Grillo-Renzi-Burioni. Non siamo su “Scherzi a parte”, ma di fronte all’incredibile formazione di un nuovo “asse” fino a ieri del tutto impensabile. Grillini e renziani da sempre ai ferri corti, Beppe Grillo asperrimo contestatore dei Maghi della Scienza, da Umberto Veronesi allo stesso Roberto Burioni, e schierato apertamente per il No all’obbligo vaccinale. Tutto azzerato in un attimo.
Possibile mai un ribaltone del genere? Cosa c’è dietro l’endorsement a Big Pharma e ai suoi Vati arcimilionari? Dopo le tante giravolte 5 stelle, dal Tip alle banche alla sicurezza e ai migranti, ora ci mancava solo la ciliegina sulla torta: la firma di Grillo in calce al documento-appello predisposto da Burioni e sottoscritto da un nutrito gruppo di “scienziati” e “ricercatori”. Con ogni probabilità lo stesso messo in campo, giorni fa, per ribattere ad una intervista-bomba rilasciata dal presidente dell’Ordine dei Biologi, Vincenzo D’Anna, al direttore del Tempo Franco Bechis.
QUEI LOTTI LETALI
Partiamo proprio da qui per cercare di capire la genesi della capriola targata Grillo, una giravolta da 180 gradi, l’ennesima promessa tradita e un calcio in faccia agli elettori.
Nel paginone dell’intervista (non ripresa dagli altri media, tutti allineati e coperti sul fronte Pro Vax), D’Anna riporta i risultati di una ricerca promossa dall’associazione veneta Corvelva (da anni in prima fila per un uso corretto e consapevole dei vaccini) e co-finanziata dall’Ordine dei Biologi. I risultati emersi dall’esame dei due lotti sono sconvolgenti: di tutto e di più in quei vaccini, una serie di “schifezze” che vanno dagli erbicidi ai glifosati, e addirittura la mancanza del virus attenuato che si vuole combattere! Quel “veleno” sarebbe stato tranquillamente iniettato nelle vene di un neonato….
Apriti cielo. Burioni & C. si scatenano, parlano di una schifezza di ricerca, del tutto campata per aria, totalmente inattendibile. Parole al vento invece di proporre l’unica cosa valida al mondo: far esaminare altri lotti da una super equipe incaricata dal ministero della Salute e vedere i risultati che si ottengono. Invece delle contumelie, un ri-test facile come bere un bicchier d’acqua: perchè quell’esame ovviamente è riproducibile, su altri lotti, quanti se ne vogliano esaminare. Per capire, una volta per tutte, la qualità dei prodotti immessi in commercio da Big Pharma ed escludere possano contenere tali coktail mortali.
Invece niente. Dal ministero, come denuncia il Corvelva, nessuna risposta: un silenzio assordante. Fino all’odierno patto tra Big per fregare gli italiani che vogliono conoscere con chiarezza cosa viene iniettato nelle vene dei lori piccoli e poter effettuare vaccinazioni consapevoli.
Del resto, esattamente un anno fa, all’Ordine Nazionale dei Biologi, si tenne un importante convegno al quale presero parte i migliori virologi a livello internazionale: dal premio Nobel Luc Montagnier (che ha scoperto il vaccino anti Aids) a Giulio Tarro, due volte quasi Nobel per la Medicina e appena premiato a New York come “miglior virologo del mondo”.
Ebbene, sia Montagnier che Tarro hanno parlato di “uso consapevole dei vaccini”, di ricorso al principio di “precauzione” come sancito anche da Onu e Ue, di totale follia nel prevedere “l’obbligo vaccinale”, “di Big Pharma che specula sulla salute dei cittadini”. Parole che più chiare e nette non si può.
Eppure, i nostri Soloni della medicina, i ricercatori “che tutto il mondo ci invidia” (come si autocelebrano) non vogliono alcun confronto nel merito con i due Nobel, né tantomeno intendono scambiare una sola parola con il popolo bue, tutti i “Somari” che osano mettere il becco nelle loro faccende (che sono dei cittadini), e proprio per questo – come suol dire Vate Burioni – “La scienza non è democratica”. Quel convegno romano terminò a botte di querele tra il presidente D’Anna e Burioni.
Per fortuna all’Ordine dei Biologi si terrà un altro incontro nel prossimo febbraio: avremo a quel punto il modo di sentire dalla viva voce di Tarro le novità sul bollente fronte “vaccini”. Siamo certi che i media di regime oscureranno quell’appuntamento: perchè è meglio non far sapere niente al popolo bue, che invece va ben ingozzato con le fake news, quelle autentiche, e le burionate doc.
GRILLO, MASSONI PORTE APERTE
Altro punto caldo. Grillo ha sempre voluto le sue liste pulite e trasparenti, tanto da ingaggiare una fiera battaglia per evitare che iscritti alla massoneria potessero candidarsi e venire eletti. Ricordate alcuni casi di candidati che non avevano riportato nel curriculum l’affiliazione massonica e le loro candidature sono state bocciate in extremis? Bene. Ora che succede? Burioni Roberto, nato a Fermignano (Pesaro) il 10 dicembre 1962, è iscritto al Grande Oriente d’Italia. No problem, adesso, per Grillo?
