Pubblichiamo un lungo, appassionato e – come sempre – geniale intervento di Jacopo Fo sul clima politico infuocato di questi giorni in Emilia Romagna, nell’imminenza del voto amministrativo di gennaio per il rinnovo del consiglio regionale.
Da sempre lucido ed irriverente censore dei fatti politici e di costume, Jacopo Fo a maggio 2006 ha pubblicato per La Voce delle Voci il libro “Napoli nel sangue” su camorra, miserie e degrado che, da allora in poi, continuano purtroppo “indisturbati” a dilagare.
Come facciamo a convincere i bolognesi e tutti gli emiliani e i romagnoli a Non votare Salvini?, si chiede Fo. Serve un’idea geniale, una cosa diversa… perchè quel che abbiamo provato fino ad adesso si vede che non funziona. Ecco allora, in due puntate, le …
5 cose da dire alla tua zia leghista
manuale di guerriglia verbale per arginare il Partito del Caos
L’ultimo libro di Vittorio Feltri si intitola Non abbiamo abbastanza paura. È pieno di scempiaggini, ma su una cosa Feltri ha ragione, e la dice nel titolo. Soprattutto noi pacifisti dovremmo avere molta paura perché si sta giocando una partita agghiacciante che rischia di avere un costo umano e politico spaventoso.
Io sono ottimista sul futuro, ma non sul futuro immediato: esiste realmente un Partito del Caos che sta cercando di far scoppiare la situazione per vendere più armi, destabilizzare, per ridurre gli spazi democratici e abbassare il costo del lavoro.
Mi sembra che il movimento pacifista non stia reagendo con la determinazione che sarebbe necessaria.
E penso che questa battaglia la possiamo vincere solo se riusciamo a dar vita a una grande campagna di comunicazione sul web e soprattutto casa per casa: dobbiamo riuscire ad arginare l’isterismo razzista e guerrafondaio casa per casa. Intendo proprio casa per casa, ognuno deve cominciare dai propri amici, parenti e colleghi di lavoro e di studio. Serve una guerra contro l’idiozia dilagante.
Per questo ho scritto questo breve Manuale di Guerriglia Verbale con l’elenco delle idee più nefaste che stanno prendendo piede e cercando di fornire argomenti semplici e chiari per smontarle. Abbiamo bisogno che i nostri connazionali ragionino.
E per prima cosa è necessario diffondere alcune informazioni fondamentali. Tua zia è il nostro bersaglio prioritario!
1
Gli arabi ci distruggeranno prima con il terrore poi con la bomba demografica perché fanno figli come conigli.
Questa affermazione è un cavallo di battaglia del terrore islamofobo. L’Occidente è minacciato da una subdola invasione islamica basata sul numero incredibile di figli che questi esagerati sfornano. L’arma islamica per eccellenza è quella demografica. Attraverso questa vogliono arrivare a creare l’Eurislam, colonizzarci, imporci la loro legge e il velo obbligatorio, anche alle svedesi.
Perché l’Islam tende a imporre le sue leggi, nel momento in cui diventa egemone non tollera ragazze con l’ombelico scoperto, non tollera critica, non tollera diversità. Non è democratico. Noi tolleriamo che loro girino con il fazzoletto in testa… Prova ad andare a Teheran in minigonna… E in effetti non è equo che una donna islamica voglia venire qui col burka integrale e quando io vado a casa sua non posso mettermi la minigonna perché sennò si offende… Non è un atteggiamento di parità reciproca…
E ci sono addirittura dichiarazioni di intellettuali islamici che teorizzano la colonizzazione dell’Occidente…
I reazionari sostengono che il pericolo islamico possa portare gli occidentali alla completa rovina economica e all’annientamento dei grandi valori di libertà e democrazia faticosamente conseguiti dopo secoli di sofferenze.
Ricacciamoli a mare!
Molti reazionari vedono l’Occidente come una sorta di Impero Romano all’inizio del suo crollo. Si è esaurita la spinta propulsiva, culturale e spirituale, che ci ha fatti primeggiare nel mondo e ora stiamo cedendo il passo alle orde barbariche.
