Circolo Posillipo – La tempesta perfetta

Tempesta perfetta sul Circolo Nautico Posillipo di Napoli, che arriva oggi alla seconda, incandescente puntata.

Già perché spunta la copia del verbale ispettivo della Asl Napoli 1 Centro, che in piena estate intimava la chiusura di piscina ed altri locali. «Chi poteva immaginare – geme indignato un anziano ex socio – che un sodalizio dagli ascendenti tanto nobili venisse chiuso per la presenza diffusa di blatte, muffe, addirittura pavimenti e pareti di spogliatoi e bagni definiti “non sanificabili e nemmeno lavabili?”».

Fondato nel lontano 1925 con l’evocativo nome “Giovinezza”, il Circolo vede poi, non a caso, quale suo presidente onorario Benito Mussolini. Con l’arrivo degli alleati la musica cambia completamente. Un restyling culminato negli anni ’60, quando il Circolo riesce ad ottenere licenze e contributi per ampliare i locali di via Posillipo e soprattutto l’incantevole porticciolo, dove sono tuttora ormeggiate barche da sogno.

Da lì partiva la corsa per centinaia di aspiranti della Napoli bene, sempre a caccia di una presentazione che li facesse ammettere nell’olimpo dei soci. Tutti oggi sbigottiti, umiliati dalle ispezioni sanitarie sul degrado delle strutture, senza contare le liti furibonde di livello condominiale, scaturite dalle intimazioni piovute sui soci a colpi di decine di migliaia di euro.

Cominciamo dal profilo igienico, perché a quanto pare la Asl non ci è andata certo con mano leggera. In primis, per l’aperta violazione delle regole anti-Covid, visto che – si legge nel verbale del 15 luglio scorso – quel giorno la piscina era super affollata e così i bordi, senza alcun rispetto del distanziamento sociale previsto dalle norme sull’emergenza sanitaria in atto. Peggio: il malcapitato che intendesse andare ad allenarsi al Circolo, poteva imbattersi nelle «numerose blatte nei corridoi di accesso agli spogliatoi e nei locali di allenamento», senza contare e le «attrezzature in uso per l’allenamento», risultate «vetuste e non pulibili né sanificabili».

Cosa hanno fatto quel 15 luglio i responsabili della blasonata struttura, messi di fronte a cotanto verbale? «A richiesta – annotano gli implacabili ispettori Asl – non è stata esibita la seguente documentazione: Manuale di autocontrollo, con evidenza delle caratteristiche strutturali, numero e tipo di filtri, numero, potenza e portata delle pompe, sistema per il trattamento delle acque, etc; Piano di autocontrollo del rischio di esposizione a legionella; modalità di approvvigionamento dell’acqua, Registro delle attività di manutenzione». Tanto che l’Asl si vedeva costretta a sospendere l’utilizzo della piscina, delle vasche per allenamento, di spogliatoi, palestra e bagni, con «diffida al legale rappresentante di rispettare tali prescrizioni».

Con una piccata lettera aperta al Mattino, lo scorso 10 settembre il presidente Vincenzo Semeraro scrive che «mai il Circolo è stato oggetto di sequestro per gravi inadempienze igienico sanitarie relative alla piscina». Eppure solo un mese fa il sempre documentato quotidiano diretto da Federico Monga titolava proprio così: “Circolo Posillipo choc, l’Asl chiude buvette e piscina, chiusi in un colpo solo bar, ristorante e piscina, irregolarità rilevate dalla Asl”. Del resto, il verbale degli ispettori sanitari lasciava ben poco spazio a dubbi.

Un ingresso del Circolo Posillipo. In apertura uno scorcio della piscina, in cui si vede il braccio della gru, altro elemento al centro delle contestazioni

Senza contare – si legge ancora nella nota Asl – che quel giorno dai documenti mancava la cosiddetta SCIA, l’obbligatoria Segnalazione Certificata di Inizio Attività, richiesta dagli ispettori e, anche quella, non esibita.

Un particolare non da poco, questo, perché negli affilati esposti spediti alle autorità da ex soci sul piede di guerra, si contesta proprio la politica aziendalista di quella che intende rappresentarsi come una associazione sportiva, godendo perciò di tutti i consistenti vantaggi fiscali che spettano alle onlus. «Altro che sodalizio senza fini di lucro… – sbotta uno di loro – qui sui presunti arretrati ti caricano anche interessi commerciali… il lucro c’è, eccome!». Ed ha probabilmente centrato il bersaglio. Fino al 2015, infatti, la ragione sociale del sodalizio era “Circolo Nautico Posillipo – Società sportiva dilettantistica unipersonale a responsabilità limitata“. Il 27 maggio 2015, mentre andava in naftalina la srl, i soci iscrivevano alla Camera di Commercio la “Associazione Sportiva Dilettantistica Circolo Nautico Posillipo”.

«Ma la sostanza – dicono rumors interni fra i malpancisti – è rimasta la stessa, lasciar accumulare il debito, anche tra coloro che dovevano essere dichiarati decaduti perché non frequentano da anni, poi caricarlo di spese legali e interessi commerciali alle stelle. Con l’unico intento di fare cassa e accumulare risorse economiche, altro che onlus…».

Un distinguo tutt’altro che lieve, perché proprio sugli effettivi adempimenti dei soggetti senza scopo di lucro ruotano numerose, recenti sentenze della Tributaria e della magistratura contabile, che in diverse parti d’Italia ha già imposto dure sanzioni alle sedicenti associazioni dilettantistico sportive che invece, nei fatti, operavano come vere e proprie aziende. Succederà anche al Circolo Posillipo? Staremo a vedere.

