Mattia ci prova, candidato alle comunali di ottobre a Bologna  

Effetti collaterali del Covid? Eh no, ancora prima della pandemia, l’assenza dagli scenari della politica delle sardine ha evocato lo sfaldamento praticamente improvviso, definitivo, dei ‘girotondini’, movimento inventato da Nanni Moretti per scuotere dal torpore il Pd. L’eclisse del movimento di Santoni, nato per intralciare il disegno leghista e della destra di occupare i caposaldi istituzionali di regioni e comuni, ha messo la sordina all’efficacia dinamica delle sardine e di quanti le hanno designate a impegnarsi per una campagna democratica vincente, condivisa da giovani e da adulti delusi dalla sinistra elitaria, senza più interlocuzione operativa con ‘la gente’, ostili all’imbarcata di soggetti provenienti da aree della moderazione.

Nasce a Bologna il parallelismo delle sardine con la sinistra e si materializza con la sconfitta di Salvini alle regionali emiliane, che eleggono il dem Bonaccini. Il proselitismo del movimento dilaga in tutto il Paese, si affaccia l’idea di una rivoluzione soprattutto giovanile, di un protagonismo lungamente atteso. Senza motivarlo, al culmine del suo consolidamento, le sardine scompaiono e nel tempo cala l’attenzione dei media per il fenomeno. Sembra scemare, fino a spegnersi, la tensione politica che aveva scardinato le intenzioni politicamente eversive della destra.

Ora, senza alcun preavviso, deflagra la sorprendente candidatura di Mattia Santori a consigliere comunale della sua città, di Bologna. È convinto che siano sufficienti 700 voti per essere eletto come indipendente del Pd. Non solo Santori: il 3 e 4 ottobre altre sardine si cimenteranno nelle competizioni elettorali di Roma e Milano. “Comincio dal basso, da soldato semplice” dichiara Santori, leader del movimento (dal basso? ndr).

Sono solo un ricordo i raduni oceanici delle sardine in tutte le piazze del Paese, l’aver monopolizzato l’interesse dei media e non solo degli italiani. I sondaggi dell’epoca sostenevano che un elettore su quattro avrebbe votato le sardine. Nelle loro pause di riflessione sul futuro hanno fatto una devastante irruzione clausure e lockdown: a tenere flebilmente in vita il movimento, la nascita di una scuola politica con relatori di grande spessore, le iniziative di sostegno alla cittadinanza italiana per Zaki, detenuto illegalmente nelle carceri del Cairo. Poi buio e audio spento: sardine addio? Santori indica in 700 le preferenze per essere eletto a Bologna e ha quasi certamente ragione, ma fossero solo 700 confermerebbero il riscontro numerico del danno subito dalle sardine per la pandemia e qualche loro misteriosa pausa di riflessione su “Che faremo da grandi?”

Esperienza uguale saggezza. Quante volte nonne mamme dicono a nipoti e figli “Una mela al giorno toglie il medico di torno”, espressione per ovvi motivi sgradita ai camici bianchi della medicina. Ha fondamento il suggerimento di privilegiare la mela come frutto quotidiano? La scienza conferma: la mela, è un alimento ricco di sostanze nutritive benefiche. Quasi totalmente priva di grassi, fornisce un notevole apporto di energia. Se si mangia senza sbucciarla (ben lavata) si ingeriscono meno calorie (38, contro 53) perché la buccia contiene acido ursolico, che aiuta a bruciare i grassi (praticamente spariscono).


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