Gli africani del nostro sud

Non è Salvini e neppure Giorgia Meloni, men che mai un picchiatore di Casa Pound, un violento di Forza Nuova: è tale Gianfranco Librandi, ‘onorevole’, si fa per dire, in quota Italia Viva, deputato renziano del partitino, che a dispetto di un consenso ridicolo ha arraffato un paio  di ministeri del governo Conte e altri ruoli istituzionali di rilievo. Il Librandi, ospite della destrofila Rete4,  in contemporanea con il meloniano Donzelli con il quale ha reiterato il peggio della televisione, cioè la rissa ‘che fa tanto ascolti’ sentenziando che il futuro sarà appannaggio dell’Africa e che “i suoi nipoti puliranno i cessi dei neri”. La dotta e raffinata considerazione gli è valsa l’invito della rubrica radiofonica ‘La Zanzara’, dove Librandi ha dato fiato ai suoi elevati pensieri, a riflessioni che definire bizzarre è pura generosità. In pura sintesi, ha detto che i meridionali, come  gli immigrati, resistono al Covid perché sono ‘africani bianchi’. Per sua pace eterna Rita Levi Montalcini, di lassù, è impegnata in altre faccende celesti e non ha subito l’ ‘audacia’ di questa rivoluzionaria teoria. Il deputato di Italia Viva si è superato grazie alla convinzione che gli immigrati “sono più forti di noi” e ha sfidato i conduttori del programma: “Fatemi vedere un immigrato in ospedale con il Covid-19, non ce ne sono, non si contagiano, non hanno niente. È  tutta una questione genetica”. Per sostanziare la cavolata appena esternata ha precisato che  “Ad esempio io, che sono calabrese, sono più forte, ho avuto il Covid e mi è durato un giorno. I calabresi sono più forti perché geneticamente resistono di più. Siamo africani bianchi”. La curiosità induce a chiedere a Renzi (finalmente si capisce il  conflitto quotidiano con il governo Conte, perché tifi  per un rimpasto che gli riservi la nomina a ministro e chissà, in prospettiva, la  candidatura bis a premier), a chedergli se condivide l’inedita teoria genetica del suo deputato.
Mi rendo conto, il ‘serial’ di lamentarsi per uno stesso motivo finisce per infastidire, ma che colpa ha protesta che imputa vocazione geo-nordista alla redazione sportiva di ‘la Repubblica’, che ha definitivamente ghigliottinato le vicende del Napoli? Le sue pagine domenicali hanno progressivamente ridotto lo spazio minimo riservato alla squadra azzurra e in questa domenica di dicembre l’ha totalmente azzerato. I suoi lettori sono esclusi dalla notizia della partita Napoli-Sampdoria, di cui c’è traccia solo nell’inserto della cronaca di Napoli, ma anche lì senza il tabellino delle formazioni. Avesse ragione, Librandi e la sua tesi sulle differenze genetiche tra italiani e meridionali africani?

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