STADIO DI ROMA / DI NUOVO TUTTE LE CARTE IN PROCURA ?

Giallo stadio a Roma. In Campidoglio è atteso entro il 31 gennaio uno studio redatto dal Politecnico di Torino sui complessi nodi che riguardano la mobilità per raggiungere l’impianto previsto a Tor di Valle. C’è chi parla di qualche “manina” che avrebbe modificato la bozza finale.

Ma il sindaco Virginia Raggi cerca di gettare acqua sul fuoco e rassicurare: “nessuna manina o manona. Appena arriverà lo studio dal Politecnico inizierà l’iter procedurale e sono sicura che i lavori inizieranno entro l’anno”. Sicura lei…

Dai banchi dell’opposizione vengono sollevate molte perplessità e per alcuni tante opacità andrebbero denunciate alla procura di Roma.

Forti critiche, ad esempio, arrivano proprio dalla ex grillina Cristina Grancia, approdata a DeMa, il movimento fondato dal sindaco arancione di Napoli Luigi de Magistris. “Non mi stupisco ormai più di quello che succede in questa giunta – punta l’indice – pochissima trasparenza, troppa opacità. Mancava solo la ciligina finale della modifica alla bozza del Politecnico. Credo sia più che oppurtuno denunciare tutti i buchi neri in procura. Sento poi dire che quando arriverà il parere dal Politecnico di Torino, verrà secretato. Ma come è possibile mai? Si tratta di un documento di interesse pubblico e pagato con i soldi pubblici!”.

Grosse perplessità espresse anche da Fratelli d’Italia. Osserva Andrea De Priamo, capogruppo FdI in Campidoglio: “Non penso proprio che i lavori riusciranno mai a cominciare, come va sbandierando la Raggi, entro il 2019. Abbiamo sempre detto sì allo stadio, ma no a tutto quello che si vuole costruire nell’area. Non è detto che quando si deve realizzare un impianto sportivo ci si debba creare una città intorno, con cubature enormi. I nodi sulla mobilità sono giganteschi e ad oggi non c’è alcuna garanzia, vedremo cosa succede quanto a fine mese arriverà lo studio da Torino”.

A quanto pare, il dossier del Politecnico prevede sette punti imprescindibili per quanto concerne le infrastrutture da realizzare, se si vuol evitare che sia poi impossibile raggiungere lo stadio o a costo di inenarrabili, caotiche peripezie. Sulla base di quelle indicazioni base dovrà essere messo in piedi il “PUMS”, ossia il “Piano Urbanistico Mobilità Sostenibile”, che dovrà poi essere vagliato e approvato dal ministero delle Infrastrutture, guidato dal grillino Danilo Toninelli. Quindi si passerà alla fase del finanziamento, fino ad ora avvolta nel più totale mistero, visto che il gruppo Parnasi incaricato della realizzazione (e proprietario dei terreni) è finito nel ciclone giudiziario per le tante corruzioni accertate.

E allora, chi investirà nello stadio? Come è concepibile pensare di dar inizio ai lavori senza che si sappia chi li fa? Quale asso nella manica ha in serbo la sindaca? E quale certezza mai vi può essere sull’entità dei finanziamenti, visto che ancora nulla si sa, formalmente, sulle opere necessarie, così come verranno individuate dallo studio del Politecnico e poi previste dal Pums?

Tanti, troppi interrogativi e misteri. E forse, a questo punto, sarebbe il caso che la procura di Roma potesse dare di nuovo una sbirciatina a tutta la vicenda.

 


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