Siamo tutti ‘sardine’

Sardine, alici, anguille neonate e comunque quel che somiglia  a ‘nuvole’ submarine, fitte per innumerevoli esemplari  che si muovono all’unisono e propongono plasticamene il principio della dinamica di gruppo, dell’ ‘unione fa la forza’ del Vietnam, protagonista dell’umiliazione inferta alla potenza begli Stati Uniti,  del   mitico cinese che si oppose nella piazza Tienanmen al mostro cingolato della repressione, dei giovani palestinesi armati di fionda che rispondono ai carriarmati di Netanjau, del mitico Davide che ebbe la meglio su Golia, gigante ‘cattivo’: da Bologna e Modena l’onda dell’antisalvinismo contagia le anime a lungo  silenti della democrazia attiva e si accende per focolai purificatori al Nord, con  i flash mob annunciati a Firenze, a Torino, in Campania a Napoli e a Sorrento. A Firenze il passa parola via Facebook e prepara l’accoglienza delle ‘sardine’ alla cena della Lega per il via alla campagna elettorale in Toscana, presente Salvini, che dopo il flop di Bologna non osa più confrontarsi in piazza con gli antagonisti. Nell’invito alla manifestazione, che si terrà dalle 18 e 30 alle 20: “Salvini può dire che prenderà la Toscana e tutti noi stiamo zitti? Incontriamoci in piazza, arriviamo da tutta la Toscana. Per incontrarci, stare insieme come comunità oltre bandiere e partiti. Senza violenza e odio, senza fumogeni o sassi. Nel segno del bene comune, della solidarietà e del futuro della Toscana. Uniamoci come un banco di sardine” Oltre 6.800 le persone che si dichiarano pronte a partecipare, 24.00 quelle interessate.
Risponde all’appello delle ‘sardine’ anche il Sud a sud di Napoli, ovvero l’area del paese che la Lega intende ridurre a Cenerentola dell’Italia. L’incalzare delle news richiede continue integrazioni.  Le sardine anti-Salvini si organizzano in Sicilia e l’obiettivo è una grande manifestazione a Palermo. Si danno da fare tre giovani i Trapani: “Si è passato il limite, ognuno deve metterci la faccia”. Nasce il gruppo Facebook Sardine Sicilia, e cresce col passare dei minuti, tutti accomunati, come nel resto d’Italia, dalla volontà di manifestare il proprio no alle politiche di Matteo Salvini. “La Sicilia non si Lega”, è lo slogan guida, obiettivo ‘organizzare una grande manifestazione di piazza a Palermo’. Uno degli organizzatori: “Il nostro obiettivo è fare da argine a questa ondata di odio e fascismo”. Diverse altre città si stanno organizzando per manifestare contro Salvini, nelle giornate in cui è previsto l’arrivo del segretario della Lega. Iniziative analoghe ad Avellino e Reggio Calabria. Per restare alla Sicilia a Ragusa nasce su Facebook il gruppo per “oscurare la propaganda mediatica e social di Salvini e della Bestia e raggiunge in poche ore le tremila adesioni.
È già il momento di identificare il nascente movimento con il  testo della bella canzone di Endrigo “…e se tutta la gente…si desse la mano, allora si farebbe un girotondo, intorno al mondo…? ” Si direbbe che è ragionevole rispondere “sì”.
Un incursione delle ‘sardine’ farebbe bene alla salute democratica di Biella, dove il sindaco di destra, tale Claudio Corradino, in accordo con Lega e Fratelli d’Italia, ha rifiutato di dare la cittadinanza onoraria alla senatrice Segre e dopo è pochi giorni l’ha concessa a Ezio Greggio, sicuramente meritevole di riceverla, ma con una tempistica che sa di provocazione, considerazione condivisa da Greggio, che l’ha rifiutata: “Il mio rispetto nei confronti della senatrice Liliana Segre, per tutto ciò che rappresenta, per la storia, i ricordi e il valore della memoria, mi spingono a fare un passo indietro e non accettare questa onorificenza del Comune di Biella: è una scelta di coerenza e rispetto per i miei valori, la storia della mia famiglia e per mio padre, che ha trascorso diversi anni nei campi di concentramento”.
Chi ama lo sport spettacolare della pallavolo sa di che si parla se si racconta il mito di un giocatore della nostra nazionale che fa la differenza nel mondo: Ivan Zaytsev è un mostro di bravura e chi guida il team degli azzurri lo esalta giustamente per i prezioso contributo ai successi della nazionale. Confuso, per modo di dire, considerata  l’altezza di pallavolista, tra le settemila ‘sardine’ di Modena c’era anche lui, Ivan Zaytsev,  in attesa che altri atleti famosi, e non, lo seguono in questa testimonianza di antisalvinismo.
Un questore di esemplare coerenza quello di Pordenone che ha comminato il  Daspo di un anno all’allenatore di una squadra di calcio della categoria esordienti, di ragazzini di undici anni, per aver insultato l’arbitro dandogli del ‘terrone’. Il responsabile,  per un  anno , non potrà partecipare a nessuna manifestazione sportiva e non potrà allenare.
Padre Zanotelli, comboniano protagonista di battaglie civili, per la giustizia sociale  e dalla parte dei migranti,  chiede che sia processato per ‘disumanità’ Salvini, descritto come “un robot che non  sente il dolore per gli altri, in particolare per chi soffre e che non ha alcun senso morale”. In riferimento alla nuova inchiesta sulla nave Diciotti e al Senato, che negò l’autorizzazione a procedere nel confronti dell’ex ministro, Zanotelli si augura che “Stavolta i 5 Stelle, che non sono più parte del governo con la Lega e dicono che non torneranno mai più con Salvini, votino secondo coscienza e si crei un blocco per far processare l’ex ministro”.

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