Quarto anno di vita per il servizio di assistenza legale fornito da “Ossigeno per l’Informazione”, il fondamentale presidio a tutela della libertà di stampa e dei giornalisti fondato nel 2007 da Alberto Spampinato, fratello di Giovanni, il cronista dell’Ora ammazzato dalla mafia.
Un osservatorio in grado di monitorare quotidianamente le minacce e le intimidazioni subite dai giornalisti, cronisti, free lance, blogger soprattutto, ovviamente, nelle zone bollenti del Mezzogiorno, ma anche in altre regioni dove le mafie si stanno allargando, da anni, come un devastante tumore.
Non solo una forte vicinanza, perciò, a chi lavora per dare notizie ai cittadini mettendo spesso a repentaglio la propria vita o quella dei suoi familiari. Ma anche assistenza legale a tutto coloro – e sono sempre di più – i quali subiscono intimidazioni “per vie legali”. Si tratta delle querele penali per diffamazione e, soprattutto, delle cause civili per risarcimento danni: uno strumento, quest’ultimo a cui fanno sempre più ricorso pezzi da novanta della politica, del mondo degli affari, della finanza, della stessa magistratura, per puntare una pistola fumante alla tempia di questo o quel giornalista scomodo, troppo ficcanaso, che ha osato alzare il velo su vicende che è meglio non toccare.
La citazione civile da migliaia di euro, fino a milioni, è quindi il classico strumento di intimidazione, per scoraggiare soprattutto chi non ha un grosso editore alle spalle, o se lo aveva è caso mai è sparito nel nulla, come succede in molti casi di giornali, anche noti (come ad esempio l’Unità), che hanno lasciato non pochi ex dipendenti (vedi l’ex direttore Concita De Gregorio oppure Enrico Fierro) senza i mezzi sufficienti per difendersi.
E’ affollato, infatti, l’elenco di tutti i cronisti che hanno ricevuto e ricevono assistenza legale diretta o un sostegno alle spese legali dal fondamentale sportello di Ossigeno, coordinato dall’avvocato Andrea Di Pietro, esperto in Diritto dell’Informazione e della Comunicazione.
Il livello di assistenza garantito da Ossigeno, infatti, è duplice. Da un lato fornire assistenza diretta e gratuita a tutti i giornalisti, free lance e blogger i quali, pur avendo “correttamente e in buona fede” sono stati oggetto di querele per diffamazioni o citazioni civili, senza peraltro godere della manleva da parte dell’editore (vale a dire senza più alcuna tutela legale assicurata dell’editore o ex editore).
Per chi ha già un difensore di fiducia, invece, Ossigeno garantisce un contributo alle spese, appunto perché affrontate da chi non ha i mezzi sufficienti per sostenerle.
Un vero Ossigeno per la libertà di informare e di essere informati. Quando, appunto, si moltiplicano le querele penali e le citazioni civili a botte di euro, con un gravissimo rischio per la libertà di stampa e la stessa vita professionale di chi, tra rischi e costi crescenti, cerca di contribuire al fondamentale diritto-dovere di cronaca.
Qui il link per trovare, dal sito di Ossigeno, tutte le notizie utili sull’assistenza legale, e un elenco aggiornato dei giornalisti assistiti nel corso degli ultimi quattro anni.
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