Proterva iattanza

Arroganza (dizionario Treccani): albagìa, alterigia, altezzosità, boria, burbanza, grandigia, iattanza, oltracotanza, presunzione, protervia, spocchia, superbia, supponenza, tracotanza, insolenza, prepotenza, sfacciataggine, sfrontatezza.

Ecco, vestite con questa dotta sequenza nome e cognome di un noto ‘critico d’arte’, e tirate le somme. Il risultato è: ‘Vittorio Sgarbi,’ indagato e prossimo a essere processato per aver autenticato quadri falsi, poi venduti come originali e aver avallato la falsificazione di opere (De Chirico, Carrà, Fontana), dietro lauti compensi. Intercettata la sua frenetica corsa all’insabbiamento delle accuse. Informato dell’indagine a sui carico, ha provato a salvare ‘capra e cavoli’, cioè la reputazione di critico e il velleitarismo politico (sarebbe il candidato della destra come assessore alla cultura di Roma), con una serie di telefonate auto assolutorie. Con il comandante generale dei carabinieri e il commento è: “Gli faccio una conferenza stampa e li faccio saltare tutti questi qua. Carabinieri ladri …non voglio avere a che fare più niente con voi, adesso vi massacro”. Tuuu…tuuu…anche con un generale di brigata e con i ministri Franceschini (Cultura) e Pinotti (Difesa). È la conferma dei tentativi di interferire con la magistratura. Sgarbi sbotta nell’ingiuria da querela “Considero quei Pm fuorilegge”. Oggi l’udienza in tribunale e speriamo siano smentiti i sospetti di ‘benevolenza’ di parte di chi amministra la giustizia nei confronti dei politici.

Non è gradito il ferreo decisionismo di De Luca, presidente della Campania eletto dal Pd, soprattutto non lo è ai media televisivi monopolizzati dalla destra, che non trascurano alcuna occasione per contestarlo. Ultimo caso lo stop alla somministrazione eterologa di due vaccini, privi di avallo scientifico su efficacia e compatibilità, oltretutto in una fase caotica di pareri contrastanti. Al ‘no’ di De Luca si sono mobilitati gli esperti e il ministro Speranza ha risposto con chiarezza, confortato da una serie di illustri pareri. Il presidente della Campania, rassicurato (ma non convinto al 100%) accetta di vaccinare con il Pfizer la seconda dose e non con AstraZeneca anche chi ha meno di sessant’anni. De Luca ha torto o ragione? Il punto è un altro: si conferma l’insofferenza di alcuni per la determinazione ad agire con ragionata indipendenza delle istituzioni parallele del governo.

Dialogo contenuto in una riuscita vignetta firmata da Ellekappa: “Discutibili le uscite di Grillo contro l’Occidente” – “Io controllerei anche le entrate”. Dopo l’incredibile chiassata a difesa del figlio accusato di stupro, Grillo, che ha incontrato l’ambasciatore cinese a Roma, definisce il sodalizio politico Europa-Usa, sancito dalla missione Biden in Cornovaglia, “Una parata ideologica contro la Cina”. Finge, e chissà perché, di non sapere che si schiera con una superpotenza ancora in piena e spietata dittatura, pronta a dominare l’economia mondiale anche a nostro danno e in combutta con Putin, altro tiranno, che stronca ogni accenno alla contestazione del suo regime illiberale con la violenza della repressione, e che interferisce negli affari interni di Paesi occidentali (Usa, Italia e non solo). Singolare, anomala, l’esternazione parallela di D’Alema esalta il fantastico percorso della Cina “in direzione di modernità e progresso”. Ex comunista, ignora le condizioni disumane dei lavoratori cinesi e l’invasione mondiale di prodotti a basso costo di lavorazione made in China, definiti pericolosi per la salute di chi li acquista. Boh???!


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