amministrazione capitolina) al TAR    la vigilia di Natale. Ad un certo punto, infatti, viene tirata in ballo perfino la Regione Lazio guidata dall’amico (del neosindaco Gualtieri) Nicola Zingaretti, e proprio per questo il ricorso è indirizzato ‘anche’ a consorella Regione: alla quale solo per amor di Patria, con ogni probabilità, non viene chiesto alcun indennizzo (sarebbe stato il top).

 

DANNI DA ULTRANAZIONALI DA FOLLOWERS…

Passiamo al danno d’immagine. Così scrivono i legali dell’Avvocatura: “La dichiarazione di pubblico interesse aveva sollecitato ovviamente enorme interesse (e dibattito) nella Cittadinanza, nei pendolari ed utilizzatori della tratta Roma-Ostia, nei tifosi, con rilevanza quindi ultranazionale. La mancata realizzazione dell’opera ha quindi dato vita ad innumerevoli articoli, commenti, dibattiti e frustrato quelle aspettative. Depositiamo, in tal senso, estratto risultato motore di ricerca con chiave ‘ lo stadio della roma non si farà’, che ha prodotto 23.800.000 risultati”.

Virginia Raggi

Avete letto bene, quasi 24 milioni di articoli & commenti sul flop per Tor di Valle! E l’Avvocatura chiede, of course, i danni anche per la figuraccia a livello, come viene sottolineato, internazionale: pardon, ‘ultranazionale’!

Le pagine seguenti sono dedicate alla minuziosa ricostruzione ‘matematica’ dei danni d’ogni genere prodotti. Danni finiti sul groppone “della ‘Città di Roma’ e della relativa Cittadinanza”, scrivono i legulei del Campidoglio che precisano: “Danneggiati da atteggiamenti, comportamenti ed omissioni imputabili alle parti private: Eurnovadapprima, CPI nella quota di eventuale subentrante nella qualifica, A.S. Roma. Società che hanno determinato il naufragio dell’iniziativa procedimentale ed amministrativa, che hanno frustrato l’interesse pubblico dichiarato nel 2017 e gli sforzi ed il lavoro svolto dall’Amministrazione per il relativo perseguimento”.

 

QUEI TERRENI DELLA DISCORDIA

Uno dei punti più bollenti della maxi querelle, e tirato in ballo dall’Avvocatura, riguarda la reale titolarità dei terreni a Tor di Valle, contesi tra Parnasi e Papalia, ossia tra Eurnova eSAIS.

Su questo terreno, ecco cosa è successo, nella ricostruzione effettuata dai legali di Vitek che hanno presentato ricorso al TAR un paio di mesi prima, e cioè il 27 ottobre 2021 (e guarda caso è della stessa data il ricorso di Eurnova).

“In data 15 ottobre 2020 Eurnova e CPI concludevano, rinnovando gli impegni già precedentemente assunti, un contratto preliminare di compravendita dell’area di Tor di Valle, stabilendo, inoltre, che una parte del corrispettivo sarebbe stata corrisposta mediante accollo privativo da parte del promissario acquirente (CPI, ndr) dei debiti originanti dal giudizio del promittente venditore pendente con il ‘Fallimento SAIS’, nonché da quello pendente con Impresa Pizzarotti & C. spa, Edil Fiorentini srl, PSC spa”.

Dan e Rayan Friedkin

E ancora: “In data 6 luglio 2021, con atto per Notar Mariangela Pasquini in Roma, Eurnova vendeva a CPI l’intero complesso immobiliare (Fabbricato e Terreno edificabile) per il complessivo importo di 42.065.000,00, convenendosi che il prezzo sarebbe stato corrisposto in parte mediante accollo da parte dell’acquirente (CPI, ndr) dei debiti ipotecari della parte venditrice e dei debiti nei confronti di Impresa Pizzarotti &C. spa et al., nonché dichiarando di aver provveduto o di voler provvedere alla cancellazione delle ipoteche e all’estinzione dei pignoramenti”.

A quanto pare, quindi, l’unica certezza nella sceneggiata globale è ora quella circa la titolarità dei terreni di Tor di Valle. Si sa per certo, stando alle carte, che è avvenuto il passaggio di mano da Eurnova a CPI. Quest’ultima, dal canto suo, ha provveduto a saldare quanto dovuto alla SAIS e provvederà a pagare i rimanenti debiti, come ad esempio verso la parmense Pizzarotti e alcune altre sigle (Edilfiorentini, PSC etc).

Incamera un bel bottino, Luca Parnasi, ossia 42 milioni di euro, dal palazzinaro ceco. Il quale ora, in qualità di proprietario dei terreni, ne può disporre a suo piacimento. E’ tramontata la pista stadio? Ne potrà fare supermercati, o chissà cosa altro.

E la banca che più d’ogni altra si era esposta con maxi fidi al gruppo Parnasi e in particolare ad Eurnova, ossia Unicredit, cosa farà?

Roberto Gualtieri

E la Roma Calcio, per meglio dire Dan Friedkin e il figlio Rayan, quali pesci prenderanno nei sempre agitati mari romani? A quanto pare già da mesi è cominciato il toto-area. Ma secondo non pochi si sono abbondantemente stufati del giocattolo-Roma, dopo aver già dilapidato vagonate da milioni di dollari ed una squadra che arranca, pur con un Mourinho nel motore.

Infine. Il neosindaco Gualtieri: quali pesci per lui?

 

In basso – per chi ha voglia di sbizzarrirsi – trovate i PDF dei ricorsi in versione integrale. E i link delle ultime inchieste della Voce sulla sceneggiata-stadio.

 

 

2021-10-27-Eurnova-Ricorso-TAR

 

2021-10-27-CPI-Ricorso-TAR-2

  

2021-12-22-Memoria-Campidoglio-Ricorso-TAR-Stadio

 

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