LECCE / VIETATO SOCCORRERE RANDAGI IN GRAVE DIFFICOLTA’

Consigli per chi viaggia. Se decidete di trascorrere un week end nella Venezia del sud, la stupenda Lecce, fate attenzione: non soccorrete mai né un gatto né un cane. Se anche vedete un’auto che ne investe uno, girate lo sguardo dall’altra parte e fregatevene. Oppure se capita di assistere al pestaggio di un randagio da parte di una gang di delinquenti, fate finta di niente.

Perchè a Lecce soccorrere un amico a quattro zampe può costare molto caro: almeno 166 euro, multa stabilita dall’amministrazione comunale a carico di chi presta aiuto, appunto, a creature in difficoltà.

Se l’è vista appioppare una signora che ha avuto la gravissima colpa di impietosirsi nel vedere un gattino a terra, di prenderlo tra le sue braccia, caricarlo in auto e portarlo da un veterinario.

Presto identificata la criminale, s’è celermente messa in moto la macchina amministrativa, allertando una squadra del Nucleo ambientale che ha scovato, dopo una vera caccia alla donna, la rea, alla quale è stata notificata l’ordinanza che la condanna per il suo delinquenziale comportamento.

Tale ordinanza prevede che “qualora animali vengano coinvolti in incidenti sul territorio comunale, i cittadini sono tenuti a segnalarlo agli ‘uffici competenti’ che intervengono 24 ore su 24”.

Quindi abbasso la compassione, viva la burocrazia. Peccato che il piano di “sicurezza” salviniano sia già varato: altrimenti valeva la pena di infilarci qualche annetto di galera per i chi ha ancora un filo di cuore.

L’ordinanza leccese precisa addirittura che questo comportamento va tenuto anche se gli animali si trovano “in forte stato di necessità”.

Ai confini della realtà.

Ma chi sarà mai il mentecatto alla guida della splendida Lecce? Chi sono i folli consiglieri che hanno approvato tale delibera? Salviamone, nel mazzo, uno solo, Gaetano Messuti, che ci ha segnalato il caso.


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