Clamorosa intervista rilasciata alla Frankfurter Allgemeine Zeitung dall’economista di punta della Bundesbank, Karsten Wendorff: per risolvere i problemi del debito pubblico italiano occorre una “patrimoniale mascherata”, attraverso la sottoscrizione forzata di speciali titoli di Stato per un importo pari al 20 per cento del patrimonio degli italiani
Una proposta esplosiva, tanto più se arriva da una delle menti della banca centrale tedesca, che è anche il responsabile per il dipartimento delle finanze pubbliche all’interno della stessa Bundesbank.
Lui non vuol parlare di patrimoniale ma di fondo “Salva-Stato” tutto italiano, finanziato con i soldi degli italiani per risolvere un problema che chiama “domestico” (come del resto fanno molti europei e soprattutto i tedeschi). In questo modo l’Italia può addirittura dimezzare il suo storico debito pubblico che ci zavorra da decenni e abbassare anche lo spread: insomma, due piccioni con una sola fava.
Il tutto senza ricorrere ad aiuti esterni, senza chiedere sostegni all’ESM (l’European Stability Mechanism), “senza chiedere l’intervento dei contribuenti europei e della stessa BCE”.
Insomma, i guai sono nostri e ce li dobbiamo risolvere da soli, con una cura ai limiti del sadomasochismo finanziario.
Ironicamente sostiene che l’ispirazione gli è venuta pensando al piano B ideato dal ministro Paolo Savona: mentre è esattamente in contrario, perchè Savona tendeva a scaricare il debito italiano sui conti Ue. Poi argomenta che lo hanno ispirato le ultime parole del vicepremier Matteo Salvini sulla ricchezza dell’Italia, degli italiani.
Quindi attraverso “un investimento forzoso” il nostro Paese può ritrovare il suo slancio.
Spiega l’economista: “Non si tratta di patrimoniale. Perchè qui si parla di un investimento che dà un rendimento, perchè i titoli di Stato di solidarietà nazionale pagherebbero comunque un rendimento e quindi non si tratterebbe nemmeno di un prelievo forzoso ma di un investimento forzoso”. Da non credere.
La mente dell’istituto tedesco sostiene di aver a lungo studiato il problema-Italia e che la sua proposta è suffragata da una fitta documentazione. Avrà pensato a forme di progressività? Ai devastanti effetti che si avrebbero sulla capacità di spesa degli italiani, ai consumi che andrebbero a picco? Sull’occupazione? Agli effetti su tutta l’economia italiana?
Ha predisposto le contromosse?
Ecco, comunque, che Wendorff ne tira fuori un’altra dal cilindro: “Il fondo ‘Salva-Stato’, oltretutto, diventerebbe uno strumento deterrente, il famoso bazooka nel cassetto, per bloccare le manovre speculative: mettendo a garanzia del vecchio debito pubblico italiano direttamente la ricchezza degli italiani”. E visto che ci siamo, perchè allora non pensare ad un “investimento forzoso” pari al 40 per cento? Così, magicamente, il nostro debito pubblico sparirebbe.
Nelle stesse ore ha dichiarato Yanis Varoufakis: “La BCE compri parte del debito di Italia e Grecia”. Nei giorni scorsi il premier russo Vladimir Putin aveva fatto balenare l’idea di comprare dei titoli di Stato italiani.
Scopri di più da La voce Delle Voci
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.