I social media censurano e oscurano Robert Kennedy junior, il figlio del mitico ex presidente degli Stati Uniti Robert e protagonista di mille battaglie a favore dell’ambiente e della salute di tutti i cittadini, un ‘democratico’ autentico, niente a che vedere con i clintoniani, obamiani e bideniani oggi in saldo.
SUBITO AL ROGO
E’ colpevole, per gli altrettanto ‘democratici’ social, di aver postato una clip diventata virale nel giro di poche ore, “Planet Lockdown”, un vero j’accuse contro le autorità scientifiche e politiche a stelle e strisce.
E’ colpevole poi di aver condiviso, in modo ufficiale e manifesto, un intervento pesantissimo dello studioso Stephen Lendman e pubblicato da Global Research, un altro atto d’accusa contro i vaccini di Pfizer e Moderna a base di mRNA, un’arma micidiale.
Ed è altrettanto colpevole di aver condiviso e commentato i risultati di un ‘pericoloso’ sondaggio, secondo il quale il 32 per cento degli americani si oppone alla politica governativa sui vaccini e il 27 per cento li ritiene non sicuri.
Quanto basta per mettere la museruola a Robert Kennedy, impedire il sacrosanto diritto di parola al più autorevole esponente di un mondo ‘green’ nel senso autentico della parola (non gli ambientalisti dell’ultima ora che vanno tanto di moda), un vero ‘avvocato del popolo’ (in gergo, è un ‘environmental loyer’), da anni fondatore e animatore del sito “Children’s Health Defence”, impegnato soprattutto sul fronte dell’uso dei vaccini in modo consapevole, con tutte le precauzioni del caso.
E invece, per Facebook e compagnia social cantando, Robert Kennedy non è altro che uno sporco No Vax!
Ai confini della realtà. Un mondo letteralmente capovolto.
Ma per cercare di capirlo, quel mondo capovolto, partiamo dall’inizio della story.
QUELLA SCIENTIFICA “STRATEGIA D’ATTACCO”
E dobbiamo risalire praticamente all’inizio della pandemia, cioè a marzo 2019, quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità sigla un accordo, un vero patto di ferro con i social e con Amazon.
Ecco quanto riportava un sito a stelle e strisce, il cui contenuto ci fa capire la ratio di quella “strategia d’attacco”.
“Il social network Facebook bloccherà i post e le fake news sulle vaccinazioni e promuoverà i contenuti verificati dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità. Stop alla disinformazione su Instagram”. E guarda caso oggi è proprio Instagram (acquistata anni fa da Facebook) ad accendere le polveri, cancellando un paio di giorni fa (il 10 febbraio 2021) l’account di Robert Kennedy con oltre 900 mila iscritti.
Così continuava quel proclama di guerra: “Facebook metterà al bando post e contenuti no vax. Lo ha annunciato Monika Bickert, vice presidente diFacebook e responsabile per le politiche globali, illustrando i passaggi della ‘strategia d’attacco’ sulla newsroom del social network”.
Facebook – veniva chiarito – si prefissa di “ridurre il ranking dei gruppi e delle pagine che diffondono informazioni errate sulle vaccinazioni in News Feed eSearch. Questi gruppi e persone non saranno inclusi nelle raccomandazioni o nelle previsioni quando digiti nella ricerca”. Un’autentica terra bruciata.
E ancora, secondo i diktat di lady Bickert: “Abbiamo rimosso le relative opzioni di targeting con ‘controversie sui vaccini”.
Non basta. Perché Mark Zuckerberg & C. si impegnano a fare ancora di più. “Facebook – viene assicurato – non mostrerà e raccomanderà contenuti che riportano informazioni errate sulle vaccinazioni o in quelle degli hastag di Instagram. I protocolli per identificare le notizie false si basano sulle informazioni fornite dall’OMS e dai Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (i ben noti CDC, ndr). Se una possibile fake news corrisponde a quei criteri, allora Facebook agirà contro di essa”.
Non è ancora finita. Perché Facebook si dichiarò disponibile non solo ad una “azione di pulizia” (quasi etnica, verrebbe da dire), ma anche ad una parallela “azione di attivazione delle informazioni corrette”.
Da autentico Minculpop!
Fu esplicita, a tal proposito, Bickert: “Stiamo esplorando i modi per fornire alle persone informazioni più accurate, dalle organizzazioni di esperti sui vaccini, in cima ai risultati per le vicende correlate, su pagine che ne discutono e sugli inviti a partecipare ai gruppi sull’argomento”.
Proprio come succede da noi con i Soloni delle Provette e i Saltimbanchi della Ricerca: esemplare tipico il Roberto Burioni onnipresente sui social e nel salottino di domenicale di Fabio Fazio!