E vedono gli immigrati come l’avanguardia di questa terribile invasione. Così viene loro in mente la soluzione più semplice: rimandiamoli tutti a casa. È un’ipotesi veramente ridicola, monumento all’ignoranza, eppure fa presa tra molti disinformati totali che non hanno compreso proprio nulla del fatto che i lavoratori immigrati ci fanno guadagnare un sacco di soldi e risolvono una montagna di problemi.
Quelli che “rubano il lavoro agli italiani” in realtà fanno lavori che gli italiani non vogliono più fare, neanche in tempi di crisi. Un italiano deve essere totalmente disperato per mettersi a fare la badante o per andare a raccogliere i pomodori…
E forse la tua zia leghista non sa che riceve la sua pensione tutti i mesi anche grazie agli immigrati e ai loro contributi previdenziali, e che in futuro le pensioni per gli italiani dipenderanno in misura crescente da loro, che sono mediamente giovani, mentre l’età media degli italiani invecchia…
Gian Antonio Stella ha pubblicato su Il Corriere della Sera http://www.corriere.it/…/i-39-miliardi-che-migranti-danno-a…italiana-4b10510c-72df-11e4-9964-9b0d57bdf835.shtml un articolo che sintetizza bene la situazione, citando una serie di ricerche che danno, nel dettaglio, la dimensione del contributo dei lavoratori stranieri che pagano 16,6 miliardi di tasse e contributi previdenziali e hanno creato 497 mila nuove aziende nel 2012, con un valore aggiunto di 85 miliardi. Fatti i conti tra costi (per sanità, scuole per i figli eccetera) e ricavi in tasse l’Italia ci guadagna 3,9 miliardi. Ma c’è un altro conto da fare: se non ci fosse il lavoro degli immigrati quante imprese non riuscirebbero a trovare dipendenti? Quanti anziani finirebbero all’ospizio senza badanti? Quanto la nostra economia sarebbe meno dinamica?
Oggi il pericolo maggiore è l’Islam?
Sono d’accordo che l’Occidente sia in gravissimo pericolo e che questo sia dovuto al crollo etico… Dopo che la signorina Loon ha masturbato un maiale durante un reality show inglese, non si può dire che l’Occidente navighi nell’etica. E se i musulmani vomitano solo all’idea della civiltà Occidentale sinceramente li capisco. Non sono invece d’accordo quando si dice che il primo pericolo per l’Occidente sia l’Islam. Sinceramente credo che anche se esistesse una possibilità di colonizzazione demografica, culturale ed economica, l’Islam estremista avrebbe bisogno almeno di una ventina d’anni per acquisire una forza tale da incidere profondamente sulla nostra cultura e sulle nostre istituzioni democratiche. Ma se entro vent’anni l’Occidente non troverà una dimensione culturale diversa saremo colpiti in modo drammatico da inquinamento, disastri climatici, speculazioni finanziarie, malattie mentali, droghe legali e illegali, criminalità… Arriveremo allo sfascio totale e l’occidente opulento sarà solo un ricordo molto prima che la bomba demografica islamica possa conquistarci.
Se non si verificherà un cambiamento radicale di qui a 20 anni non ci sarà nessuna Europa da conquistare… Nè peraltro esisterà un Islam che possa conquistare qualche cosa perché saranno andati in malora anche loro… Ormai perfino gli studi del Pentagono hanno certificato che se entro dieci anni non cambia radicalmente il nostro modello economico avverrà il disastro. L’inquinamento oltrepasserà la soglia del non ritorno e la catastrofe ecologica non sarà più un’eventualità, sarà un fatto certificato da milioni di morti.
Già oggi l’inquinamento è una piaga ben più terribile delle guerre e del terrorismo. I morti a causa dei conflitti armati sono ogni anno 180 mila http://it.radiovaticana.va/…/nel_mondo_le_guerre_dis…/115229 3 i morti per inquinamento dell’aria nelle metropoli sono 3 milioni e settentomila http://www.greenreport.it/…/inquinamento-atmosferico-8-mili… piu-grave-per-salubrita-dellambiente/
Basterebbe questa osservazione, per farci capire che l’Islam, non è la minaccia principale e forse creare un piccolo dubbio nella mente della zia leghista. Ma visto che due ragioni sono meglio di una continuerò portando altre prove al fatto che l’Islam estremista non è il pericolo più grave.
