Finalmente le ‘cure’ anti coronavirus trovano una legittimazione a livello europeo.
Finalmente i farmaci in grado di contrastare il covid al suo primo insorgere ricevono disco verde delle autorità UE.
Finalmente nuove terapie, soprattutto a base di anticorpi monoclonali, hanno l’ok per combattere il virus fin dai suoi primi sintomi.
Finalmente, quindi, crolla il mito dei ‘vaccini’ come unica strada da battere sulla via della salvezza.
Finalmente, poi, si scopre d’incanto chi sono stati e sono – fino ad oggi – i veri ‘assassini’.
LE CURE NEGATE
E partiamo, a questo punto, proprio dai killer.
Quelli che il nostro premier, Mario Draghi, ha additato come i veri, autentici, unici responsabili di tutti i crimini possibili, coloro i quali non intendono vaccinarsi, che si trasformano in ‘assassini’, perché uccidono se stessi, i loro cari e gli altri.
Estrapolate così, e attribuite ad un fuori di testa, un ubriaco o un decerebrato, non stonerebbero. Ma se pensiamo che a pronunciarle è stato il nostro super-amato e super-stimato primo ministro, corrono subito dei brividi lungo la schiena.
Viviamo ormai in un mondo distopico e capovolto?
Dove la pandemia ha rovesciato tutti i canoni?
Ed è saltata ormai ogni regola, ogni minimo buonsenso?
Forse è proprio così.
Perché i veri assassini, i killer sono stati e sono proprio loro.
Lorsignori. Chi ci ha (s)governato fino ad oggi sia a livello politico che (sic) scientifico, chi ha portato al massacro migliaia e migliaia di italiani privati delle cure, dei farmaci necessari per fronteggiare il coronavirus fin dal suo primo insorgere.
In soldoni: chi ha ordinato, come terapia, solo “tachipirina e vigile attesa”, negando, per legge, l’utilizzo di quei prodotti che chiunque, invece, avrebbe potuto trovare tranquillamente in farmacia dietro presentazione di una ricetta del medico di famiglia. E ad un prezzo incredibilmente basso, 5 o 6 euro la confezione (peccato gravissimo!): come succede, ad esempio, con l’idrossiclorochina, usata ritualmente per combattere patologie artritiche, ma subito indicata dallo scienziato francese, Didier Raoult, come efficace terapia anti covid.
E l’idrossiclorochina è stata ostacolata sia a livello internazionale – dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS) all’Agenzia europea per il farmaco (EMA) – che a livello nazionale, dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS) all’Associazione italiana delle industrie farmaceutiche, la potente AIFA.
A sollecitarne l’uso solo alcune associazioni di medici di base e soprattutto il comitato ‘Cure domiciliari’. E c’è voluta una ordinanza del Consiglio di Stato, emessa il 12 dicembre 2020, per consentirne e legittimarne l’uso. Un vero ceffone al ministro della Salute Roberto Speranza, quell’ordinanza.
Quante vite si sarebbero potute salvare facendo ricorso a cure tempestive come l’idrossiclorochina, l’invermectina, la lattoferrina, i cortisonici, l’eparina e via di questo passo?
Perché tutto è stato negato, ostacolato, osteggiato, nella messianica attesa dei vaccini, il vero, unico eldorado per le case farmaceutiche?
Chi pagherà per quelle vite?
Sapete quale è stato il paravento dietro al quale si sono protetti lorsignori? “Siamo in emergenza”, “la pandemia va comunque fronteggiata”, quindi si possono bypassare test e sperimentazioni, perciò si può autorizzare l’uso dei vaccini (pur sperimentali), proprio in virtù di quell’emergenza.
PERFINO LA UE SOLLECITA LE “CURE”
Ma adesso si scopre che il re è nudo. Che l’emergenza era taroccata. Proprio perché esistevano dei farmaci, delle cure invece negate, delle terapie possibili e invece nascoste ai cittadini.
Ora la conferma arriva addirittura dalla stessa EMA, che sta monitorando le ultime fasi di altri farmaci anti covid, i quali verranno approvati entro ottobre-dicembre e autorizzati dall’Unione europea.
Giorni fa, infatti, la Commissione europea ha annunciato il varo di un primo ‘portafoglio’ di cinque trattamenti che “potrebbero essere presto disponibili per curare i malati della UE”. E’ la Commissaria europea alla Salute in persona, Stella Kyriakides, ad ammettere: “anche se la vaccinazione sta prendendo velocità, il virus non sparirà e i pazienti avranno bisogno di cure sicure ed efficaci per ridurre il peso della Covid 19”.
Era ora!!
Ma vediamo, nello specifico, di cosa si tratta.
