Grazie Fico. Finalmente è maturato il tempo per desecretare gli atti giudiziari relativi al caso Sindona.
Sorge subito spontanea la domanda. Quando arriva quella per i diari – quelli veri – di Silvio Pellico, l’autentica vita in carcere del nostro eroe?
Siamo in fremente attesa di news dalla Camera.
Intano godiamoci queste 2.300 pagine, appunto, di faldoni e atti giudiziari, tutta la vita del banchiere al servizio di mafia e Vaticano, protagonista di una sfilza di misteri & buchi neri del nostro disastrato e massacrato Paese.
Piduista, protagonista nell’affaire Calvi, mandante dell’omicidio Ambrosoli, morto all’Ucciardone per una tazzina di caffè corretto, perché doveva portare con sé il gigantesco bagaglio sulle collusioni di Stato e le coperture fino a quel momento godute.
Ora arriva, nel tripudio di tutti gli italiani, qualcosa di ovvio, normale e strascontato, solo innaturalmente mai avvenuto da anni e anni. A quanto pare si tratta di 39 documenti, che – viene proclamato – saranno “presenti sul portale della commissione d’inchiesta della Camera dei deputati”.
Intanto, si celebrano le solite manifestazioni lacrimose sulla strage della stazione di Bologna del 2 agosto.
Basta con date, circostanze, amarcord, ipocriti imperativi morali, autocelebrazioni e autocommiserazioni.
Per il prossimo anno, come per gli anniversari delle altre stragi di Stato, proponiamo la pubblicazione dei nomi di tutti i giudici, i pm, i gip, i gup e via insabbiando che si sono occupati di queste tragedie eterne, mai risolte, e la memoria di tanti morti ammazzati gettata in discarica.
Finalmente: chi ha depistato e insabbiato paghi!
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