Il giallo della scomparsa di Ylenia Carrisi torna a “Chi l’ha visto”. Così si legge sul Corsera: “Romina Power, l’appello per la figlia. E poi: “La Sciarelli mostra il messaggio social di Romina che chiede se qualcuno può aver visto sua figlia Ylenia, scomparsa 23 anni fa a New Orleans”.
Sorge spontaneo un primo interrogativo: come potrà mai qualcuno rispondere qualcosa, se Ylenia è scomparsa non 23 ma 26 anni fa?
In una cover story di dicembre 1994 la Voce ricostruiva la tragica storia, titolando “Ylenia è morta!”, e proseguendo nel sommario: “Ad un anno esatto dalla scomparsa di Ylenia Carrisi, la Voce è in grado di ricostruire le fasi della sua tragica morte. Un telex inviato dalla nostra ambasciata di Santo Domingo alle autorità italiane racconta i raccapriccianti particolari del ritrovamento avvenuto ad Haiti”.
Ecco l’incipit dell’inchiesta: “E’ morta un anno fa (dicembre 1993, ndr), proprio quando sono cominciate le prime, frenetiche ricerche, rivelatesi poi nel tempo sempre più vane. E la notizia della tragica fine di Ylenia Carrisi era già stata comunicata alle autorità italiane a fine gennaio con un telex top secret spedito alla nostra ambasciata e rimasto da allora a giacere negli archivi ministeriali. Un documento tuttora coperto da segreto diplomatico, che addirittura qualcuno negli ultimi mesi avrebbe cercato di far sparire”.
Ecco il cuore dell’inchiesta di 25 anni fa: “A fine gennaio ’94 arriva in Italia – al ministero degli Esteri, o forse al Viminale – un telex firmato da Tommaso de Vergottini, ambasciatore italiano della Repubblica Dominicana. Haiti infatti non ha una rappresentanza diplomatica autonoma del nostro Paese ed è l’ambasciatore a Santo Domingo che deve occuparsi dei rapporti con il governo di Port au Prince. Il contenuto del telex, per quanto agghiacciante, è chiarissimo: la cittadina italiana Ylenia Carrisi è stata decapitata. I suoi resti, orribilmente mutilati, sono conservati in una sostanza particolare e si trovano ad Haiti. E’ avvenuto un riconoscimento da parte della delegazione italiana sull’isola. Quanto alle cause di quella orribile morte, esse sarebbero da attribuire ad un coinvolgimento della giovane nei riti magici vudu”.
L’INCHIESTA DELLA VOCE
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