Un altro disastro enormemente distruttivo, oltre all’inquinamento, è la bomba finanziaria. Milioni dipersone hanno perso il lavoro e sono precipitate nella miseria negli ultimi 8 anni a causa di una crisi provocata non dall’Islam ma da pasciuti speculatori, per lo più biondi e con gli occhi azzurri. Approfittando dell’assenza di leggi e controlli adeguati e di comodi paradisi fiscali, alcune grandi banche hanno fatto il più grande gioco di prestigio che si potesse immaginare rubando una quantità di denaro pazzesca e provocando la più disastrosa e lunga crisi di tutti i tempi. Gli speculatori criminali fanno meno paura perché non hanno il barbone, non vestono tute nere e non sgozzano i giornalisti, ma sicuramente hanno provocato più morti dell’Isis. Paesi come la Grecia hanno addirittura visto accorciarsi l’aspettativa di vita media perché milioni di poveri non hanno i soldi per curarsi. E dopo questo disastro cosa si è fatto per evitare che la macelleria finanziaria si ripeta? Poco. Molto poco.
Non ha senso temere di cadere sotto il dominio di una teocrazia violenta: viviamo già sotto una teocrazia violenta, quella del Dio denaro.
E poi, quando in pochi anni la quantità di psicofarmaci consumati dalla popolazione occidentale aumenta del 500%, mentre tra i giovani spopolano alcol e droghe, forse bisogna chiedersi se non ci sia qualche grave problema. In Occidente la metà della popolazione soffre di disturbi psichici, stati ansiosi e depressivi, schizofrenia, crisi di panico, dipendenza da alcol e droghe… E sicuramente se tua zia si guarda intorno può trovare parecchie conferme sulla realtà di questa minaccia. Avremmo bisogno di dirottare una parte delle spese militari nel soccorso psicologico alle popolazioni… Oppure qualcuno crede che vivere in mezzo ai pazzi non sia pericoloso?
Vogliamo parlare del pericolo costituito dal cocktail di cibi transgenici, esperimenti batteriologici, vaccinazioni di massa con vaccini edulcorati, uso smodato degli antibiotici? Secondo i ricercatori più prudenti l’umanità sta giocando a vedere se riesce a venir fuori una bella peste di nuovo tipo con dei batteri-barracuda che quando vedono gli antibiotici se li fanno in salmì… C’è scritto su tutti i testi di medicina che gli antibiotici vanno somministrati il minimo possibile perché se si esagera si finisce per selezionare nuovi ceppi batterici, insensibili agli antibiotici.
Gli epidemiologi hanno provato a far osservare che così facendo aumentiamo la probabilità di ottenere mutazioni in grado di sterminare i due quinti dell’umanità in una settimana… Macchissenefrega!
E non dimentichiamo il crimine… Ogni anno nel mondo ci sono più di 430mila omicidi, in gran parte commessi dalla criminalità http://www.italiansinfuga.com/2014/04/16/classifica-delle- nazioni-in-base-al-tasso-di-omicidi/. Quindi il crimine uccide molto più del terrorismo.
Milioni di persone sono tenute in schiavitù dai criminali. Essi accumulano quantità di denaro colossali e si infiltrano nella vita economica e politica. Oggi, intere nazioni sono in mano alle mafie e l’economia mondiale è influenzata dalle loro scelte finanziarie… Oggi la criminalità costa all’Italia 80 miliardi di euro per la corruzione, 120 miliardi è il bilancio delle mafie e i danni indiretti che la criminalità provoca sono immensi. Con i soldi che ci rubano potremmo dare 1.500 euro al mese a tutti i pensionati e disoccupati.
Ma ancora la società civile non è riuscita a debellare questa piaga, ancora ci sono nazioni come l’Italia dove la giustizia non funziona e gli assassini possono uscire di prigione per qualche cavillo o per buona condotta e dove non ci sono reali politiche di integrazione per dissuadere la manovalanza del crimine. Ancora le leggi contro la corruzione sono inefficienti. Ancora esistono i paradisi fiscali.
L’azione combinata di queste minacce rischia di mandare a rotoli il mondo intero.
