“Pacchi di pasta e propaganda”, titola un’inchiestona il Corriere della Sera. Sommario: “Nelle periferie 2,7 milioni di persone chiedono aiuto per mangiare. Da Casa Pound al Pd il sistema di assistenza ‘politico-alimentare’”.
Nel corso del reportage viene comunque chiarito: “Intendiamoci: l’iniziativa del Pd non si può certo assimilare alle campagne di CasaPound a Casal Bertone, alla Magliana o in altre borgate romane. Lì la distribuzione dei pacchi di pasta ha per contorno messaggi di rabbia e slogan razzisti”.
Ricordate 50 anni fa cosa faceva il comandante Achille Lauro a Napoli, indossando la maglietta dei monarchici per diventare sindaco? Regalava pacchi di pasta nei quartieri e nelle periferie partenopee. Passavano i suoi camioncini e lanciavano alla folla vociante e votante pacchi blu di pasta.
Ma c’era un’alternativa che poi scalò nella classifica delle preferenze. La scarpa in regalo. Una sola, la destra di preferenza: perché l’altra, la sinistra, poteva essere ritirata solo all’esito del voto. Un sistema ottimo e abbondante.
C’è ancora tempo di organizzarsi – a scarpe – per i prossimi giorni…
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