Sono quelli del faccio e disfo, del dico e disdico, dell’avanti marc… e del dietro front, quelli del pentimento del giorno dopo. Insomma i grillini. Non manca giorno che in assenza di operatività annuncino “faremo, stiamo lavorando su… e sempre al futuro, tanto che costa pronosticarlo, gli italiani e specialmente chi li ha votati hanno altro a cui pensare, dimenticano le promesse non mantenute, gli impegni evanescenti, finiti nel nulla della loro inconsistenza politica, la loro incapacità a governare. In archivio, per chi ha memoria, sono decine i casi di oracoli svaniti nella nebbia del letargo operativo, ma per stare all’attualità c’è da raccontare l’ultimo, fresco di giornata. Tale Fioramonti, sottosegretario dell’istruzione pentastellato, con un colpo di genio aveva designato tale Giarrusso, ex iena, protagonista di discusse imprese mediatiche con discredito della scienza e della ricerca dell’Italia, a dirigere l’osservatorio proprio sui concorsi universitari negli enti di ricerca. Ora Fioramonti, cinquestelle che dovrebbe essere declassato a un massimo di due stelle, come gli alberghetti di serie C, inghiotte il rospo delle critiche piovute sulla scelta, la rivolta dei docenti universitari e cancella la nomina. Ubaldo Pagano, Pd: “Era la solita bufala targata M5S. Gli hanno semplicemente dato uno stipendio come segretario di un sottosegretario”.
Non cambia niente delle rappresentazioni tragicamente clownesche che mettono in scena il melodramma dei politici azionati come burattini dal burattinaio Vespa di Porta a Porta. Nella stagione del berlusconismo, l’ex direttore del Tg1, poi lautamente retribuito dalla Rai con un contratto milionario, ha tirato la volata dell’ex cavaliere, prono ai suoi piedi, a testimoniare il falso, cioè gli impegni di un virtuale contratto con gli italiani per un milione di posti di lavoro e altre balle. Per rimanere a galla, il conduttore a vita di Porta a Porta, che rimpingua i guadagni con la vendita dei suoi libri, uno all’anno, pubblicizzati da tutte le reti e i programmi Rai, e di più, con il ruolo di moderatore di dibattiti e convegni, ha fiutato l’aria che tira politicamente. E’ immortalato nel fermo immagine che lo ritrae insieme a Toninelli e in mano il modello del ponte di Genova, l’uno e l’altro con un sorriso da dentifricio Durbans, commentato dai social con fischi e pernacchi.
Da non dimenticare, una perla del’“Incompiuto” Di Maio: se non si sarebbe la terra la stella più bella sei tu
Sputtanato dall’Europa, il “Ce l’ho duro” valpadano risponde con insulti e minacce. “Governerò l’Europa con Orbàn”, proclama Salvini. Ovvero, quando il delirio di onnipotenza sconvolge la mente. Ma attenzione, anche Hitler e Mussolini hanno attraversato un’identica fase di megalomania perversa e se la democrazia non si sveglia rapidamente dal torpore di questi anni, il rischio di colpi di Stato e di sovranismo diffuso sono già preoccupanti.
Stati Uniti d’America, l’America di Trump. Stragi nelle scuole, a decine, centinaia di morti, violenze contro giovani di colore e per chi non ne fosse informato, un numero impressionante di vittime della pistola elettrica Taser (oltre cento). Lo ricorda autorevolmente un illustre cardiologo e chiarisce il perché della preoccupazione. La pistola agisce in modo diametralmente opposto al defibrillatore e in condizioni particolari di chi è colpito può causare la morte. Il Taser emana una carica di alta tensione, seppure di basso amperaggio, con impulsi ravvicinati responsabili di aritmia cardiaca. Se il soggetto colpito è cardiopatico o tossico dipendente la pistola potrebbe rivelarsi letale.
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