Abbiamo un problema da affrontare immediatamente e non è la bomba demografica islamica. Stiamo precipitando dentro un aereo in fiamme, dobbiamo innanzi tutto salvarci. La questione se poi domani il vicino di casa cercherà di rubarci le finestre è, momentaneamente, secondaria. Prima devo trovare il modo di non morire subito: l’aereo in fiamme non aspetta. Continua a precipitare con la caparbietà di un ferro da stiro.
La nostra priorità è una profonda riforma del mondo occidentale: ridurre l’inquinamento, tagliare leunghie a speculatori e criminali, proteggere la salute pubblica e combattere le malattie mentali.
E possiamo tranquillamente dire che chi oggi agita lo spauracchio della minaccia islamica è un disinformato o un politico disonesto a caccia di voti.
E vorrei notare che molti dei politici che oggi strepitano contro la minaccia islamica sono gli stessi che in parlamento propongono di vietare le intercettazioni telefoniche, non inasprire le pene per i truffatori, non punire severamente le speculazioni bancarie illegali, non limitare le sperimentazioni transgeniche e il consumo di antibiotici…
Infine vorrei notare che la minaccia demografica è semplicemente un falso: oggi il numero di figli per ogni donna nei Paesi islamici sta diminuendo vistosamente.
Per saperne di più sulla bomba demografica e sviluppare un maggiore ottimismo sui destini dell’umanità consiglio vivamente di vedere il film, Don’t panik, https://www.youtube.com/watch? v=FACK2knC08E sottotitolato in Italiano. Lega tua zia alla sedia e faglielo guardare!
2
Dobbiamo annientare l’Islam!
Solo la guerra può salvare la nostra civiltà
La risposta al terrorismo propugnata dai reazionari è quella di armare un grosso esercito e spazzare via questi estremisti islamici grazie alla nostra superiorità militare.
Ok. Sembra semplice. Nessuno al mondo ha più aerei di noi, e siamo anche super dotati di navi, cannoni, missili intercontinentali, droni, giubbotti antiproiettile e carri armati.
Però c’è un problema… Lo abbiamo già fatto e non ha funzionato. Bush aveva promesso di estirpare le radici del terrorismo invadendo l’Afghanistan e l’Iraq.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Buona parte di questi due paesi sono in mano ai terroristi che scorrazzano anche in Libia, Niger, Kenia, Egitto, Yemen…
In effetti, noi occidentali eravamo andati anche in Somalia allo scopo di estirpare il terrorismo… Ma anche lì pare non abbia funzionato molto bene.
La guerra da sola non basta. Certo bisogna battere l’Isis, e sicuramente a forza di bombe si riuscirà a ridurne la forza. Ma se non si va alla radice del problema tra 2 anni siamo da capo a 15 con il doppio dei problemi di oggi!
Se bombardando i cattivi non mi curo di ammazzare “per sbaglio” anche migliaia di donne e bambini, se non mi preoccupo di portare benessere insieme ai carri armati, se non appoggio un vero processo di democratizzazione ma mi metto d’accordo con i più corrotti e criminali politici locali, otterrò di far crescere la rabbia e aiuterò quindi i terroristi ad arruolare una nuova generazione di kamikaze.
In Libia oggi l’Isis è fortissima perché gli occidentali hanno appoggiato e finanziato bande di briganti locali che si dedicavano ad assaltare i villaggi depredando e uccidendo. In Algeria quando il partito islamico vinse le elezioni si appoggiò il sanguinoso colpo di stato dei militari provocando anni di terribile terrorismo.
La stessa furbata la si è fatta recentemente in Egitto col colpo di stato contro i Fratelli Musulmani e già si vedono i risultati.
E poi bisogna smettere di colpire con una mano e finanziare con l’altra.
Da sempre l’Occidente combatte il terrorismo ma da sempre è il primo a finanziare i terroristi quando sono utili, salvo poi accorgersi, dopo, che sono malvagi.
I Talebani afgani e Saddam andarono al potere grazie all’appoggio economico e militare degli Usa. I Talebani e Bin Laden furono sostenuti perché servivano a contrastare i russi in Afghanistan. Gli occidentali sostennero Saddam perché avevano paura che l’avanzata dei democratici e dei socialisti desse fastidio al loro controllo sul petrolio iracheno. Lo sostennero quando massacrò decine di migliaia di oppositori e in tutte le sue imprese piu’ criminali, come la guerra contro l’Iran komeinista, e l’uso di gas su militari e civili. E non si fecero certo scrupoli per il fatto che Saddam praticasse la tortura su scala industriale.
