Tv a costo zero: si può

Di qui a qualche riga la citazione delle ‘magnifiche eccellenze’ che hanno operato il miracolo culturale della Rai, prima che la stolta concorrenza alla televisione commerciale l’inquinasse con trash acchiappa pubblicità, format  peggio che nazional popolari, contenitori di cronaca rosa e nera, quintali di gossip, spazi subculturali, valanghe di fiction raramente di condivisibile qualità, flussi inestinguibili di serie made in Usa e di recente in Germany di telefilm polizieschi, thriller, horror che impallidiscono al confronto con le raffinate sceneggiature del ‘Tenente Colombo’, firmate a suo tempo da maghi del settore. E allora: ‘primus inter pares’, il mitico maestro Manzi di ‘Non è troppo tardi’, l’apprendimento a distanza che ha quasi azzerato il vulnus italico dell’analfabetismo; e Guglielmi, deus ex machina di Rai3, rete che vive ancora di rendita, della sua impostazione culturale, in perfetta sintonia con il progetto di televisione ‘pubblica’, avulsa dalla filosofia aziendale generalista dell’inseguire gli ascolti ad ogni costo. Il riferimento all’ esemplare gestione di Rai 3 di Guglielmi è d’obbligo all’indomani della visione del docufilm “Edizione Straordinaria”, a cui si è dedicato con impegno Walter Veltroni, che sciolto il sodalizio ultradecennale con la politica, ha compensato il divorzio con il duplice ruolo di scrittore e regista cinematografico. Guglielmi intuì il valore inestimabile, dimenticato dalla Rai, del patrimonio delle teche, dove si custodisce tutto quello andato in onda: informazione, cultura, spettacolo. Il successo inestimabile, eterno, di ‘Blob’, è solo una delle testimonianze di televisione qualità a costo zero. a cui la Rai ha poi fatto più volte ricorso nel tempo. ‘Edizione Straordinaria’ è un eccellente caso di eredità che Guglielmi ha messo nella cassaforte dell’azienda. Cos’è in breve? Un lavoro accurato di selezione dell’immenso archivio dei telegiornali, condito con il montaggio sapiente dei materiali selezionati, la scelta ‘geniale’ di spogliare delle ‘voci fuori campo’ e dei commenti di intervistati la successione delle  decisioni di interrompere la programmazione in corso per raccontare in alternativa eventi sociali, politici, della scienza, di persone speciali e per informare in tempo reale di drammi, sciagure, casi giudiziari, attentati e quanto a giudizio dei Tg ha meritato rilevante attenzione emotiva. Intrigante è l’alternanza di ‘Edizioni straordinarie’ per episodi di grande impatto con gli utenti televisivi e di altre giustificate solo dalla ‘convenienza politica’ di una delle testate. Non meno interessante è la mancata straordinarietà per imperfezione delle redazioni, impreparate all’emergenza o peggio, indotte a ‘evitare’ di enfatizzare episodi ‘scomodi’ per i partiti di riferimento. Il docufilm di Walter Veltroni (visibile su Rai Play) ha comunque il valore di certificato di garanzia per chi si approprierà della sua intuizione e visiterà con altrettanta intelligenza le teche della Rai.


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