Burioni ha sempre smentito categoricamente tale circostanza: dicendo una bugia grossa come una casa, perchè quel nome, quel cognome, quella data e luogo di nascita figurano nell’elenco dei massoni pubblicato in tre puntate dalla Voce nel 2009. E mai smentito.
Come mai Burioni nega l’evidenza? O forse è in circolazione un suo gemello che ha addirittura il suo stesso nome di battesimo? Oppure c’è in giro un pericoloso clone?
C’è da chiedersi, a questo punto, se si vergogni di tale affiliazione: circostanza che non gli fa gran onore e che con ogni probabilità non fa piacere ai suoi confratelli in cappuccio e grembiulino, giustamente fieri di ciò in cui credono. L’unica pezza a colori che potrebbe piazzare è quella di “essere in sonno”, come ritualmente si dice. Ma il “sonno” non cacella mai la prima iscrizione: si resta massoni a vita, lo sanno bene tutti gli iscritti al Grande Oriente e alle altre logge.
Ricorderete che Matteo Renzi, in occasione delle elezioni del 4 marzo, fece una lunga corte a Burioni, affinchè si candidasse in un collegio sicuro: lo voleva a tutti i costi in Parlamento, contando anche sul fatto che il nome di Burioni furoreggiava sul web e lo stesso Vate si vantava delle oceaniche folle di followers, ammaliati dalla sua scienza pret a porter, capace di entrare in tutte le case. Eppure, l’ex premier Renzi ben sapeva della sua affiliazione massonica.
Che farà adesso Grillo? Segue Renzi? Come sta facendo in questi giorni con la scandalosa gestione (identica a quella renziana con Mps, Etruria e Banche Venete) del caso Carige? Siamo alle battute iniziali della sceneggiata circa le prossime nozze tra PD e 5 Stelle, o meglio di quello che resterà di entrambi?
Sull’affiliazione massonica di Burioni potere leggere l’inchiesta pubblicata dalla Voce ad agosto 2017, cliccando in basso. Come potrete leggerne un’altra, aprile 2017, titolata “Roberto Burioni, il Mago dei Vaccini – Ecco tutti i business a base di brevetti & Big Pharma, da Bracco a Pomona”. Rileggere per credere.
PSEUDOSCIENZA QUALE ?
Ma vediamo cose c’è scritto nell’appello firmato da Grillo, Renzi, Burioni e C.; e poi alcune reazioni della base grillina.
“Le forze politiche si impegnano su cinque punti. 1) sostenere la Scienza come valore universale di progresso dell’umanità, che non ha alcun colore politico, e che ha lo scopo di aumentare la conoscenza umana e migliorare la qualità di vita dei nostri simili; 2) a non sostenere o tollerare in alcun modo forme di pseudoscienza e/o di pseudomedicina che mettono a repentaglio la salute pubblica come il negazionismo dell’Aids, l’anti-vaccinismo, le terapie non basate sulle prove scientifiche etc…; 3) a governare e legiferare in modo tale da fermare l’operato di quegli pseudoscienziati che, con affermazioni non dimostrate e allarmiste, creano paure ingiustificate tra la popolazione nei confronti di presìdi terapeutici validati dall’evidenza scientifica e medica; 4) a implementare programmi capillari d’informazione sulla Scienza per la popolazione, a partire dalla scuola dell’obbligo e coinvolgendo media, divulgatori, comunicatori e ogni categoria di professionisti della ricerca e della sanità; 5) ad assicurare alla Scienza adeguati finanziamenti pubblici, a partire da un immediato raddoppio dei fondi ministeriali per la ricerca biomedica di base”. Neanche nella Germania nazi…
Loro sono i Geni, gli altri che la pensano in modo contrario (ma scientificamente inoppugnabile, come Montagnier e Tarro) solo dei “somari” ignoranti. Le fake news non sono mai loro, ma sempre degli altri somari. E – non poteva mancare – bussano a danari pubblici: ne vogliono il doppio. Per i malati e i bambini o per le loro già strabordanti tasche?
Ecco una breve carrellata di commenti che fanno capolino sulla pagina facebook dell’ex comico (faceva ridere, ora fa piangere) genovese. Nicoletta: “Questo è puro tradimento. Mai più il mio voto dopo questo voltafaccia, sì agli scienziati ma quelli giusti che amano la scienza e l’umanità, questi no che stanno danneggiando il futuro dell’umanità attraverso i nostri figli e nipolti”. Roberto: “Grillo è l’artefice del più bieco e vile comportamento umano di tradimento. Grazie per esserti rivelato, questa è la fine politica tua e dei 5 stelle”. Danilo: “Venduto anche tu alle lobby del farmaco? Come la Grillo!!! Che schifo”. Debora: “Siete vergognosi, mai una posizione promessa e mantenuta… Tap, vaccini, trivellazioni, banche! Quanti voti perderete, non ne avete idea! Farete la fine di Renzi!”. Mauro: “Ok, ora che sei uscito allo scoperto devi rifare tutti i tuoi spettacoli e rimangiarti le parole contro i vaccini dal 1998 a questa parte… Bene… hai firmato con il pinocchio toscano e con il gommista che ha i copyright sui brevetti dei vaccini… Complimenti… sei arrivato alla frutta a braccetto con la peggior specie”.
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Un commento su “LA CAPRIOLA DI BEPPE GRILLO / CON RENZI E BURIONI TUTTI PRO VAX E PRO BIG PHARMA”