STATI UNITI / SOBILLANO IL TERRORISMO ISIS IN IRAQ

Situazione sempre più rovente sul confine tra Siria e Iraq.

A provocarla americani e israeliani, che stanno gettando benzina sul fuoco via Daesh.

Ecco le news.

Parte dagli States il piano per destabilizzare sempre di più quella zona di confine, ‘redistribuendo’ su quel martoriato territorio migliaia di terroristi Daesh (quindi ISIS), ‘liberati’ dai campi di detenzione siriani.

A quanto pare, infatti, truppe americane e Forze democratiche (sic) siriane – una milizia mista curdo araba alleata con gli Usa – hanno consentito la fuga ‘organizzata’ di 12 mila terroristi Daesh dal campo siriano di Al-Hal, ad Al-Hasaque, dove si trovavano prigionieri.

La ‘redistribuzione’ sta avvenendo nel deserto di Al-Ambar – una vasta regione interna della Siria – e nella regione di Al-Thathar, a nord est di Al-Ramadi, nell’Iraq occidentale.

Nei giorni scorsi sono stati registrati attacchi americani e israeliani al confine tra Siria e Iraq, soprattutto contro centri di comando e forze siriane.

Un segnale emblematico è fornito dall’utilizzo di fucili ‘da cecchino’ statunitensi da parte dei Daesh in Iraq.

“Daesh sta usando grandi e moderni fucili da cecchino per attaccare le forze di sicurezza da varie direzioni, che dovrebbero condurre un’indagine approfondita per spiegare come queste armi siano arrivate nelle mani dei terroristi”, afferma il capo dell’Unione di Studiosi musulmani della provincia orientale di Diyala, Yabar Al-Mamuri. Il quale fa riferimento alla “partecipazione degli Stati Uniti al finanziamento delle cellule dormienti Daesh per creare caos e insicurezza, soprattutto nelle aree liberate. Gli Stati Uniti aiutano il Daesh, cioè l’ISIS, ad attaccare le forze irachene per favorire Israele.


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