 

 

RICHIESTA DI RETTIFICA

Richiesta rettifica articolo pubblicato sulla testata web lavocedellevoci.it il 9 Settembre con titolo “Circolo Posillipo – Volano gli stracci a colpi di milioni”

Come da oggetto, si chiede la rettifica, a norma dell’articolo 8 della legge47 del 1948, di tutto quanto contenuto nell’articolo da voi pubblicato sulla testata web lavocedellevoci.it in data 9 Settembre 2020 dal titolo “Circolo Posillipo – Volano gli stracci a colpi di milioni”.

Di seguito le correzioni più importanti (ferma restando la totale faziosità dell’articolo) :

( … “stanno piovendo ingiunzioni di pagamento per somme alle stelle “; come da statuto, si sta semplicemente procedendo alla riscossione delle quote non versate, cosa che avviene da sempre e sempre con le stesse modalità;

( .. .) “appena raggiunto da una “mazzata” targata Posillipo che sfiora i 10.000 euro ( … ) qui cambiano le regole del gioco in corsa. ( .. .) oltre a migliaia di euro quali interessi” : la cifra è assolutamente trasparente ed è somma di due anni (DUE) di quote non versate più le spese legali calcolate da tariffario dell’Ordine professionale competente; le regole non sono affatto cambiate, anzi. Tutti i soci hanno preso visione e accettazione di esse al momento dell’adesione al Circolo Posillipo;

( .. .) “Chi invece di debiti ne ha prodotti a paiate, in questi anni, è stato proprio il Circolo Posillipo”: ad oggi, così come per l’anno passato il Circolo Posillipo presenta un bilancio in attivo, con un avanzo;

( .. .) “ad aprile scorso era arrivato l’avviso di sfratto dal Comune di Napoli”: non ci risulta alcun avviso di sfratto;

( … ) “arriva lo condanna in sede penale a tre dipendenti del Comune di Napoli per non essersi attivati nel riscuotere le somme dovute”; non ci risulta e comunque non riguarderebbe il Circolo Posillipo in modo soggettivo;

( … ) “ci si è messa pure lo Asl che, subito dopo lo riapertura di maggio scorso, aveva ordinato lo chiusura di bar, ristorante e piscina per irregolarità, imponendo adeguate misure di disinfezione e sanificazione”: FALSO. Ristorante e bar hanno riaperto IMMEDIATAMENTE; quanto alla piscina, la questione è meramente documentale e non di certo legata a problemi di sanificazione.

Ci preme infine ricordare cosa è il CIRCOLO NAUTICO POSILLlPO, ossia un sodalizio che nasce per lo sviluppo delle discipline dello sport del mare, con attività sociali, solidali e culturali, riconosciuto come tale dal Comune di Napoli. Quanto da voi scritto è privo di fondamenta, fazioso, pretestuoso, offensivo e dannoso per un Circolo che è ANCORA BLASONATO (e non “ex” come da voi scritto), nell’accezione più positiva del termine, pur avendo da anni aperto alla città di Napoli e a tutti i suoi giovani, offrendo loro la possibilità di fare sport anche gratuitamente per i più disagiati. In conclusione, ci riserviamo di adire per vie legali per difendere il sodalizio da attacchi che nulla hanno a che fare col giornalismo ma che sono solo beceri tentativi di infangare il Posillipo ad opera di chi non conosce e soprattutto, non si preoccupa minimamente di verificare i fatti.

Napoli, 16 Settembre 2020

 

Il Presidente del Circolo Posillipo

Vincenzo Semeraro

 

Prendiamo atto delle puntualizzazioni che ci invia il presidente Semeraro e che pubblichiamo integralmente.

Da parte nostra teniamo a precisare che:

Sulle ingiunzioni di pagamento ad ex soci, gli stessi contestano che siano stati applicati interessi commerciali e non quelli legali (assai più contenuti), benché il Circolo non sia un’impresa, ma risulti iscritto alla Camera di Commercio come “Associazione sportiva dilettantistica”. In ogni caso saranno le opportune sedi a stabilire se le pretese siano, o meno, legittime.

Per la stessa ragione, trattandosi di Associazione e non più di srl, non vi è obbligo di pubblicare i bilanci sul portale del Registro Imprese: prendiamo dunque atto di quanto ci dice il presidente Semeraro, e cioè che i bilanci del Circolo sono in attivo.

Sul punto dell’ipotesi di sfratto, la notizia era stata riportata ad aprile da numerose testate, ad esempio Stylo24, e non ci risulta sia stata smentita. Era solo una ipotesi e, come tale, l’avevamo riportata.

Precisiamo inoltre che i dipendenti comunali cui si fa riferimento nell’articolo sono implicati in un’inchiesta aperta dalla Magistratura contabile, per danno erariale riguardante la mancata riscossione di adeguati canoni di affitto da parte del Circolo Posillipo e di un altro noto Circolo sportivo partenopeo. Anche questa notizia, riportata con tutta evidenza dalle principali testate giornalistiche, non ci risulta sia stata smentita.

Quanto ai rilievi della Asl, abbiamo solo riportato ciò che annotavano i rigorosi ispettori sanitari su piscina, spogliatoi ed altro. Prendiamo atto con piacere di quanto ci comunica il presidente Semeraro, e cioè che si è tutto risolto in breve tempo.


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