IEO / GRANDI MANOVRE NEL GOTHA DELLA FINANZA

Grandi manovre per lo l’Istituto Europeo di Oncologia (IEO), fondato da Umberto Veronesi.

Le sue diverse “anime” si stanno per muovendo per realizzare una serie di iniziative, non sempre in accordo tra di loro.

Basti pensare all’azionariato, che più variegato non si può, composto da tutti i big del mondo finanziario di casa nostra.

Vediamo in rapida carrellata. Capintesta della cordata Mediobanca con il suo 25,3 per cento delle quote; la Fondazione Del Vecchio che fa capo al re degli occhiali (Luxottica) a bordo del 18 per cento; quindi UnipolSai in sella al 14,3 per cento. Seguono alla spicciolata – si fa per dire – Intesa SanPaolo (7,3 per cento); Pirelli (6 per cento); Allianz (5,8 per cento; Generali (5,8 per cento); Banco Bpm (5,7 per cento), Mediolanum (5,6 per cento).

Ma è sui mega terreni intorno al quartier generale dello IEO che si giocano gli scontri, proliferano i progetti a tanti zeri e si moltiplicano le iniziative.

Vediamo cosa bolle in pentola

Primattore in scena Luxottica, che ha effettuato una maxi donazione da ben mezzo miliardo di euro. A quanto pare inizialmente aveva nel mirino la creazione di una Città della Salute, facendo confluire le attività delle IEO e del Centro Monzino, l’altra “eccellenza” che fa parte dello stesso gruppo. Tutto intorno ai terreni IEO in via Ripamonti, a Milano.

Poi un anno fa il progetto si arena e viene definitivamente ritirato da Luxottica ad inizio 2019. A fine 2018, però, la fondazione guidata da Leonardo Del Vecchio aveva fatto shopping di terreni sempre nelle adiacenze dello IEO, ovvero le aree soprannominate “Area Cerba”, “Accoglienza Ieo”, “Cascina Macconago”.

Li ha veduti alla Fondazione una società controllata da Unicredit (che, rammentiamolo, è azionista di Ieo), Visconti srl, la quale a sua volta li aveva rilevati dal fallimento di una delle tante sigle immobiliari della galassia di Salvatore Ligresti, la IMCO. Insomma le classiche triangolazioni societarie a botte da milioni di euro.

Ma passiamo alle mosse di un altro socio di peso nella compagine dello Ieo, ovvero il numero uno di UnipolSai, Carlo Cimbri.

Ecco cosa scrive il Corriere Economia nel consueto supplemento del lunedì. “Nel frattempo si muove anche lo Ieo, autonomamente. E su terreni propri, acquistati dalla parte opposta rispetto a quelli di Del Vecchio. Nel piano 2018-2020, la società presieduta da Carlo Cimbri, numero uno di Unipol, e guidata dall’amministratore delegato Mauro Melis, ha avviato un investimento da 28 milioni di euro per il cosiddetto ‘Ieo3’, un edificio di 4 piani per totali 7.900 mq che sorgerà a fianco delle due unità già esistenti nell’area di via Ripamonti, sarà operativo dal 2012 e ospiterà i laboratori di ricerca nonché il nuovo blocco operatorio”.

Continua il Corsera: “L’altra costruzione in cantiere è lo Ieo Proton Center, il nuovo reparto di radioterapia a fascio di protoni, previsto per il 2022, con un investimento di 35 milioni di euro”.

Insomma, una montagna di investimenti griffati Ieo.

Sorge spontanea la domanda. Ci sarà mai – e se ci sarà di quale tipo potrà essere – una sinergia con i tanti progetti per l’area ex Expo che dovrà ospitare lo Human Technopol di cui si parla da anni? E che vede schierati in prima fila pezzi da novanta dell’imprenditoria privata, come il gruppo farmaceutico che fa capo a Diana Bracco e quello griffato Gianfelice Rocca con la perla sanitaria Humanitas nel ricco hinterland milanese?


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