E anche l’Isis è stato finanziato e aiutato da Usa, Inghilterra, Francia e Turchia quando faceva comodo contro il dittatore Siriano. Soldi e armi, soldi e armi.
John McCain, candidato alla presidenza degli stati Uniti, contro Obama, nel 2011 incontrò i capi dell’Isis e di Al Qaeda definendoli allora “moderati” (!!!). Il web è pieno delle foto di quell’incontro e non mi risulta che McCain in questo momento sia chiuso in una prigione federale accusato di alto tradimento.
Ma ci sono tanti modi per appoggiare il terrorismo anche finanziandolo indirettamente.
Quando gli Usa invasero l’Afghanistan la produzione di oppio era crollata a meno del 5% di quella mondiale, perché i Talebani sulla droga erano inflessibili. Oggi l’Afghanistan produce più del 90% dell’oppio di tutto il mondo. Oppio che arriva sui mercati occidentali grazie a molte complicità europee e americane e che fornisce ingenti mezzi economici ai Talebani e ai terroristi.
Intanto l’Isis si finanzia anche vendendo sotto costo il petrolio che estrae nei suoi territori. E chi glielo compra? È un segreto di Pulcinella che alla fine lo compriamo noi, passando per vari intermediari… Che ci vuoi fare: il petrolio dell’Isis conviene!
Ma anche se per caso riuscissimo a sradicare completamente il terrorismo in Africa e Medio Oriente non avremmo cancellato il pericolo di stragi in Europa e Usa. Anzi. La scia di morti e soprusi che ci saremmo lasciati dietro fomenterebbe la rabbia dei milioni di islamici che vivono in Occidente.
La follia terrorista che pervade oggi alcuni figli di immigrati nati e cresciti in Europa, discende proprio dagli orrori delle guerre che i Crociati hanno condotto nei Paesi islamici.
Le fotografie delle torture di Abu Ghraib, le immagini dei soldati americani che pisciano sul Corano e sui cadaveri degli arabi, la spaventosa quantità di stupri di cui i soldati invasori si sono resi colpevoli, l’orrore provocato dai proiettili all’uranio impoverito e dalle bombe al fosforo, sono state il maggior contributo che si poteva offrire al diffondersi dell’estremismo islamico.
La guerra in Iraq è stata condotta in modo tanto criminale da provocare più di 600mila morti tra i civili http://www.corriere.it/…/Este…/2006/10_Ottobre/11/iraq.shtml. E parliamo delle stime più prudenziali. E che dire dei molti che sostengono che parecchi attentati etnici furono all’inizio organizzati dai servizi segreti Usa allo scopo di destabilizzare il Paese? Certamente non si tratta di un’ipotesi incredibile… Vi ricordate la stagione delle bombe in Italia?
La questione è che l’uso della violenza può essere giustificato solo in casi estremi e dovrebbe essere veramente “chirurgico”. Gli eserciti occidentali hanno dimostrato di non avere bombe intelligenti e neanche generali intelligenti. E non c’è nessuna ragione per sperare che oggi in Siria la guerra sia condotta in modo meno stupido e criminale. Quindi sarebbe il caso di riflettere bene su quel che bisogna fare…
Speculazioni finanziarie
Ma se vogliamo veramente combattere il terrorismo dobbiamo anche renderci conto che la nostra società deve cambiare perché abbiamo adottato un sistema economico che ci rende fragili.
I capi della Cia e dell’Fbi immediatamente dopo l’11 settembre dissero che bisognava chiudere i paradisi fiscali e abolire a livello mondiale il segreto bancario!
Il segreto bancario, in realtà è il padre di tutti i vizi e la madre di tutte le puttane.
Il segreto bancario, innanzi tutto permette ai terroristi di finanziarsi puntando sull’effetto dei loro attentati sulle borse mondiali. Vuol dire lasciar loro un potere sterminato.