Partiamo dai farmaci a base di anticorpi monoclonali, quattro in tutto.
Il primo è una combinazione di ‘bamlanivimab’ ed ‘etesevimab’: il farmaco viene prodotto dalla casa farmaceutica ‘Eli Lilly’.
Il secondo è una combinazione di ‘casirivimab’ e ‘imdevimab’. Alla sua produzione hanno lavorato due aziende: ‘Regeneron Pharmaceuticals Inc.’ e ‘Hoffman–La Roche Ltd’.
Il terzo farmaco è a base di ‘regdanivimab’, e viene prodotto da ‘Celltrion’.
Il quarto è a base di ‘sotrovimab’, anche qui impegnate due case farmaceutiche: ‘Glaxo SmithKline’ e ‘Vir Biotechnology Inc.’.
Passiamo al quinto prodotto. Si tratta di un immunosoppressore, ‘baricitinib’, che riduce l’attività del sistema immunitario. Viene prodotto anch’esso da ‘Eli Lilly’.
Tale immunosoppressore – già attualmente autorizzato per pazienti non covid – “inibendo una sostanza presente nel nostro organismo, tiene sotto controllo l’infiammazione”, secondo Antonio Clavenna, responsabile dell’unità di farmacoepidemiologia dell’Istituto Mario Negri di Milano.
Così viene dettagliato in un documento UE: “Sulla base del lavoro del gruppo di esperti sulle varianti della Covid 19, istituito di recente, la Commissione definirà entro ottobre un portafoglio di almeno 10 possibili strumenti terapeutici contro la Covid-19. Il processo di selezione sarà obiettivo e basato su dati scientifici con criteri di selezione concordati con gli Stati membri. Dal momento che sono necessari tipi di prodotti differenti a seconda delle popolazioni di pazienti e delle fasi e della gravità della malattia, il gruppo di esperti individuerà le categorie di prodotti e selezionerà gli strumenti terapeutici candidati più promettenti per ciascuna categoria sulla base di criteri scientifici”.
E ancora: “Il portafoglio contribuirà all’obiettivo di disporre di almeno 3 nuovi strumenti terapeutici autorizzati entro ottobre, ed eventualmente di altri 2 entro la fine dell’anno. L’Agenzia europea per i medicinali avvierà altre revisioni cliniche di strumenti terapeutici promettenti entro la fine del 2021, in funzione dei risultati delle attività di ricerca e sviluppo”.
Non è finita. Due settimane fa è stato organizzato un “primo evento di settore sugli strumenti terapeutici per garantire che questi ultimi, una volta autorizzati, siano prodotti in quantità sufficiente il prima possibile”.
IL NOSTRO MINCULPOP
A questo punto, con dei farmaci utilissimi per fronteggiare con efficacia il coronavirus, perché mai un cittadino italiano dovrebbe essere indotto se non ‘obbligato’ al vaccino?
Ad un vaccino che, ribadiamo per l’ennesima volta, è del tutto sperimentale?
Con i test che verranno ultimati – nel migliore dei casi – a dicembre 2023, quindi tra un anno e mezzo?
E senza che le case farmaceutiche abbiano ancora prodotto lo straccio di un documento scientifico attestate efficacia e sicurezza dei vaccini inoculati in questi mesi sui cittadini-cavia?
Emerge, di tutta evidenza, la totale illegittimità e la profonda anticostituzionalità sia della prassi vaccinale, così come impostata – anzi imposta – dal governo e dalle truppe capeggiate dal generale degli alpini, che della politica di restrizioni attraverso il ‘Green Pass’, altrettanto illegale e anticostituzionale come può facilmente comprendere uno studente al primo anno di legge.
Torniamo quindi all’interrogativo di partenza.
Chi sono i veri assassini?
Chi ammazza non solo libertà e democrazia, ma in modo concreto attenta alla salute dei cittadini?
E’ venuto il momento di un sonoro VAFFA a tutti quelli che in queste settimane di rincoglionimento collettivo (causato da calura continua o effetto collaterale della pandemia e/o di una sua ultima variante?) hanno intonato la litania: la libertà individuale non può mettere in pericolo la salute di tutti.
E di un sonoro VAFFA a tutti i media, uniti nel coro della più becera e volgare disinformazione. Ma avete sentito i tiggì, soprattutto made in Rai, con voci fuori campo da telegiornali Eiar, quelli d’epoca fascista? Fate subito la prova: e vedete se un mezzobusto dirà in questi giorni una parola, una sola, sui farmaci, le cure appena varate a livello UE(non dai bolscevichi) e che mandano in soffitta i vaccini.
Non sentirete volare una mosca: proprio come ai tempi del Minculpop…
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