FRUTTI AVVELENATI
E i frutti avvelenati di quella politica attivata dall’OMS in combutta con i social e con Amazon si sono visti subito.
Clamoroso il boicottaggio, deciso dal colosso guidato da Jeff Bezos, del libro-verità sui vaccini, “Covid-19, il virus della paura”, firmato a giugno 2020 da Giulio Tarro, una delle mosche bianche nel panorama della ricerca, uno dei pochi virologi con le carte in regola per scrivere di coronavirus. Proprio per questo rarissimamente invitato in tivvù, e sempre dopo mezzanotte, come si usa con i vampiri.
Torniamo ai capi d’accusa utilizzati dai social contro Robert Kennedy junior, che è stato pochi mesi fa il vero protagonista alla grande manifestazione di Berlino per il diritto alla salute, denunciata come ‘eversiva’ dai media di regime.
La clip della discordia è ‘Planet Lockdown’, in cui viene intervistato il braccio destro di Robert nel dar vita a ‘Children’s Health Defence’, ossia Austin Fitts. Che nel video punta l’indice contro la maxi campagna vaccinale, sottolineando come gli attuali vaccini (il riferimento è a quelli di Pfizer e Moderna) “possono cambiare il DNA delle persone o renderle sterili”.
A fine dicembre Kennedy è entrato nel mirino anche della CNN, ed in particolare di uno dei suoi anchorman, Jake Tapper, che lo ha definito una ‘minaccia’ per aver osato parlare del Vate di tutti i Vaccini negli States, Anthony Fauci, definendolo “un personaggio molto sinistro che ha consegnato l’America a Big Pharma”.
Per la serie: osi dire che il cielo è blu, che gli Usa, e praticamente il mondo, sono sotto il tallone di Big Pharma e che uno dei maggiordomi in capo è Fauci, e si scatena un pandemonio!
Eccoci ora all’altro capo d’accusa, il sondaggio choc. Lo ha organizzato la società online ‘Zogby Strategies’ su un campione di 1000 adulti statunitensi. Emergono alcuni dati che fanno molto pensare e di sicuro danno fastidio all’establishment: il 32 per cento degli intervistati ritiene che “nessun governo dovrebbe mai imporre procedure mediche/vaccini”, e il 27 per cento che i vaccini oggi usati contro il Covid non siano sicuri.
Robert Kennedy ha osato commentare a botta calda il risultato del sondaggio: “Ciò è avvenuto dopo che il Dipartimento della salute e dei servizi umani (HHS) degli Stati Uniti, Pfizer e Moderna hanno speso 250 milioni di dollari in una campagna di ‘fiducia nei vaccini’. Se HHS, Pfizer e Moderna vogliono convincere le persone a prendere i vaccini, dovrebbero spendere 250 milioni per un sistema trasparente di sorveglianza delle lesioni da vaccino che funzioni effettivamente, in cui le persone possono valutare i rischi e i benefici di ciascun vaccino”. Anche stavolta, apriti cielo.
Pronunciare queste parole, oggi, negli States come in Europa, è molto pericoloso: quanto meno rischi la censura, l’oscuramento, l’isolamento. Poi chissà cosa altro…
Last but non least, il possente j’accuse lanciato da Stephen Lendman sulle colonne in rete di ‘Global Research’, e subito condiviso dal già troppo pericoloso Robert Kennedy. Lendman è un ricercatore associato del ‘Center for Research on Globalization’ (CRG). Nel suo intervento, titolato “Avviso rosso sulle inoculazioni Pfizer e Moderna” dettaglia con estrema precisione tutti i rischi derivanti da quei vaccini.
Leggere per credere, nella versione integrale del suo intervento.
AVVISO ROSSO SUI VACCINI PFIZER E MODERNA
Global Research, 11 febbraio 2021
Le inoculazioni di mRNA di Pfizer e Moderna non sono ciò che vengono promosse.
Come definito dal punto di vista medico dal CDC, i vaccini dovrebbero stimolare il “sistema immunitario a produrre immunità a una malattia specifica”.
L’immunizzazione è un “processo mediante il quale una persona viene protetta contro una malattia attraverso la vaccinazione”.
Quanto sopra non è ciò per cui sono progettate le inoculazioni di mRNA. Sono qualcos’altro completamente.
Sono sistemi di rilascio che modificano i geni che non producono immunità, ciò che Moderna chiama “tecnologia di terapia genica”.
Non progettati per prevenire l’influenza stagionale ribattezzata malattia covid, al massimo possono ridurre in qualche modo i sintomi a breve termine.
La promozione della tecnologia mRNA come protezione del vaccino da covid fa parte di una truffa di inganno di massa approvata dallo stato / proliferata dai media.
