BANKSTER / IL VERO POTERE NEGLI USA DEL DEEP STATE

Il vero potere è nelle banche, nel sistema dei “Banksters”. Qui si sostanzia il vero Deep State che ormai domina negli Stati Uniti da un quarto di secolo e passa, a prescindere dal capo della Casa Bianca di turno.

Può trattarsi di Bush senior o junior, di Bill Clinton o di Barack Obama, di Donald Trump o, come pare probabile, di Joe Biden.

E’ il fil rouge forte del ragionamento di un analista del calibro di Charles Hugh Smith, proprietario di uno dei più popolari blog a stelle e strisce, www.OfTwoMinds.com.

Parlano molto chiaro, già da sé, sottotitoli e sommari del saggio, ovviamente oltre al titolo “Banksters”.

La vera ragione per cui la nostra economia è sull’orlo del baratro” (The real reason for economy is ‘headed off a cliff’)”.

Quei poteri che non sono eletti contano di più: banche e governo permanente”.

E non dobbiamo eleggerli…. Si auto-eleggono da soli”.

Gli inventori della bomba finanziaria di distruzione di massa”.

Goldman Sachs è il loro cavallo di Troia”.

Da rammentare che 10 anni fa esatti (Editori Riuniti, giugno 2010) usciva nelle nostre librerie un volume che anticipava i fatti, a livello italiano; ed un corposo capitolo, guarda caso, era dedicato proprio alla piovra Goldman Sachs.

Era intitolato “Bankster”, per esprimere il concetto, l’idea che banchiere-gangster, il protagonista d’un sistema capace di stritolare i diritti dei cittadini per dettare l’agenda al potere politico. Rappresentando, già allora, quel Deep State che ormai annulla quel che resta della democrazia.

Autore di Bankster è stato Elio Lannutti, coautori Andrea Cinquegrani e Rita Pennarola, direttore e condirettore della Voce.

Potete scaricarlo e leggerlo cliccando sul link della colonna a destra.

Fondatore e animatore di Adusbef, la storica associazione al fianco dei risparmiatori contro il Moloch delle banche, senatore Cinquestelle, Lannutti è anche autore di “Morte dei Paschi di Siena”, sui crac mangia-miliardi della più antica banca italiana e sul giallo dell’omicidio di David Rossi, il responsabile delle comunicazioni “volato” sei anni fa dal quarto piano di Palazzo Salimbeni a Siena. Un giallo per il quale ancora oggi – incredibile ma vero – la giustizia italiana non ha ancora trovato i killer e, soprattutto, i mandanti.

Di seguito riportiamo un significativo stralcio del saggio firmato da Smith, pubblicato dal battagliero sito Controinformazione, nella traduzione di Luciano Lago.

 

 

Se distogliamo gli occhi dalla battaglia elettorale sulla sabbia insanguinata del “Colosseo americano” e guardiamo dietro lo schermo, scopriamo che i poteri, quello che contano, non sono eletti: la nostra elite di potere, che si trova nella proprietà di poche grandi banche Federal Reserve, gestite da un pugno di tecnocrati, e l’immenso Stato di sicurezza nazionale, alias il governo permanente . Queste entità gestiscono l’Impero che ospita i giochi elettorali per l’intrattenimento e la distrazione del pubblico.

Il meccanismo di governance controllato dai rappresentanti eletti è strettamente limitato a ciò che può e non può fare. Non può fare nulla per fermare la svalutazione della valuta della nazione (US. dollar), che è totalmente controllata dal Politburo della Fed, né può fare molto per limitare il Progetto Imperiale, a parte piacevoli punte di PR qua e là.

Il presidente esercita vasti poteri ma anche il presidente è incapace di fermare la svalutazione della moneta nazionale e l’arricchimento di banchieri, finanzieri, corporations, ecc., Quelle che finanziano le campagne dei “gladiatori”, oops! intendo dire i politici.

Se mettiamo da parte il termine Deep State e lo chiamiamo semplicemente l’ apparato di governo non eletto (governo permanente), otteniamo un quadro chiaro della sua portata e del suo potere. Presidenti, senatori e rappresentanti vanno e vengono, ma il meccanismo dell’Impero procede, decennio dopo decennio (la vera elite di potere).

Moltissime persone e luoghi in America non hanno importanza per la Fed o per il governo permanente, e quindi sono stati abbandonati al loro destino. I beniamini della Fed e dell’Impero sono raggruppati nella Silicon Valley e in altri centri urbani dove vengono fabbricati e mantenuti i meccanismi tecnologici e finanziari dell’egemonia globale.

Quelli che sono lontani da questi centri bancari, finanziari e Big Tech hanno poca o nessuna partecipazione come proprietari di capitale significativo.Tutto quello che devono fare è vendere è il loro lavoro, e questo ha perso potere d’acquisto per decenni mentre la finanziarizzazione e la globalizzazione hanno spogliato l’America rurale e arricchito i banchieri, i finanzieri e gli speculatori di Wall Street che servono la Fed e il governo permanente non eletto .

La Fed e il governo permanente sono stati molto, molto buoni con pochi a scapito di molti. Guarda il grafico qui sotto al completo dominio dell’America misurato dalla crescente ricchezza della sua élite al potere dell’1% al vertice: siamo il numero uno in termini di ricchezza, reddito e disuguaglianza di potere, sì per la Fed e l’Impero!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In apertura le copertine dei due libri a confronto


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