L’FBI ha calcolato che il massacro dell’11 settembre 2001 ha fruttato ai finanzieri del terrore (molti erano bianchi e cristiani) almeno 7 miliardi di dollari. Ma questa è una stima prudenziale. C’è chi sospetta che la speculazione abbia fruttato una cifra enormemente più grande. Da paura. Ci sono riusciti in modo molto astuto. In borsa esiste la possibilità di scommettere (perché è di questo che si tratta) sia sull’aumento che sulla diminuzione del valore di un’azione. Non è il modo tradizionale di giocare in borsa. Non compro azioni, titoli di proprietà, no, mi limito a scommettere che quel titolo cadrà di dieci punti. Chi perde, perde tutto. Ma se vinci puoi raddoppiare i tuoi soldi in un colpo solo. E se appena hai incassato (questione di secondi) ripunti tutto su un nuovo ribasso del titolo e se il titolo scende ancora, raddoppi di nuovo.
Questi prodotti si chiamano futures
Gli attentatori dell’11 settembre 2001 avevano scommesso sul crollo dei titoli delle aziende che avevano assicurato le Torri Gemelle e sul crollo delle azioni, delle compagnie aeree proprietarie degli aerei che sarebbero stati distrutti. Iniziarono a scommettere lentamente almeno 10 giorni prima dell’attentato. Poi lasciarono filtrare la voce, in certi ambienti, che stava per succedere qualche disastro. Intanto i titoli avevano iniziato a scendere, lentamente. E loro scommettevano sul calo successivo e appena incassavano riscommettevano ancora. Così ben prima dell’attentato avevano fatto tempo a scommettere almeno dieci volte sui ribassi, e raddoppiare dieci volte il loro capitale iniziale. Poi gli aerei carichi di esseri umani furono gettati contro le torri piene di altri esseri umani e tutto crollò. E loro stavano incassando e riscommettendo su un nuovo crollo. Gli indici dei titoli si polverizzavano. E loro continuavano a scommettere. E lo facevano dopo l’impatto del primo aereo perché sapevano che un secondo sarebbe esploso. Vendi al ribasso. Vendi a un ribasso incredibile e incassa subito e scommetti ancora, lo sai che ci saranno altri morti!
Mostruoso, mostruoso.
E tutto questo è stato commesso nel più totale anonimato. Si tratta di una rapina portata a termine tramite la morte di migliaia di innocenti. Una morte terribile, con l’agonia registrata sulle segreterie telefoniche.
Allora dobbiamo renderci conto che oggi esistono nuovi tipi di crimini che venti anni fa non erano proprio tecnicamente immaginabili. Dobbiamo modificare le nostre leggi. Dobbiamo impedire che i terroristi e i criminali possano pasticciare nel cuore dell’economia del mondo sfruttando il segreto bancario e i paradisi fiscali.
Nell’era dei computer e di internet mantenere il segreto bancario e i paradisi fiscali significa mettere nelle mani del crimine una bomba atomica.
Non possiamo permetterci di farlo.Non possiamo.
Dopo l’11 settembre 2001 tutti (tutti) ammisero che il segreto bancario e i paradisi fiscali erano un’arma mostruosa in mano ai terroristi e si parlò di misure drastiche. Nessuno ebbe il coraggio di dire che non fosse vero. Nessuno.
Poi però qualcuno disse a qualcun altro che in fondo i paradisi fiscali erano comodi, come si fa senza il segreto bancario? Sai le tasse… I fondi neri per le bustarelle… Poi come facciamo a pagartele?… E come facciamo a finanziare i golpe? Come facciamo a vendere le armi sottobanco, a gestire le truffe azionarie alla Enron e a riciclare i soldi dell’eroina?
Eh già, un vero problema… Un mondo senza segreto bancario che mondo è?
Ragionano così…
Su questo terreno, si è svolta in questi anni una battaglia feroce tra il capitalismo “legalitario” e il Partito del Caos. Una serie di vittorie si sono ottenute. Oggi la maggioranza dei paradisi fiscali ha abolito il segreto bancario o si è impegnata a farlo, in modo retroattivo, entro pochi anni. Ma ci sono ancora alcuni paradisi fiscali che rifiutano di accettare le nuove regole. E fin che questi resistono non abbiamo risolto il grosso del problema. Ma di questa questione parlano poco i razzisti e parlano poco anche i pacifisti…
Ah, dimenticavo: sarebbe anche il caso che i nostri mercanti di armi smettessero di venderle ai terroristi… Sarebbe utile.
(continua)
tratto da jacopo fo blog
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