BAYER / VENDE DR. SCHOLL’S PER FRONTEGGIARE IL ROUNDUP

Prosegue la campagna cessioni del colosso farmaceutico tedesco Bayer per fronteggiare l’emorragia di liquidità dovuta al pagamento dei risarcimenti nelle cause intentate da agricoltori e cittadini per l’utilizzo del RoundUp, dannoso alla salute.

Vediamo i fatti. Lo storico marchio Dr. Scholl’s, inventato nel 1904 da William Mathias Scholl all’epoca studente di medicina alla Loyola University di Chicago, è stato venduto da Bayer al fondo statunitense Yellow Wood Partners per 585 milioni di dollari.

Un prezzo in “saldo”, basti pensare al solo fatturato che Scholl’s ha messo a segno nel 2018, pari a 234 milioni di dollari, quasi la metà del prezzo pagato.
Ora una delle star di Big Pharma potrà dedicarsi soprattutto al suo core business, ossia la vendita dei prodotti da banco. E avrà il modo per leccarsi le ferite prodotte dall’operazione d’acquisto dell’altro colosso, Monsanto, leader nel settore dei prodotti per l’agricoltura. Come il nocivo RoundUp, che sta provocando un letterale diluvio di cause civili per risarcimento danni, intentate da alcuni agricoltori americani che si sono visti riconoscere danni da milioni di dollari. Ed è previsto un vero tsunami di cause civili, tali da rappresentare un grosso pericolo per la stabilità finanziaria di un gruppo, come Bayer, di tali dimensioni.

L’acquisto di Monsanto, del resto, non è stato un affare da poco. Anzi, da guinness dei primati, per un ammontare di circa 600 miliardi di dollari.

Bayer, dal canto suo, sta allestendo una maxi difesa, cercando di acquisire pareri di illustri (sic) scienziati internazionali in grado di controbattere alle pesantissime accuse (documentate) sulla pericolosità dei glifosati, ed in questo caso del numero uno al mondo, il famigerato RoundUp.

Porterà fortuna ai teutonici la vendita degli storici zoccoli griffati Dr. Scholl’s?


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