Record mondiale di che? Casaleggio e associati hanno utilizzato la farsa del voto on line come spot pubblicitario, come invito ai benefattori di donare euro alla piattaforma. In corso di votazioni, la graziosa vice di Casalegggio ha interpretato magistralmente il ruolo di testimonial dell’associazione e con tono suadente ha ripetuto che la magnificenza del sistema garantisce trasparenza e sicurezza. Lo ha confermato il numero uno, costretto da Di Maio a dialogare con i giornalisti dopo il comizio del ‘capo’ politico del Movimento. Né lui, né Di Maio hanno però motivato con argomenti convincenti i perché del clamoroso ritardo con cui è stato comunicato l’esito della consultazione. Semplicemente hanno ignorato lo sconcerto di quanti erano stati informati che il risultato sarebbe stato noto al massimo dopo mezz’ora dalla chiusura dei “seggi”, mnetre è strascorsa un’ora tonda, tonda. È maligno il sospetto che i maghi della piattaforma abbiano dovuto rimediare a incursioni di haker, o che abbiano agito sui sì e sui no, per ottenere il “plebiscito” di ‘go’ alla nascita del governo giallorosso? Diciamo di sì, ma il notaio Tacchini, amico personale di Casaleggio, candidato al Senato, non eletto dei 5Stelle, consulente del ministro grillino Bonisoli, notaio a garanzia del voto come mai è comparso sul portone dell’edificio che ospita l’associazione Rousseau per testimoniare la regolarità del voto e la sicurezza del sistema? Non lo avevano già fatto la Sabatini, alter ego di Casaleggio, lui stesso e Di Maio? Reiterazione sospetta, per fugare i dubbi sullo strano ritardo. Piattaforma inviolabile?
Gli esperti di attacchi e difesa dell’informatica smentiscono. Gli argomenti: le risorse per mettere in sicurezza la Rousseau sono insufficienti e il sistema rimane vulnerabile ad attacchi sofisticati, nonostante gli aggiornamenti eseguiti. Basterebbe attaccare gli amministratori della piattaforma per poter accedere al server e quindi manipolare l’esito delle votazioni, o attaccare direttamente il database in cui questi voti vengono salvati. Difficile da attuare, non impossibile. Supposta la malafede di chi gestisce la piattaforma, si potrebbe modificare il risultato delle votazioni? Più facile di quello che ritengono i non addetti ai lavori e nessuno dei votanti se ne accorgerebbe. In due parole: il voto online è tutt’altro che immune da manipolazioni. Ci sarà un motivo se nessuno al mondo lo ha adottato. La considerazione priva di enfasi la dichiarazione di Casaleggio e Di Maio sull’esclusività mondiale della piattaforma Rousseau. Dichiara Gianni Cuozzo, uno degli esperti a livello internazionale di Cybersecurity: “Consiglio alla fondazione Rousseau di dare certezze tecniche sulla sicurezza della Rousseau, con documenti e codici sorgenti visionabili e non con proclami da televendita anni 90”. Ma fino a prova bisogna dar credito al 79% di sì al quesito sul gradimento di un governo giallorosso a guida Conte.
In 5 righe: il ringhiare di Salvini contro ‘il governo delle poltrone’ non influenza il calo di consensi della Lega. Nelle regioni meridionali, lo raccontano i sondaggi, Salvini va giù di 8/10 punti. Recuperano i grillini, +4%, mentre il Pd perde, anche se poco, rispetto al voto per le europee, in salita Fratelli d’Italia (achtung!), non implicato nella cavolata di Salvini e alleato della Lega nell’opposizione alla maggioranza in gestazione.
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