Forte ascesa del gruppo Recordati nella Big Pharma di casa nostra: ricavi in crescita esponenziale e due grosse acquisizioni di marchi, addirittura dal colosso Novartis.
Sul primo fronte, risultato boom nei primi tre trimestri del 2019, con un balzo nei ricavi netti, che fanno segnare un significativo + 8,6 per cento, superando il tetto di 1 miliardo, per la precisione 1 miliardo e 100 milioni di euro.
Anche il margine operativo lordo lievita in percentuale quasi uguale, migliorando del 7,8 per cento e attestandosi a 410 milioni di euro.
Sul secondo versante, due colpacci, vale a dire l’acquisto di due prodotti da Novartis, operazione da quasi 400 milioni di dollari.
Si tratta di Signifor (e Signifor LAR) ed Osilodrostat, specifici per il trattamento e la cura del morbo di Cushing e della acromegalia.
Le trattative sono cominciate all’inizio dell’estate e ora sono giunte alla ratifica finale.
La sindrome di Cushing deriva da un eccesso di cortisolo nell’organismo. Mentre l’acromegalia è causata da una eccessiva esposizione all’ormone della crescita.
Al top di Big Pharma, la svizzera Novartis è sotto inchiesta in Grecia per uno stratosferico giro di tangenti, con le quali è stata corrotta mezza classe politica ellenica, al fine di avere una corsia preferenziale per la commercializzazione dei propri prodotti.
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