OSI DIRE LA TUA SUL COVID ? / TI SBATTO IN MANICOMIO

Esprimi un parere ‘contro’ sulla pandemia?

Osi sollevare qualche dubbio sul virus oppure sui vaccini in arrivo?

Puoi rischiare il TSO, come succede in Italia.

Oppure la chiusura in un ospedale psichiatrico come è successo in Francia ad un professore universitario appena in pensione, Jean Bernard Fourtillan, per anni docente di Chimica terapeutica e Farmacocinetica alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Poitier.

Pochi mesi fa Fourtillan è stato intervistato dal regista-giornalista Pierre Barnerias, impegnato nella realizzazione di un corposo docufilm (2 ore e 40 minuti la durata) sulla pandemia, titolato “Hold up”.

Un vero successo in Francia ed anche in Europa che ha contato su ben 2 milioni e mezzo di visualizzazioni. Ma è stato subito etichettato, dai soloni della scienza (sic) e della politica, come un prodotto negazionista, cospirazionista, per il semplice fatto che osa sollevare dubbi sulla genesi della pandemia, sui tanti affari che si stanno giocando sulla pelle dei cittadini.

Realizzato con un attivo crowdfunding, il docufilm è stato molto apprezzato, per il suo coraggio, da non pochi intellettuali francesi che hanno ancora l’uso della testa: per fare alcuni nomi, Sophie Marceau, Marion Cotillard, Juliette Binoche.

Dopo alcune settimane, per gli attacchi subiti dai maitre a penser, quasi tutte le piattaforme on line lo hanno ritirato, preferendo l’informazione cloroformizzata e totalmente omologata dei media di regime.

Ma torniamo al professore che non deve parlare, né tantomeno pensare. E quindi non va altro che rinchiuso in un ospedale psichiatrico, quello di Uzès: in stretto isolamento, caso mai avesse l’intenzione di propalare il suo credo satanico agli altri ricoverati.

Nel corso dell’intervista, il docente di Poitiers ha accusato l’Istituto Pasteur di aver creato artificialmente il virus Sars CoV-2 diversi anni fa e di aver giocato un ruolo nella successiva fuoruscita del virus dal laboratorio di Wuhan. Tutto ciò facendo seguito ad un accordo sottoscritto parecchi anni prima, nel 2004, tra Francia e Cina.

Secondo lo scienziato, al Sars CoV2 sono state aggiunte quattro sequenze di HIV, il virus responsabile dell’Aids: una tesi analoga a quella sostenuta nei mesi scorsi dal professor Luc Montagnier, che nel 2008 vince il Nobel per la Medicina proprio per aver scoperto il virus dell’HIV.

Accuse molto gravi. Alle quali l’Istituto Pasteur ha annunciato che avrebbe sporto querela, fatto causa al ricercatore. Nessun atto giudiziario, però, è stato notificato a Fourtillan prima della sua traduzione nell’ospedale psichiatrico.

Da Gestapo.

Formalmente, gli inquirenti e forze dell’ordine hanno cercato di utilizzare una pezza a colori: l’arresto deriverebbe da una precedente inchiesta giudiziaria avviata contro di lui dalla procura di Nimes, per pratica illegale della medicina. Ossia per il fatto che il medico avrebbe sperimentato un cerotto ormonale a base di valentonina contro malattie degenerative come il morbo di Parkinson, l’Alzheimer ed altre patologie che colpiscono la deambulazione, l’equilibrio e la memoria. La sperimentazione condotta su 400 pazienti sarebbe stata ritenuta illegale.

L’arresto dello scienziato è avvenuto il 7 dicembre, e solo dopo tre giorni è stato visitato da un medico che ne ha chiesto il ricovero in ospedale psichiatrico, subito disposto dalla prefettura del dipartimento del Gard.

Intervistato dal sito d’informazione ‘Midi Libre’, il pubblico ministero di Nimes ha detto che Fourtillan ha “il diritto di ricorrere contro la decisione dinanzi al giudice delle libertà e della detenzione”.

Una volta diffusasi la notizia, davanti all’ospedale psichiatrico di Uzès si sono radunati per protestare molti manifestanti  per chiederne la liberazione.

Prima segnali in vista del “Grande Reset”?

 

Nella foto il professor Jean Bernard Fourtillan


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