La tecnologia di cui sopra non è approvata dalla FDA per l’uso umano perché è sperimentale, non adeguatamente testata e ad alto rischio, specialmente per gli anziani con un sistema immunitario indebolito.
Il sistema di consegna basato su nanoparticelle non è approvato.
Le inoculazioni di mRNA contengono glicole polietilenico (PEG) pericoloso per fornire la loro tecnologia di alterazione del DNA alle cellule umane.
Il rischio di eventi avversi aumenta notevolmente dalle inoculazioni di follow-up, incluso lo shock anafilattico potenzialmente pericoloso per la vita.
Nel 2017, Moderna ha abbandonato la tecnologia mRNA e le nanoparticelle lipidiche perché i test hanno causato un gran numero di effetti avversi.
Eppure la stessa terapia genica e il sistema di rilascio delle nanoparticelle sono usati da Moderna e Pfizer nei loro “vaccini” mRNA impropriamente chiamati che non sono come vengono chiamati.
Secondo statnews.com , “l’mRNA è una tecnologia complicata”.
“Diverse importanti aziende farmaceutiche hanno provato e abbandonato l’idea, lottando per ottenere l’mRNA nelle cellule senza innescare effetti collaterali negativi”.
“(N) anoparticelle ha creato una sfida scoraggiante: dosare troppo poco e non si riceve abbastanza enzima per influenzare la malattia.”
“(D) ose troppo e il farmaco è troppo tossico per i pazienti.”
“Moderna non potrebbe far funzionare la sua terapia, hanno detto ex dipendenti e collaboratori”.
“La dose sicura era troppo debole e le iniezioni ripetute di una dose abbastanza forte da essere efficace hanno avuto effetti preoccupanti sul fegato negli studi sugli animali”.
Moderna in precedenza ha ammesso che le sue nanoparticelle lipidiche (LNP) rischiano “eventi avversi significativi”, aggiungendo:
“Nessun farmaco mRNA è stato approvato in questa nuova potenziale categoria di farmaci e potrebbe non essere mai approvato come risultato degli sforzi di altri o di noi”.
“Lo sviluppo di farmaci a base di mRNA ha un sostanziale sviluppo clinico e rischi regolatori a causa della natura nuova e senza precedenti di questa nuova categoria di farmaci”.
“(T) qui non può essere alcuna garanzia che i nostri LNP non avranno effetti indesiderati.”
Secondo la virologa Judy Mikovits , gli LNP possono entrare nel cervello, rischiando una neuroinfiammazione patologica che potrebbe causare sclerosi multipla, SLA o altre gravi malattie.
Johns Hopkins ha spiegato che possono verificarsi eventi avversi potenzialmente gravi dopo aver ricevuto inoculazioni di mRNA di follow-up.
Secondo Children’s Health Defense, “i medici collegano i ‘vaccini’ della Pfizer (e) Moderna a (a) malattie del sangue potenzialmente letali”.
Health Impact News ha riportato quanto segue:
“Un intero distretto scolastico in Ohio ha annullato le lezioni lunedì questa settimana dopo che così tanti membri del personale hanno subito effetti collaterali da una delle iniezioni sperimentali di mRNA COVID durante il fine settimana”.
Fox News Cleveland ha riferito che “(t) due giorni dopo che i dipendenti hanno ricevuto il loro primo ciclo di vaccinazioni COVID-19, il distretto scolastico locale Fairless ha annullato le lezioni, attribuendole a molti effetti collaterali in via di sviluppo e ammalandosi”.
Eventi simili a quanto sopra stanno accadendo negli Stati Uniti e nei paesi europei dopo le vaccinazioni di Pfizer e Moderna.
Più persone vengono colpite, più eventi avversi a volte sono fatali.
Andare avanti con le inoculazioni sperimentali di mRNA sta giocando alla roulette russa con la salute umana.
C’è un alto rischio che le cose vadano male a breve o lungo termine.
Il dottor Keshav Raman Sharma, deceduto di 39 anni, è una statistica dell’mRNA. Inoculato il 5 gennaio, è stato trovato morto a casa cinque giorni dopo.
Non è solo. Altri hanno subito la stessa sorte.
La protezione della salute e del benessere richiede di evitare queste vaccinazioni sperimentali, ad alto rischio e non approvate, non adeguatamente testate.
Stephen Lendman è ricercatore associato del Center for Research on Globalization (CRG).
VISITA IL SITO WEB: stephenlendman.org.
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Un commento su “ROBERT KENNEDY JUNIOR / CENSURATO DA FACEBOOK & C. PER LE VERITA’ SCOMODE SUI VACCINI”